Tito Livio - Romainsche Historien - 1646
編號 92061417
IL MONUMENTALE RACCONTO DI TITO LIVIO TRADOTTO IN OLANDESE
Questa edizione delle Storie romane di Tito Livio, pubblicata ad Amsterdam nel 1646, è un'opera di grande importanza storica e letteraria. La traduzione e l'arricchimento di J.H. Glazemaker rendono questo volume particolarmente prezioso per gli studiosi e i lettori interessati alla storia romana. Tito Livio è considerato uno dei più importanti storici romani. La sua opera, Ab urbe condita, narra la storia di Roma dalle origini fino al 9 a.C., esaltando i valori morali e politici della Repubblica romana.
Vetraio 1682-1982. Cat. mostra. UB Amst., 97; Geerebaert CXV, 3. - Ex libris Jean Jacobs.
CONDITION REPORT
2 parti in 1 volume. Legatura in piena pergamena. Dorso a 8 nervature con titolo manoscritto. Frontespizio xilografato. Testo scritto su due colonne in carattere gotico. Numerose xilografie. Pagine interne senza particolari segni di usura ne di macchie. Buono stato di conservazione dell’opera. Pp. (52), 622, (40), 198, (26)
FULL TITLES & AUTHORS
Romainsche historien. Ten meestendeel van nieus vert., en met een tweede decade (...) verrijkt (vert. d. J.H. Glazemaker). Met een Vervolg der Romainsche Historien.
Amsterdam, J. Lescaille for J.J. Schipper, 1646
Tito Livio
CONTENTS
Tito Livio (in latino Titus Livius; Patavium, 59 a.C. – Patavium, 17 d.C.) è stato uno storico romano, autore degli Ab Urbe condita, una storia di Roma dalla sua fondazione fino alla morte di Druso, figliastro di Augusto, nel 9 a.C. Secondo Girolamo, il quale a sua volta si rifà al De historicis di Svetonio, nacque nel 59 a.C. a Padova.
Quintiliano ha tramandato la notizia secondo la quale l'oratore Asinio Pollione rilevava in Livio una certa patavinitas ("padovanità" o peculiarità padovana), da intendersi come patina linguistica rivelatrice della sua origine, mentre il celebre epigrammista Valerio Marziale ricorda l'accentuato moralismo della sua terra, tipico del carattere di Livio, tanto quanto le sue tendenze politiche conservatrici. Lo stesso Livio, citando Antenore, mitico fondatore di Padova, all'inizio della sua monumentale opera, conferma indirettamente le proprie origini patavine. Per tutta la sua vita, ha dimostrato sempre un amore sfrenato per la sua città natale.
I Livii erano di origine plebea, ma la famiglia poteva fregiarsi di antenati illustri in linea materna: nella Vita di Tiberio Svetonio ricorda che la Liviorum familia «era stata onorata da otto consolati, due censure, tre trionfi e persino da una dittatura e da un magistero della cavalleria». Verosimilmente, Tito Livio fu educato nella città natale, istruito prima da un grammatico, con cui apprese a scrivere in un buon latino e imparò altresì il greco, e poi da un retore, che lo avvicinò «all'eloquenza politica e giudiziaria». Uno degli avvenimenti più importanti della sua vita fu il trasferimento a Roma per completare gli studi; fu qui che entrò in stretti rapporti con Augusto, il quale, secondo Tacito, lo chiamava "pompeiano", ossia filo-repubblicano; questo fatto non compromise la loro amicizia, tanto che godette sempre della stima e dell'ospitalità dell'imperatore, e per suo consiglio il nipote e futuro imperatore Claudio compose un'opera storica.
Non ebbe tuttavia incarichi pubblici, ma si dedicò alla redazione degli Ab Urbe condita libri per celebrare Roma e il suo imperatore, e si impose ben presto come uno dei più grandi storici del suo tempo. Fu anche autore di scritti di carattere filosofico e retorico andati perduti. Ebbe un figlio, che egli esortò a leggere Demostene e Cicerone, autore di un'opera di carattere geografico, e una figlia, che sposò il retore Lucio Magio. Non si sa quando sia tornato a Padova, ma è certo che qui vi morì nel 17 d.C., secondo Girolamo: «T. Livius historiographus Patavii moritur»
Il metodo di Livio consiste nel narrare gli eventi storici seguendo uno schema annalistico e nel "storicizzare" ideali morali attraverso figure di rilievo. La sua opera è caratterizzata da discorsi diretti e indiretti, arricchiti da personaggi esemplari. Nonostante la mancanza di rigore filologico e l'accento sugli interessi artistici, letterari e morali rispetto a quelli storici, l'opera di Livio mira a esaltare i grandi valori etici, religiosi e patriottici dell'antica Roma, sottolineando gli ideali politici dell'autore.
賣家的故事
IL MONUMENTALE RACCONTO DI TITO LIVIO TRADOTTO IN OLANDESE
Questa edizione delle Storie romane di Tito Livio, pubblicata ad Amsterdam nel 1646, è un'opera di grande importanza storica e letteraria. La traduzione e l'arricchimento di J.H. Glazemaker rendono questo volume particolarmente prezioso per gli studiosi e i lettori interessati alla storia romana. Tito Livio è considerato uno dei più importanti storici romani. La sua opera, Ab urbe condita, narra la storia di Roma dalle origini fino al 9 a.C., esaltando i valori morali e politici della Repubblica romana.
Vetraio 1682-1982. Cat. mostra. UB Amst., 97; Geerebaert CXV, 3. - Ex libris Jean Jacobs.
CONDITION REPORT
2 parti in 1 volume. Legatura in piena pergamena. Dorso a 8 nervature con titolo manoscritto. Frontespizio xilografato. Testo scritto su due colonne in carattere gotico. Numerose xilografie. Pagine interne senza particolari segni di usura ne di macchie. Buono stato di conservazione dell’opera. Pp. (52), 622, (40), 198, (26)
FULL TITLES & AUTHORS
Romainsche historien. Ten meestendeel van nieus vert., en met een tweede decade (...) verrijkt (vert. d. J.H. Glazemaker). Met een Vervolg der Romainsche Historien.
Amsterdam, J. Lescaille for J.J. Schipper, 1646
Tito Livio
CONTENTS
Tito Livio (in latino Titus Livius; Patavium, 59 a.C. – Patavium, 17 d.C.) è stato uno storico romano, autore degli Ab Urbe condita, una storia di Roma dalla sua fondazione fino alla morte di Druso, figliastro di Augusto, nel 9 a.C. Secondo Girolamo, il quale a sua volta si rifà al De historicis di Svetonio, nacque nel 59 a.C. a Padova.
Quintiliano ha tramandato la notizia secondo la quale l'oratore Asinio Pollione rilevava in Livio una certa patavinitas ("padovanità" o peculiarità padovana), da intendersi come patina linguistica rivelatrice della sua origine, mentre il celebre epigrammista Valerio Marziale ricorda l'accentuato moralismo della sua terra, tipico del carattere di Livio, tanto quanto le sue tendenze politiche conservatrici. Lo stesso Livio, citando Antenore, mitico fondatore di Padova, all'inizio della sua monumentale opera, conferma indirettamente le proprie origini patavine. Per tutta la sua vita, ha dimostrato sempre un amore sfrenato per la sua città natale.
I Livii erano di origine plebea, ma la famiglia poteva fregiarsi di antenati illustri in linea materna: nella Vita di Tiberio Svetonio ricorda che la Liviorum familia «era stata onorata da otto consolati, due censure, tre trionfi e persino da una dittatura e da un magistero della cavalleria». Verosimilmente, Tito Livio fu educato nella città natale, istruito prima da un grammatico, con cui apprese a scrivere in un buon latino e imparò altresì il greco, e poi da un retore, che lo avvicinò «all'eloquenza politica e giudiziaria». Uno degli avvenimenti più importanti della sua vita fu il trasferimento a Roma per completare gli studi; fu qui che entrò in stretti rapporti con Augusto, il quale, secondo Tacito, lo chiamava "pompeiano", ossia filo-repubblicano; questo fatto non compromise la loro amicizia, tanto che godette sempre della stima e dell'ospitalità dell'imperatore, e per suo consiglio il nipote e futuro imperatore Claudio compose un'opera storica.
Non ebbe tuttavia incarichi pubblici, ma si dedicò alla redazione degli Ab Urbe condita libri per celebrare Roma e il suo imperatore, e si impose ben presto come uno dei più grandi storici del suo tempo. Fu anche autore di scritti di carattere filosofico e retorico andati perduti. Ebbe un figlio, che egli esortò a leggere Demostene e Cicerone, autore di un'opera di carattere geografico, e una figlia, che sposò il retore Lucio Magio. Non si sa quando sia tornato a Padova, ma è certo che qui vi morì nel 17 d.C., secondo Girolamo: «T. Livius historiographus Patavii moritur»
Il metodo di Livio consiste nel narrare gli eventi storici seguendo uno schema annalistico e nel "storicizzare" ideali morali attraverso figure di rilievo. La sua opera è caratterizzata da discorsi diretti e indiretti, arricchiti da personaggi esemplari. Nonostante la mancanza di rigore filologico e l'accento sugli interessi artistici, letterari e morali rispetto a quelli storici, l'opera di Livio mira a esaltare i grandi valori etici, religiosi e patriottici dell'antica Roma, sottolineando gli ideali politici dell'autore.
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Aufmerksame Verpackung,extra mit Folie.Die Bücher befindet sich in perfekt Zustand. Vielen Dank,liebe Grüsse aus Pinzgau!
查看翻譯Vielen herzlichen Dank für Ihr positives Feedback! Es freut uns sehr, dass Sie zufrieden sind. Ihre Rückmeldung ist für uns eine wertvolle Motivation, weiterhin unser Bestes zu geben. 🙏 G.
Bonito ejemplar pero carece de la plancha XXVI (Silvanas) y la XXVIII y XXIX con la representación de Priapus … un claro ejemplo de censura. Debía hacerse constar en la descripción. Saludos
查看翻譯Snel bezorgd en conform beschrijving.
查看翻譯The manuscript arrived very quickly after my order and well packed. However the description of 500 pages of writing is in fact only 290, the remaining 70 pages half are lined and the others are blank
查看翻譯Reçu assez rapide, tres bien emballé, mais condition du livre pas terrible.... a besoin d être restauré.j ai recu discount pour faire retaurations .sympa
查看翻譯Bonjour, je suis désolé que le livre n'ait pas pleinement répondu à vos attentes. Si vous le souhaitez, nous pouvons le reprendre et vous rembourser intégralement tous vos frais. G.
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