Lo strumento è frutto di una completa customizzazione di una Marina Mark32b, chitarra prodotta tra il 1983 ed il 1985 sotto il marchio che poi diventerà il più conosciuto Farida.
Nasce come una dreadnought di tutto rispetto, con un aspetto ed un suono che poco hanno da invidiare ad acustiche più blasonate:
top in abete,
fasce, fondo e manico in mogano,
tastiera e ponte in palissandro.
La spalla destra subisce un cutaway del tutto inedito, che si potrebbe definire "florentine asimmetrico", con un' apertura più larga sul top rispetto a quella più stretta nel fondo ed un andamento concavo, dandole un aspetto originale ed elegante, oltre a rendere agevole l'accesso fino al 20° tasto.
A proposito, i tasti sono ben posati e corrono su una tastiera piatta con un meraviglioso intarsio a ramo di vite in madreperla.
Il manico è il pezzo forte dello strumento:
dritto e molto scorrevole, con un profilo a D appiattita, avendo subito un assottigliamento rastremando una banda che rende visibile il mogano... sembra appartenere ad una elettrica, l'action al 12° tasto è di 1.75mm alla prima corda e 2mm alla sesta.
La paletta cambia disegno ed ospita sei meccaniche chiuse in linea a sinistra, più piccole, vicine ma più precise delle originali.
Il capotasto di 43mm è in osso, e dista dalla sella compensata 650mm.
Il coperchio del trussrod è intervallato da un blocca corde, il cui scopo è principalmente quello di dare continuità elettrica a tutte le corde, collegate a massa solo tramite il mi cantino sotto il ponte, si può quindi lasciarlo tranquillamente lento e non inficiare l'accordatura.
A bordo c'è una muta di corde Martin&co extralight 10-47, fissate al ponte da pioli in palissandro, per meglio trasmettere le vibrazioni dal metallo ai legni.
Proprio nel ponte si presenta un vero azzardo, una scommessa vinta!
Quella che è stata installata è proprio la leva di un tremolo, per un vibrato perfettamente funzionante in un ponte in duro palissandro!
Ma non è fantascienza, nessuna magia: è stato applicato un strato di acetato di vinile sul top tutto intorno al ponte, rendendolo più saldamente ancorato ed aumentando elasticità e resistenza dell'abete laminato del top, garantendo il ritorno in posizione dopo lo stress.
Altro risultato inaspettato di questo materiale è l'incremento di sustain e volume, forse grazie all'aumentata area della tavola armonica data dal disegno a rete in bassorilievo, a maglie strette attorno alla buca e più larghe dal ponte in giù.
E stato installato anche un sistema di amplificazione di qualità, composto da un pickup piezoelettrico sotto l'alloggio in alluminio della sella ed un preamp digitale LC-5, con equalizzazione a 4 bande più un cursore di presenza +\-12db.
È possibile usare sia il classico jack da 1/4" che l'uscita bilanciata XLR canon.
A livello estetico risulta molto particolare ed originale:
è uno straordinario esercizio di stile, il giusto compromesso tra spigolosità a rotondità, la sinuosa fusione del nero esteso con l'emersione del vivo legno nel fondo raschiato e nel manico rastremato, le preziose rifiniture in oro, il tutto protetto da un sottilissimo satin trasparente che ne risalta la scorrevolezza in esecuzione se non era già abbastanza.
A livello sonoro è qualcosa di straordinario, difficilmente descrivibile a parole, sarebbe comunque riduttivo!
Praticamente si ha a che fare con un pezzo unico di design italiano da collezione se lo si espone o con un performante strumento musicale se lo si suona su un palco!
È staso speso il giusto impegno a nutrire i legni vivi con olio paglierino e ravvivare i legni smaltati con cera d'api.
Sono compresi una chiave a brugola per il blocca corde e una batteria da 9v per la preamplificazione.
Verrà spedita in un imballaggio adeguato a prova di bomba H.
Non rimane che augurare un buon sound al futuro prossimo proprietario!