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Rima - Gastone Rinaldi - 椅 (2) - Z椅 - 紡織品, 鋼
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6 週前

Rima - Gastone Rinaldi - 椅 (2) - Z椅 - 紡織品, 鋼

RIMA, la storica industria di arredi metallici di Padova, la cui attività copre un arco temporale di sessant'anni. Nata da una piccola realtà artigianale, la Rima si è meritata, passo dopo passo, una posizione eminente tra le industrie che hanno contribuito a definire l'idea degli interni italiani, a partire dal dopoguerra. Nome di punta nei primi anni '50, l'azienda guadagna velocemente visibilità: per la qualità di prodotti in linea con il nuovo linguaggio estetico, e grazie al supporto che le proviene da nomi di spicco nel campo del design. Primo fra tutti il suo stesso designer di punta Gastone Rinaldi ma poi nomi prestigiosi come Gio Ponti, Alberto Rosselli, Campo e Graffi, Franco Albini... Sono tutte figure che frequentavano l'ufficio tecnico Rima e che, in alcune occasioni, hanno dato vita, attraverso strette collaborazioni, a specifici modelli prodotti dall'azienda di Padova. Il lotto presentato in questa asta è identificato da una rara coppia di sedie disegnate da Gastone Rinaldi, modello "Z chair", anni 70 Le sedie realizzate con una struttura in metallo cantilever, sono totalmente rivestite con una leggera imbottitura e un tessuto in microfibra blu. Le sedie si presentano in buone condizioni d'uso. La struttura è totalmente integra e solida , il rivestimento in tessuto anch'esso integro, senza strappi o evidenti segni di usura ma solo leggeri segni del tempo e dell'uso Le sedie sono state accuratamente pulite. Misurano cm 75 di altezza, cm 48 di larghezza, cm 60 di profondità e cm 50 circa di altezza della seduta da terra "Orvett" include l'assicurazione sul trasporto nei costi di spedizione indicati. Gastone Rinaldi nasce a Padova il 16 novembre 1920.
 Il padre Mario già da qualche anno è titolare di una piccola azienda locale che produce mobili metallici, domestici e ospedalieri. All’inizio del 1944, dopo i bombardamenti alleati su Padova, la ditta paterna è in ginocchio. Il titolare, Mario Rinaldi, dopo avere spostato sede ed attività nella zona dell’Arcella, fa entrare nella compagine sociale dell’azienda i 4 figli. Abbandonati gli studi di Economia e Commercio, Gastone si dedica completamente a quella che sente essere la sua naturale vocazione, la professione di designer all’interno dell’azienda. Nel 1948 Gastone Rinaldi ottiene il suo primo brevetto.
 È in questo periodo che l’artista padovano dello smalto, Paolo De Poli, gli presenta Gio Ponti. In breve l’architetto milanese diviene un sostenitore del design di Gastone, tanto da portarlo, nel 1951, alla IX Triennale di Milano. Qui vengono esposte nella sezione Ospitalità alcune sedie elaborate a 4 mani. Gastone inoltre espone alla stessa IX Triennale un modello da lui stesso disegnato, la Du 9. La sedia desterà l’interesse di alcuni visitatori americani, interessati all’acquisto dei diritti di esclusiva per la produzione di tale modello in America: si tratta di emissari della Knoll Associated. Da qui in avanti le realizzazioni di Gastone Rinaldi non mancheranno di figurare nelle più prestigiose rassegne di arredamento, (nonché nelle riviste di settore, Domus in primis): Mostra della IX Triennale (1951, a Oslo), “Arte ed Estetica Industriale” (XXX Fiera Campioni di Milano 1952), “Salon des arts mènager” (1952, a Parigi), “Mostra della produzione italiana” (1952, a Stoccolma), “Premio Compasso d’Oro La Rinascente” (1954), Selezione di mobili italiani, presso Altamira (1954, a New York), “Italian industrial design” ( curata da Marco Zanuso, 1955 a Londra).
 Ed è proprio alla prima edizione del Compasso d’Oro che Rinaldi ottiene un riconoscimento con la sua Du 30, una sedia essenziale e innovativa. La motivazione della giuria mette in rilievo non solo la sedia in sé, ma anche la “coerenza stilistica di un’intera produzione”. Nel 1956, da un nucleo di 27 designer, nasce l’ADI, Associazione designer industriali. Agli incontri preliminari alla fondazione sono presenti da Padova Gastone Rinaldi e Duilio Martinis, che all’epoca svolgeva attività di grafico nell’azienda dei Rinaldi. Nel 1957, alla XI Triennale, la sua Du 41, poltroncina capostipite di una innumerevole discendenza, vince la medaglia d’argento alla Mostra Internazionale di Industrial Design. 
Da qualche tempo Gastone Rinaldi non disdegna qualche puntata nel campo dell’architettura, progettando edifici. Il salto di scala dal progetto d’interni all’architettura avviene quando esegue dei disegni preparatori per una casa di vacanza tagliata su misura per sè e per la propria famiglia. Verrà edificata nelle montagne di Trento nel 1957. Gastone Rinaldi lascia la Rima nel 1974 per fondare, qualche tempo dopo, una nuova azienda, la Thema. Con il nuovo marchio ottiene ulteriori riconoscimenti. Nel 1978 una segnalazione al Compasso d’Oro per la poltroncina impilabile in rete Arianna. Nel 1981 una nuova segnalazione, allo stesso Compasso d’Oro, con la sedia pieghevole Dafne, disegnata qualche anno prima. Messa in difficoltà dalla generalizzata crisi del settore nella seconda metà degli anni 80, la Thema chiude nel 1989. Gastone Rinaldi muore a Padova nel 2006. L’opera di Gastone Rinaldi è stata riproposta in una importante mostra personale al Salone del Mobile Triveneto (e successivamente a Milano al CentroDomus) nel 1993. Nel 1995 alcuni suoi pezzi sono stati presentati alla mostra “Design italiano 45,63”. Nell’ottobre del 2015 la mostra “Rima, ricerca e stile”, allestita nelle sale di CapitoliumArt a Brescia, ha messo in evidenza i migliori risultati del design di Gastone Rinaldi. RIMA, la storica industria di arredi metallici di Padova, la cui attività copre un arco temporale di sessant'anni. Nata da una piccola realtà artigianale, la Rima si è meritata, passo dopo passo, una posizione eminente tra le industrie che hanno contribuito a definire l'idea degli interni italiani, a partire dal dopoguerra. Nome di punta nei primi anni '50, l'azienda guadagna velocemente visibilità: per la qualità di prodotti in linea con il nuovo linguaggio estetico, e grazie al supporto che le proviene da nomi di spicco nel campo del design. Giò Ponti, Alberto Rosselli, Campo e Graffi, Franco Albini... Sono tutte figure che frequentavano l'ufficio tecnico Rima e che, in alcune occasioni, hanno dato vita, attraverso strette collaborazioni, a specifici modelli prodotti dall'azienda di Padova.

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RIMA, la storica industria di arredi metallici di Padova, la cui attività copre un arco temporale di sessant'anni. Nata da una piccola realtà artigianale, la Rima si è meritata, passo dopo passo, una posizione eminente tra le industrie che hanno contribuito a definire l'idea degli interni italiani, a partire dal dopoguerra. Nome di punta nei primi anni '50, l'azienda guadagna velocemente visibilità: per la qualità di prodotti in linea con il nuovo linguaggio estetico, e grazie al supporto che le proviene da nomi di spicco nel campo del design. Primo fra tutti il suo stesso designer di punta Gastone Rinaldi ma poi nomi prestigiosi come Gio Ponti, Alberto Rosselli, Campo e Graffi, Franco Albini... Sono tutte figure che frequentavano l'ufficio tecnico Rima e che, in alcune occasioni, hanno dato vita, attraverso strette collaborazioni, a specifici modelli prodotti dall'azienda di Padova.


Il lotto presentato in questa asta è identificato da una rara coppia di sedie disegnate da Gastone Rinaldi, modello "Z chair", anni 70
Le sedie realizzate con una struttura in metallo cantilever, sono totalmente rivestite con una leggera imbottitura e un tessuto in microfibra blu.
Le sedie si presentano in buone condizioni d'uso.
La struttura è totalmente integra e solida , il rivestimento in tessuto anch'esso integro, senza strappi o evidenti segni di usura ma solo leggeri segni del tempo e dell'uso
Le sedie sono state accuratamente pulite.

Misurano cm 75 di altezza, cm 48 di larghezza, cm 60 di profondità e cm 50 circa di altezza della seduta da terra


"Orvett" include l'assicurazione sul trasporto nei costi di spedizione indicati.


Gastone Rinaldi nasce a Padova il 16 novembre 1920.
 Il padre Mario già da qualche anno è titolare di una piccola azienda locale che produce mobili metallici, domestici e ospedalieri.
All’inizio del 1944, dopo i bombardamenti alleati su Padova, la ditta paterna è in ginocchio. Il titolare, Mario Rinaldi, dopo avere spostato sede ed attività nella zona dell’Arcella, fa entrare nella compagine sociale dell’azienda i 4 figli. Abbandonati gli studi di Economia e Commercio, Gastone si dedica completamente a quella che sente essere la sua naturale vocazione, la professione di designer all’interno dell’azienda.
Nel 1948 Gastone Rinaldi ottiene il suo primo brevetto.
 È in questo periodo che l’artista padovano dello smalto, Paolo De Poli, gli presenta Gio Ponti. In breve l’architetto milanese diviene un sostenitore del design di Gastone, tanto da portarlo, nel 1951, alla IX Triennale di Milano. Qui vengono esposte nella sezione Ospitalità alcune sedie elaborate a 4 mani. Gastone inoltre espone alla stessa IX Triennale un modello da lui stesso disegnato, la Du 9. La sedia desterà l’interesse di alcuni visitatori americani, interessati all’acquisto dei diritti di esclusiva per la produzione di tale modello in America: si tratta di emissari della Knoll Associated.
Da qui in avanti le realizzazioni di Gastone Rinaldi non mancheranno di figurare nelle più prestigiose rassegne di arredamento, (nonché nelle riviste di settore, Domus in primis): Mostra della IX Triennale (1951, a Oslo), “Arte ed Estetica Industriale” (XXX Fiera Campioni di Milano 1952), “Salon des arts mènager” (1952, a Parigi), “Mostra della produzione italiana” (1952, a Stoccolma), “Premio Compasso d’Oro La Rinascente” (1954), Selezione di mobili italiani, presso Altamira (1954, a New York), “Italian industrial design” ( curata da Marco Zanuso, 1955 a Londra).
 Ed è proprio alla prima edizione del Compasso d’Oro che Rinaldi ottiene un riconoscimento con la sua Du 30, una sedia essenziale e innovativa. La motivazione della giuria mette in rilievo non solo la sedia in sé, ma anche la “coerenza stilistica di un’intera produzione”.
Nel 1956, da un nucleo di 27 designer, nasce l’ADI, Associazione designer industriali. Agli incontri preliminari alla fondazione sono presenti da Padova Gastone Rinaldi e Duilio Martinis, che all’epoca svolgeva attività di grafico nell’azienda dei Rinaldi.
Nel 1957, alla XI Triennale, la sua Du 41, poltroncina capostipite di una innumerevole discendenza, vince la medaglia d’argento alla Mostra Internazionale di Industrial Design. 
Da qualche tempo Gastone Rinaldi non disdegna qualche puntata nel campo dell’architettura, progettando edifici. Il salto di scala dal progetto d’interni all’architettura avviene quando esegue dei disegni preparatori per una casa di vacanza tagliata su misura per sè e per la propria famiglia. Verrà edificata nelle montagne di Trento nel 1957.
Gastone Rinaldi lascia la Rima nel 1974 per fondare, qualche tempo dopo, una nuova azienda, la Thema. Con il nuovo marchio ottiene ulteriori riconoscimenti. Nel 1978 una segnalazione al Compasso d’Oro per la poltroncina impilabile in rete Arianna. Nel 1981 una nuova segnalazione, allo stesso Compasso d’Oro, con la sedia pieghevole Dafne, disegnata qualche anno prima.
Messa in difficoltà dalla generalizzata crisi del settore nella seconda metà degli anni 80, la Thema chiude nel 1989.
Gastone Rinaldi muore a Padova nel 2006.
L’opera di Gastone Rinaldi è stata riproposta in una importante mostra personale al Salone del Mobile Triveneto (e successivamente a Milano al CentroDomus) nel 1993. Nel 1995 alcuni suoi pezzi sono stati presentati alla mostra “Design italiano 45,63”. Nell’ottobre del 2015 la mostra “Rima, ricerca e stile”, allestita nelle sale di CapitoliumArt a Brescia, ha messo in evidenza i migliori risultati del design di Gastone Rinaldi.


RIMA, la storica industria di arredi metallici di Padova, la cui attività copre un arco temporale di sessant'anni. Nata da una piccola realtà artigianale, la Rima si è meritata, passo dopo passo, una posizione eminente tra le industrie che hanno contribuito a definire l'idea degli interni italiani, a partire dal dopoguerra. Nome di punta nei primi anni '50, l'azienda guadagna velocemente visibilità: per la qualità di prodotti in linea con il nuovo linguaggio estetico, e grazie al supporto che le proviene da nomi di spicco nel campo del design. Giò Ponti, Alberto Rosselli, Campo e Graffi, Franco Albini... Sono tutte figure che frequentavano l'ufficio tecnico Rima e che, in alcune occasioni, hanno dato vita, attraverso strette collaborazioni, a specifici modelli prodotti dall'azienda di Padova.

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