Igor Verrilli - mi ritrovai rapito e imprigionato... ma pensai ad altro

L'opera è un dipinto ad olio su tela la misura è 40X40 centimetri, montata su telaio da 2 centimetri, è firmata e datata sul retro e verrà fornita di autentica dell'artista.
In tutte le opere dell'artista l vengono utilizzati solo i materiali più pregiati e di altissima qualità.
Tutte le opere sono uniche, dipinti fatti a mano assolutamente unici.
L'opera viaggia in apposito imballaggio per la spedizione con all'interno foto dell'opera autenticata dall'artista.
Le opere dell'artista sono esposte a collezionisti e clienti in tutto il mondo. Le mostre possono essere visitate regolarmente e principalmente in Italia.
Igor Verrilli laureato all'Accademia delle Belle Arti di Napoli sotto la guida dei maestri A.De Stefano, B.Starita e G.Pisani. Ha al suo attivo numerosissime mostre personali e collettive ed ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2011.
I suoi lavori vengono acquistati da collezionisti in molti paesi
Per notizie sull'artista, curriculum, biografia e opere:
http://www.igorverrilli.com/
https://www.instagram.com/igor_verrilli/?hl=it
L'opera, è stata esposta alla mostra personale dell'artista "RACCONTI PER POCHI INTIMI" tenutasi al museo ARCOS di Benevento nel 2015, e pubblicata sul catalogo con testo critico di Francesco Creta .

Estratto della critica:
" I racconti per pochi intimi di Igor Verrilli nascono tra il verde di
arcadici paesaggi e il grigio della fredda roccia. Ad inchiodare
il nostro sguardo sulla tela, i racconti di quello che non vogliamo
vedere. L’artista come acrobata sul filo si muove tra la durezza
delle sue immagini, istantanee di racconti a noi sconosciuti, e la
carica ironica dei suoi titoli. Le figure dell’artista sono colte nella
loro tenera intimità, che noi disturbiamo con lo sguardo.
Il gioco del contrapposto tra l’immagine rappresentata e il
proprio titolo ci fa ridere e ci turba, lasciandoci troppe domande
sul significato profondo che possa essere nascosto dietro quelle
poche righe. Racconti di immagini o immagini raccontate, dove
la natura prende forme umane che si stagliano su sfondi indefiniti
in una dimensione dell’altrove, dove vivono senza i tabù imposti
dalla società.......
Un giovane che prega con i fiori in mano, o con le mani giunte,
dove cambia il minimo dettaglio, dove l’artista modifica solo
paesaggio, dove modifica la dimensione, rendendo ogni pezzo
di quella serie unico e irripetibile. É nella ripetizione di una singola figura che prende forma la provocazione.
Verrilli nel corso della sua carriera ormai ventennale, per questa
mostra, ha abbandonato la sua violenza, quell’uso di figure che
sconvolgono, trovando una sua dimensione edulcorata, dove
poter rappresentare lo scandalo nelle sottili provocazioni, senza
creare scalpore. Una scelta che ci porta un’artista cresciuto, già
formato nella tecnica, ma anche un artista che non cerca più lo
scontro, come ci aveva abituato nelle sue mostra precedenti, un
Verrilli che non raffigura più l’urlo ribelle del diverso, ma la sua
massima esaltazione, che supera tutti gli altri giudizi, che rende
nulla ogni idea che si leghi a una forma di tabù,