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查看翻译San Girolamo / Erasmo - Opera Omnia - 1533
编号 93093363
RACCOLTA DELLE LETTERE DI SAN GIROLAMO RIVISITATE DA ERASMO
Raccolta in lingua latina della corrispondenza di Girolamo di Stridone (ca. 347-420). Essa costituisce la parte più interessante della sua opera conservata (oltre alla traduzione della Bibbia), per la varietà del materiale e la qualità dello stile. Oggi, 154 lettere sono identificate come scritte da Jerome.
Nel 1533, la sera della sua vita, Erasmo da Rotterdam (ca. 1466-1536), canonico regolare di Sant'Agostino, filosofo, umanista e teologo olandese, partecipa alla redazione di una edizione rivista di questa corrispondenza, che esce presso la tipografia parigina Claude Chevallon.
San Girolamo è stato un biblista, traduttore e teologo cristiano, noto soprattutto per la sua traduzione della Bibbia in latino, la Vulgata. Le sue lettere, raccolte in questa edizione, offrono una testimonianza preziosa della sua vita e del suo pensiero.
Erasmo da Rotterdam è stato un umanista e teologo olandese che ha svolto un ruolo fondamentale nella Riforma protestante. La sua cura di questa edizione di San Girolamo testimonia il suo interesse per i testi patristici e la sua volontà di diffondere la cultura classica.
EDIT16 22472. - STC Italy 347. - Not in Adams, Renouard.
L'EDIZIONE PRECEDENTE (1513) IN VENDITA ONLINE A 3.600 EURO
CONDITION REPORT
3 opere separate con proprio frontespizio, raccolte in un volume. Legatura in piena pelle. Dorso a 7 nervature con titolo inciso in oro. Angoli consumati, strappi e segni di usura al dorso, macchie sui piatti, interni freschi e stampati su carta pesante. [8]-11-[2]-114-133-93-22 carte.
FULL TITLES & AUTHORS
Divi Eusebii Hieronymi Stridonensis, opera omnia quae extant, una cum pseuderigraphis & alienis, in novem tomos digesta: ac nunc recens magna fide & diligentia cum vetustis Victorianae bibliothecae ad muros Parisienses exemplaribus collata, & restituta. Accessit his in epistolarum tomos nova Scholiorum, per Erasmum Roterodamum instauratio: quae, ab authore ipso ita plerisq[ue] in locis immutata & aucta tibi damus, ut videri (si cum ante excusis conferas) nova fetura possint: additis numeris, quo singula scholiis illustrata facile lectori occurrant: quae ante prepostero saepe ordine, & longa textus serie lectorem praeteruolantem vel fallebant, vel inueniendi difficultate morabantur. Cum indice novo, & copiosissimo
Opus epistolarum divi Hieronymi Stridonensis,
[Bound w:]
Alter tomus epistolarum divi Eursebii Hieronymi Stridonensis,
[Bound w:]
Tomus ultimus epistolarum sive librorum Epistolarum.
Parisiis, apud Claudium Chevallonium, 1533.
Eusebio Girolamo / Erasmo da Rotterdam
CONTENTS
Sofronio Eusebio Girolamo (in latino Sofronius Eusebius Hieronymus), noto anche come san Girolamo, Gerolamo o Geronimo, (Stridone, 347 – Betlemme, 30 settembre 420) è stato un biblista, traduttore, teologo e monaco cristiano romano. Padre e Dottore della Chiesa, tradusse in latino parte dell'Antico Testamento greco (ci sono giunti, integri o frammentari, Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste e Cantico, dalla versione dei Settanta) e, successivamente, l'intera Scrittura ebraica.
Nacque da Eusebio a Stridone «villaggio distrutto dai Goti al confine fra Pannonia e Dalmatia», come egli scrisse nel capitolo 135 del De Viris illustribus, dedicato a sé stesso. Qualcuno identifica il sito con l'attuale Stridone/Zrenj in Istria vicino al margine della Croazia con la Slovenia. Inviato giovanissimo a Roma, dopo un inizio di vita irregolare in un ambiente frivolo fu allievo di Mario Vittorino e di Elio Donato. Qui fu battezzato a 19 anni da papa Liberio. Si dedicò anche agli studi di retorica, terminati i quali si trasferì a Treviri, dove era ben nota l'anacoresi egiziana, insegnata per qualche anno da Sant'Atanasio durante il suo esilio.
Si trasferì poi ad Aquileia, dove entrò a far parte di una cerchia di asceti riunitisi in comunità sotto il patronato dell'arcivescovo Valeriano, ma, deluso dalle inimicizie che erano sorte fra gli asceti, partì per l'Oriente. Ad Antiochia avvenne il suo cosiddetto «sogno ciceroniano» in cui Cristo giudice lo accusa di essere ancora amante della letteratura profana che riteneva scritta meglio dei testi sacri: «Tu mentisci! sei ciceroniano, non cristiano...»; fustigato dagli angeli promise «Signore, se ancora avrò in mano libri mondani, se li leggerò, sarà come se ti avessi rinnegato» (Ep. 22, 30). Ritiratosi nel deserto della Calcide, vi rimase un paio di anni (375 - 376) vivendo una dura vita di anacoreta e allo stesso tempo imparando l'ebraico e perfezionando il greco già appreso a Roma.
Fu questo periodo ad ispirare i numerosi pittori che lo rappresenteranno come San Girolamo penitente ed è a questo periodo che risale l'episodio leggendario del leone che, afflitto da una spina penetratagli in una zampa, gli sarebbe poi stato accanto, grato poiché Girolamo gliel'avrebbe tolta (in reltà la leggenda del leone è importata dalla vita di san Gerasimo); così come la tradizione secondo la quale Girolamo era uso far penitenza colpendosi ripetutamente con un sasso.
Deluso anche qui dalle diatribe fra gli eremiti, divisi dalla dottrina ariana, tornò ad Antiochia, da dove era passato prima di venire in Calcide, e vi rimase fino al 378, frequentando le lezioni di Apollinare di Laodicea e divenendo presbitero, ordinato dal vescovo Paolino II di Antiochia. Si recò quindi a Costantinopoli, dove poté perfezionare lo studio del greco sotto la guida di Gregorio Nazianzeno (uno dei Padri Cappadoci). Risalgono a questo periodo le letture dei testi di Origene e di Eusebio.
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RACCOLTA DELLE LETTERE DI SAN GIROLAMO RIVISITATE DA ERASMO
Raccolta in lingua latina della corrispondenza di Girolamo di Stridone (ca. 347-420). Essa costituisce la parte più interessante della sua opera conservata (oltre alla traduzione della Bibbia), per la varietà del materiale e la qualità dello stile. Oggi, 154 lettere sono identificate come scritte da Jerome.
Nel 1533, la sera della sua vita, Erasmo da Rotterdam (ca. 1466-1536), canonico regolare di Sant'Agostino, filosofo, umanista e teologo olandese, partecipa alla redazione di una edizione rivista di questa corrispondenza, che esce presso la tipografia parigina Claude Chevallon.
San Girolamo è stato un biblista, traduttore e teologo cristiano, noto soprattutto per la sua traduzione della Bibbia in latino, la Vulgata. Le sue lettere, raccolte in questa edizione, offrono una testimonianza preziosa della sua vita e del suo pensiero.
Erasmo da Rotterdam è stato un umanista e teologo olandese che ha svolto un ruolo fondamentale nella Riforma protestante. La sua cura di questa edizione di San Girolamo testimonia il suo interesse per i testi patristici e la sua volontà di diffondere la cultura classica.
EDIT16 22472. - STC Italy 347. - Not in Adams, Renouard.
L'EDIZIONE PRECEDENTE (1513) IN VENDITA ONLINE A 3.600 EURO
CONDITION REPORT
3 opere separate con proprio frontespizio, raccolte in un volume. Legatura in piena pelle. Dorso a 7 nervature con titolo inciso in oro. Angoli consumati, strappi e segni di usura al dorso, macchie sui piatti, interni freschi e stampati su carta pesante. [8]-11-[2]-114-133-93-22 carte.
FULL TITLES & AUTHORS
Divi Eusebii Hieronymi Stridonensis, opera omnia quae extant, una cum pseuderigraphis & alienis, in novem tomos digesta: ac nunc recens magna fide & diligentia cum vetustis Victorianae bibliothecae ad muros Parisienses exemplaribus collata, & restituta. Accessit his in epistolarum tomos nova Scholiorum, per Erasmum Roterodamum instauratio: quae, ab authore ipso ita plerisq[ue] in locis immutata & aucta tibi damus, ut videri (si cum ante excusis conferas) nova fetura possint: additis numeris, quo singula scholiis illustrata facile lectori occurrant: quae ante prepostero saepe ordine, & longa textus serie lectorem praeteruolantem vel fallebant, vel inueniendi difficultate morabantur. Cum indice novo, & copiosissimo
Opus epistolarum divi Hieronymi Stridonensis,
[Bound w:]
Alter tomus epistolarum divi Eursebii Hieronymi Stridonensis,
[Bound w:]
Tomus ultimus epistolarum sive librorum Epistolarum.
Parisiis, apud Claudium Chevallonium, 1533.
Eusebio Girolamo / Erasmo da Rotterdam
CONTENTS
Sofronio Eusebio Girolamo (in latino Sofronius Eusebius Hieronymus), noto anche come san Girolamo, Gerolamo o Geronimo, (Stridone, 347 – Betlemme, 30 settembre 420) è stato un biblista, traduttore, teologo e monaco cristiano romano. Padre e Dottore della Chiesa, tradusse in latino parte dell'Antico Testamento greco (ci sono giunti, integri o frammentari, Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste e Cantico, dalla versione dei Settanta) e, successivamente, l'intera Scrittura ebraica.
Nacque da Eusebio a Stridone «villaggio distrutto dai Goti al confine fra Pannonia e Dalmatia», come egli scrisse nel capitolo 135 del De Viris illustribus, dedicato a sé stesso. Qualcuno identifica il sito con l'attuale Stridone/Zrenj in Istria vicino al margine della Croazia con la Slovenia. Inviato giovanissimo a Roma, dopo un inizio di vita irregolare in un ambiente frivolo fu allievo di Mario Vittorino e di Elio Donato. Qui fu battezzato a 19 anni da papa Liberio. Si dedicò anche agli studi di retorica, terminati i quali si trasferì a Treviri, dove era ben nota l'anacoresi egiziana, insegnata per qualche anno da Sant'Atanasio durante il suo esilio.
Si trasferì poi ad Aquileia, dove entrò a far parte di una cerchia di asceti riunitisi in comunità sotto il patronato dell'arcivescovo Valeriano, ma, deluso dalle inimicizie che erano sorte fra gli asceti, partì per l'Oriente. Ad Antiochia avvenne il suo cosiddetto «sogno ciceroniano» in cui Cristo giudice lo accusa di essere ancora amante della letteratura profana che riteneva scritta meglio dei testi sacri: «Tu mentisci! sei ciceroniano, non cristiano...»; fustigato dagli angeli promise «Signore, se ancora avrò in mano libri mondani, se li leggerò, sarà come se ti avessi rinnegato» (Ep. 22, 30). Ritiratosi nel deserto della Calcide, vi rimase un paio di anni (375 - 376) vivendo una dura vita di anacoreta e allo stesso tempo imparando l'ebraico e perfezionando il greco già appreso a Roma.
Fu questo periodo ad ispirare i numerosi pittori che lo rappresenteranno come San Girolamo penitente ed è a questo periodo che risale l'episodio leggendario del leone che, afflitto da una spina penetratagli in una zampa, gli sarebbe poi stato accanto, grato poiché Girolamo gliel'avrebbe tolta (in reltà la leggenda del leone è importata dalla vita di san Gerasimo); così come la tradizione secondo la quale Girolamo era uso far penitenza colpendosi ripetutamente con un sasso.
Deluso anche qui dalle diatribe fra gli eremiti, divisi dalla dottrina ariana, tornò ad Antiochia, da dove era passato prima di venire in Calcide, e vi rimase fino al 378, frequentando le lezioni di Apollinare di Laodicea e divenendo presbitero, ordinato dal vescovo Paolino II di Antiochia. Si recò quindi a Costantinopoli, dove poté perfezionare lo studio del greco sotto la guida di Gregorio Nazianzeno (uno dei Padri Cappadoci). Risalgono a questo periodo le letture dei testi di Origene e di Eusebio.