Del Pozzo - Perspectivae Pictorum atque Architectorum - 1711

NOTEVOLE OPERA ARCHITETTONICA DI ANDREA POZZO RICCAMENTE ILLUSTRATA
Si tratta di una vasta collezione di disegni e progetti architettonici e prospettici incisi dal famoso artista e architetto italiano Andrea Del Pozzo (1642-1709). La grande piastra pieghevole con il famoso disegno di Pozzo per l'anamorfosi dipinta sul soffitto della chiesa di S. Ignazio a Roma è stata pubblicata per la prima volta nell'attuale edizione del 1702. Il testo della presente edizione è interamente bilingue, con un testo parallelo in latino e italiano sul retro delle lastre, relativo alle lastre di fronte. Sono presenti anche due titoli per entrambe le parti, uno in latino e uno in italiano.
Fowler 253 e Kat. Orn. Berlin 4726 (entrambi edizione Augsb. 1708-1711); cfr. The Mark J. Millard Architectural Collection 103. Fowler 251; Berl. Kat. 4725; Cicognara 854; Vagnetti EIIIb73; Wiebenson III.B.25

CONDITION REPORT
Legatura in cartonato moderno rigido. Titolo inciso al dorso. Manca il vol. 1; prime ±20 v. (incl. frontespizio e titolo) con macchia marrone con carta restaurata nell'angolo inferiore esterno; 2 tavole mancano di una piccola parte; occasionalmente leggermente macchiate. 120 incisioni numerate con piani prospettivi e architettonici ed illustrazioni. Nel complesso buono stato di conservazione dell’opera. Pp. (2);

FULL TITLES & AUTHORS
Perspectivae Pictorum atque Architectorum. II Pars, Qua porro expeditissima Methodus omnia, quae ad architecturam pertinent, optica ratione delineandi exhibetur
Augsburg, J. Wolff, 1711
Andrea Pozzo

CONTENTS
Andrea Pozzo, anche nelle forme Del Pozzo, Dal Pozzo e Pozzi (Trento, 30 novembre 1642 – Vienna, 31 agosto 1709), è stato un gesuita, architetto, pittore, decoratore e teorico dell'arte italiano. Artista straordinariamente versatile, fu una figura significativa del tardo barocco.

Andrea Pozzo nacque nel 1642 a Trento, capoluogo del Principato Vescovile di Trento nella Contea del Tirolo. Parlava perfettamente l'italiano e il tedesco e durante la gioventù, nel 1665, si trasferisce a Milano, dove divenne membro laico della Compagnia di Gesù. Pittore, teorico della prospettiva e architetto, noto in tutta Europa, a Roma eseguì opere notevoli affrescando la volta e l'abside della chiesa di Sant'Ignazio, dove ebbe come allievo il nipote Carlo Gaudenzio Mignocchi: notevole è la Apoteosi di sant'Ignazio, con la sua prospettiva melozziana, ossia "da sott'in su". Viaggiò molto, fu attivo in Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, a Roma dal 1681 e infine approdò in Austria nel 1704. Durante i suoi viaggi non mancò di lasciare il segno tangibile della sua presenza nelle città dove sostava: ne danno ancora testimonianza alcune opere custodite ad Arezzo, Montepulciano, Sansepolcro, Modena e Como, località che videro l'artista all'opera soltanto per periodi brevi e passeggeri. Nella città lariana, per conto della famiglia Odescalchi realizzò alcuni interventi pittorici sulle pareti della cappella di sant'Isidoro dell'allora chiesa di San Giovanni in Pedemonte, che a quei tempi si trovava laddove oggi è situata la stazione ferroviaria di Como San Giovanni. Significativo esponente del barocco romano, mirabile creatore di effetti ottici di sfondamento spaziale e prospettico, con scene complesse di figure e architetture. Si trasferisce a Vienna, dove ebbe una frenetica produzione artistica. Morì a Vienna nel 1709.

Famoso è il suo trattato Perspectiva pictorum et architectorum, scritto tra il 1693 e il 1698 e pubblicato in due volumi. Una versione italiana, Prospettiva de' pittori a architetti (Roma 1693, 1700) fu tradotta e pubblicata a Londra (1707) ed Augusta (1708, 1711). In questo trattato ha presentato le istruzioni per dipingere prospettive architettoniche e insiemi di regola. Nello stesso trattato, dedicato a Leopoldo I d'Austria e corredato da 220 tavole incise dal Franceschini, si trovano anche due progetti per la facciata della basilica di San Giovanni in Laterano. Il lavoro fu uno dei primi manuali sulla prospettiva per artisti e architetti e uscì in molte edizioni, anche nel XIX secolo; è stato tradotto dagli originali latino e dall'italiano in numerose lingue, quali francese, tedesco, inglese e, grazie ai Gesuiti, cinese.

Al termine viene aggiunto un breve trattato di affresco, con testo esplicativo su quattro foglie aggiuntive in latino e quattro foglie in italiano. Pozzo è stato un ecclesiastico, pittore, architetto e teorico dell'arte. Ha eseguito un buon numero di anamorfosi o "trompe-l'oeil" nelle chiese italiane. Il presente lavoro rappresenta un monumento di arte e architettura barocca, e ha contribuito a diffondere le idee del barocco romano nel nord Europa. È anche un classico della letteratura prospettiva, offrendo un manuale completo sia ai pittori che agli architetti sull'uso e la delineazione di tutti i tipi di prospettiva, comprese le anamorfosi. Con il cieco-timbro dell'Istituto Teologico del Connecticut in alcune foglie.

In prospettiva didattica, Pozzo ha utilizzato esempi di dettagli tratti dai suoi stessi edifici, compresi progetti non eseguiti. La sua capacità di sintetizzare fonti apparentemente incompatibili ha influenzato la successiva generazione di architetti italiani. "(...) la gloria suprema dell'arte barocca dell'illusione, della negazione della distinzione tra il reale e l'immaginario o teatrale - il mondo degli affreschi e della pittura in quadratura, e della scenografia, arti in cui Pozzo eccelleva"