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查看翻译Urceo - Orationes. Epistolae. Silvae. Satyrae. Eglogae. Epigrammata - 1502
编号 92605267
PRIMA EDIZIONE DELLE OPERE COMPLETE DI ANTONIO URCEO CODRO
Prima edizione di questo testo importante per l'umanesimo italiano. Poeta e professore di grammatica, retorica, poesia e greco a Bologna, Antonio Urceo (1446 1500) fu assunto come precettore dalla famiglia patrizia Ordelaffi et forma, tra gli altri illustri allievi, Nicolas Copernico o Philippe Béroalde il giovane a cui si deve questa edizione delle opere collettive del suo maestro (con l'aiuto di Jean de Pins e di Bartolomeo Bianchini, e gli incoraggiamenti di Antonio Galeazzo Bentivoglio, al quale è dedicata l'edizione). Contiene, oltre alle conferenze, una piccola raccolta di Epistolae, due libri di Sylvae in versi, un'Aegloga e un libro di Epigrammi. Più della metà del volume è occupato dalle conferenze, che costituiscono la testimonianza più eloquente della sua vita e dei suoi insegnamenti.
Adams U64; Brunet II, 121 ('Edition originale de cet ouvrage rare et recherché'); EDIT16 32581.
UNA COPIA DEL 1502 IN VENDITA ONLINE A EUR 3.713,65
CONDITION REPORT
2 parti in un volume. Legatura in piena pelle. Letterine e marchio dello stampatore rubricate da mano successiva in rosso e blu. Dorso a 6 nervature con titolo inciso in oro su tassello rosso. Sguardie rinnovate. Coll. A8 B-Q6 R4 S6 T4 A8 B-H6 I4. Marchio del libraio Benedetti al colophon: Cerchio con croce tripla e in basso mano benedicente. Iniziali I.A.P. (K7 V9 Z316 ) - Nel coloph. (c.I4r). Carte (1); 170 nn. (1). Le pagine interne non presentano particolari segni di usura ne di macchie. Nel complesso buono stato di conservazione dell’opera.
FULL TITLES & AUTHORS
Hoc Codri volumine haec continentur. Orationes, seu sermones ut ipse appellabat. Epistolae. Silvae. Satyrae. Eglogae. Epigrammata
Impressum Bononiae : per Ioannem Antonium Platonidem Benedictorum bibliopolam nec non ciuem Bononiensem, 1502
Antonio Urceo
Beroaldo, Filippo
Bianchini, Bartolomeo
Benedetti, Giovanni Antonio
CONTENTS
Antonio Urceo, conosciuto come Urceo Codro (latino Antonius Urceus Codrus; Rubiera, 14 o 17 agosto 1446 – Bologna, 11 febbraio 1500), è stato un umanista italiano. È noto per aver completato il quinto atto della Aulularia di Plauto, giuntoci molto frammentario. Fu molto celebre come studioso di greco, tanto che Angelo Poliziano gli scrisse per chiederne l'opinione su alcune poesie greche ed Aldo Manuzio gli dedicò la sua edizione di lettere di scrittori greci.
Dopo i primi studi, a Modena, con l'umanista Gaspare Tribraco de' Trimbocchi, si trasferì a Ferrara, dove ebbe come maestri Battista Guarino, figlio di Guarino Veronese, e Luca Ripa.
Per intervento del Ripa, nel 1469 venne chiamato a Forlì come pubblico docente. Qui ripristinò l'antica Accademia dei Filergiti e fu scelto da Pino III Ordelaffi, Signore della città, come precettore del figlio Sinibaldo, al posto di Giacomo Soardo da Bergamo, fatto uccidere dallo stesso Pino (1477). A Forlì Urceo Codro si ambientò così bene che le fonti spesso lo definiscono "forlivese". A Forlì ebbe modo di conoscere, tra gli altri, Alessandro Numai e Fausto Andrelini. Fra i suoi discepoli, si segnalano Eugenio Menghi e Francesco Uberti da Cesena.
Dopo l'ingresso a Forlì dei nuovi Signori Girolamo Riario e Caterina Sforza (1481), Codro si trasferì a Bologna, dove insegnò grammatica ed eloquenza, nonché greco. Qui ebbe discepoli poi famosi, tra cui Filippo Beroaldo il Giovane e Niccolò Copernico. A Bologna Codro trascorse la sua restante vita, con l'esclusione di alcuni brevi viaggi, ad esempio a Roma e a Milano. Le sue brillanti prolusioni ai corsi universitari, che egli intitolò "Sermones", erano un vero e proprio evento che coinvolgeva la cittadinanza intera: la peculiarità di Codro, più unica che rara tra gli umanisti, era quella di saper unire massima erudizione e affabile e umoristica colloquialità. Al pari di Socrate, affidò il suo insegnamento esclusivamente all'oralità, restìo ad utilizzare quell'"ars artificialiter scribendi" (la stampa) che il suo collega Filippo Beroaldo Senior, al contrario, sfruttava allora in tutte le sue potenzialità. La sua produzione ("Sermones", epigrammi, un'ecloga, una satira, miscellanee (silvae), qualche lettera) ci è nota solo grazie all'intraprendenza di alcuni suoi allievi (Filippo Beroaldo il minore e Bartolomeo Bianchini) e di Anton Galeazzo Bentivoglio, che nel 1502 promossero la stampa dei suoi "Opera omnia" (Bologna, Benedetto d'Ettore).
Oggi, ad Urceo Codro è intestata la Biblioteca Comunale di Rubiera. Rubiera e Reggio Emilia gli hanno dedicato una via.
卖家故事
PRIMA EDIZIONE DELLE OPERE COMPLETE DI ANTONIO URCEO CODRO
Prima edizione di questo testo importante per l'umanesimo italiano. Poeta e professore di grammatica, retorica, poesia e greco a Bologna, Antonio Urceo (1446 1500) fu assunto come precettore dalla famiglia patrizia Ordelaffi et forma, tra gli altri illustri allievi, Nicolas Copernico o Philippe Béroalde il giovane a cui si deve questa edizione delle opere collettive del suo maestro (con l'aiuto di Jean de Pins e di Bartolomeo Bianchini, e gli incoraggiamenti di Antonio Galeazzo Bentivoglio, al quale è dedicata l'edizione). Contiene, oltre alle conferenze, una piccola raccolta di Epistolae, due libri di Sylvae in versi, un'Aegloga e un libro di Epigrammi. Più della metà del volume è occupato dalle conferenze, che costituiscono la testimonianza più eloquente della sua vita e dei suoi insegnamenti.
Adams U64; Brunet II, 121 ('Edition originale de cet ouvrage rare et recherché'); EDIT16 32581.
UNA COPIA DEL 1502 IN VENDITA ONLINE A EUR 3.713,65
CONDITION REPORT
2 parti in un volume. Legatura in piena pelle. Letterine e marchio dello stampatore rubricate da mano successiva in rosso e blu. Dorso a 6 nervature con titolo inciso in oro su tassello rosso. Sguardie rinnovate. Coll. A8 B-Q6 R4 S6 T4 A8 B-H6 I4. Marchio del libraio Benedetti al colophon: Cerchio con croce tripla e in basso mano benedicente. Iniziali I.A.P. (K7 V9 Z316 ) - Nel coloph. (c.I4r). Carte (1); 170 nn. (1). Le pagine interne non presentano particolari segni di usura ne di macchie. Nel complesso buono stato di conservazione dell’opera.
FULL TITLES & AUTHORS
Hoc Codri volumine haec continentur. Orationes, seu sermones ut ipse appellabat. Epistolae. Silvae. Satyrae. Eglogae. Epigrammata
Impressum Bononiae : per Ioannem Antonium Platonidem Benedictorum bibliopolam nec non ciuem Bononiensem, 1502
Antonio Urceo
Beroaldo, Filippo
Bianchini, Bartolomeo
Benedetti, Giovanni Antonio
CONTENTS
Antonio Urceo, conosciuto come Urceo Codro (latino Antonius Urceus Codrus; Rubiera, 14 o 17 agosto 1446 – Bologna, 11 febbraio 1500), è stato un umanista italiano. È noto per aver completato il quinto atto della Aulularia di Plauto, giuntoci molto frammentario. Fu molto celebre come studioso di greco, tanto che Angelo Poliziano gli scrisse per chiederne l'opinione su alcune poesie greche ed Aldo Manuzio gli dedicò la sua edizione di lettere di scrittori greci.
Dopo i primi studi, a Modena, con l'umanista Gaspare Tribraco de' Trimbocchi, si trasferì a Ferrara, dove ebbe come maestri Battista Guarino, figlio di Guarino Veronese, e Luca Ripa.
Per intervento del Ripa, nel 1469 venne chiamato a Forlì come pubblico docente. Qui ripristinò l'antica Accademia dei Filergiti e fu scelto da Pino III Ordelaffi, Signore della città, come precettore del figlio Sinibaldo, al posto di Giacomo Soardo da Bergamo, fatto uccidere dallo stesso Pino (1477). A Forlì Urceo Codro si ambientò così bene che le fonti spesso lo definiscono "forlivese". A Forlì ebbe modo di conoscere, tra gli altri, Alessandro Numai e Fausto Andrelini. Fra i suoi discepoli, si segnalano Eugenio Menghi e Francesco Uberti da Cesena.
Dopo l'ingresso a Forlì dei nuovi Signori Girolamo Riario e Caterina Sforza (1481), Codro si trasferì a Bologna, dove insegnò grammatica ed eloquenza, nonché greco. Qui ebbe discepoli poi famosi, tra cui Filippo Beroaldo il Giovane e Niccolò Copernico. A Bologna Codro trascorse la sua restante vita, con l'esclusione di alcuni brevi viaggi, ad esempio a Roma e a Milano. Le sue brillanti prolusioni ai corsi universitari, che egli intitolò "Sermones", erano un vero e proprio evento che coinvolgeva la cittadinanza intera: la peculiarità di Codro, più unica che rara tra gli umanisti, era quella di saper unire massima erudizione e affabile e umoristica colloquialità. Al pari di Socrate, affidò il suo insegnamento esclusivamente all'oralità, restìo ad utilizzare quell'"ars artificialiter scribendi" (la stampa) che il suo collega Filippo Beroaldo Senior, al contrario, sfruttava allora in tutte le sue potenzialità. La sua produzione ("Sermones", epigrammi, un'ecloga, una satira, miscellanee (silvae), qualche lettera) ci è nota solo grazie all'intraprendenza di alcuni suoi allievi (Filippo Beroaldo il minore e Bartolomeo Bianchini) e di Anton Galeazzo Bentivoglio, che nel 1502 promossero la stampa dei suoi "Opera omnia" (Bologna, Benedetto d'Ettore).
Oggi, ad Urceo Codro è intestata la Biblioteca Comunale di Rubiera. Rubiera e Reggio Emilia gli hanno dedicato una via.