Communication parfaite du vendeur Produit conforme à la description Expédition rapide et mobilier très bien emballé et protégé Je recommande
Vizualizați traducereaCassina - Gerrit Rietveld - Scaun - Utrecht - Lână Lincoln - NOU
Nr. 92117577
Utrecht CASSINA
Gerrit Thomas Rietveld, 1935
Unica, originale, iconica: la poltroncina Utrecht di Gerrit Rietveld è la storia del Design. Qui proposta nella classica versione in tessuto di lana “Lincoln”, con cucitura punto cavallo.
Gerrit Rietveld progetta la poltroncina Utrecht nel 1935, per il grande magazzino Metz & Co di Amsterdam, orientando il design nell’ottica della distribuzione allargata. . Dal 2015 questo primo esemplare di poltroncina senza piedini di sostegno entra nel programma Mutazioni e viene rieditato da Cassina come risposta antropometrica agli scatti di crescita generazionale. La giustapposizione di elementi ortogonali – schienale e sedile che si incontrano a terra e braccioli che diventano appoggio – caratterizza la poltrona Utrecht, diventata un’icona del movimento neoplastico.
La poltrona presentata in questa asta è nuova di recentissima produzione non è mai stata utilizzata e neppure esposta.
Le condizioni sono pertanto perfette senza alcun difetto.
Imbottitura
Poliuretano espanso e ovatta di poliestere.
Struttura
Telaio portante sedile e schienale in tubolare di acciaio dotato di cinghie elastiche.
Cucitura
Punta di cavallo o a zig zag.
La nostra società "Orvett" include , nei costi di spedizione, l'assicurazione sul trasporto.
Gerrit Rietveld nacque il 24 giugno 1888 a Utrecht, nei Paesi Bassi, figlio di un falegname. Fu proprio presso la falegnameria del padre che Rietveld intrattenne la sua prima esperienza lavorativa, la quale si rivelò particolarmente formativa in quanto gli consenti dì venire agevolmente a contatto con il mondo dei materiali da costruzione. Terminato il tirocinio presso il laboratorio di mobili paterno Rietveld proseguì la sua formazione seguendo i corsi serali di disegno architettonico al Museo delle Arti applicate di Utrecht, sotto la guida dell'architetto Piet Klaarhamer. Nel frattempo lavorava presso un orafo locale, per poi dedicarsi a tempo pieno alla progettazione e fabbricazione di mobili, aprendo una propria bottega nel 1918. La famosa Rood Blauwe, la sedia rossa e blu, fu realizzata in questo periodo, tra il 1917 e il 1918 ed era vicina alla poetica del De Stijl, movimento al quale Rietveld aderì nel 1919, nello stesso anno in cui decise di consacrarsi definitivamente alla carriera architettonica. Ammiratore di Frank Lloyd Wright, Rietveld diede i primi frutti realizzando i modellini dei progetti di van Doesburg e di van Eesteren e collaborando con Huszár alla realizzazione di un padiglione espositivo a Berlino (1923). Nel 1924 realizzò il suo capolavoro, la casa Rietveld Schröder, nella quale si trovano cristallizzati i principi di De Stijl e che è una delle architetture più conosciute più del Movimento Moderno. Al 1922, infine, risalgono le nozze con Vrouwgien Hadders, che gli diede sei figli; Wim seguì le orme paterne divenendo un conosciuto designer industriale.
Durante gli anni trenta Rietveld si distaccò dal gruppo De Stijl e si avvicinò a stilemi più razionalisti. Nel 1928 partecipò alla fondazione del CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne), dove discusse di edilizia popolare e spazi minimi,[1] e, a partire dagli anni trenta, intensificò le proprie energie creative, coltivando un'intensa attività progettuale (pregevoli la Sedia Zig-Zag, 1932-1934, le case a schiera per l'esposizione del Werkbund a Vienna, 1930-1932, e il fabbricato del Van Gogh Museum ad Amsterdam, (completato dopo la sua morte) e dedicandosi alla docenza, prima presso l'Accademia di Belle Arti de L'Aja poi all'Accademia di Architettura di Amsterdam.[2]
Rietveld morì infine a Utrecht il 25 giugno 1964.
La “Amedeo Cassina” dei fratelli Cesare e Umberto Cassina nasce nel 1927 a Meda, Brianza. L’attività principale è la lavorazione del legno, interna all’azienda, per la produzione di tavolini. Con gli anni la società si espande, soprattutto nel dopoguerra, anche grazie alle collaborazioni con architetti esterni che portano la loro expertise e la loro ricerca.
Negli anni cinquanta Cassina passa dalla produzione artigianale a quella seriale, adottando le logiche dell’industrial design. Un cambiamento indotto anche dalla commissione degli arredi per gli interni di grandi navi da crociera. In questo periodo, inoltre, prendono forma alcuni dei prodotti più noti dell’azienda: la sedia 646 e la sedia 699, detta la “Superleggera”, entrambe progettate da Gio Ponti.
Nel 1963 al team aziendale di designer si unisce Vico Magistretti, che realizza la poltroncina Carimate. Nell’anno successivo vengono acquisiti i diritti di riedizione di 4 modelli disegnati nel 1928 da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, per esplicitare la volontà dell’azienda di costruire una collezione secondo i principi di modernità. Nel ’66, viene costituita la società C&B, Cassina & Busnelli, per individuare nuovi processi di lavorazione del poliuretano espanso a iniezione e più in generale per favorire la ricerca sperimentale e innovativa dei prodotti.
Nel 1968 Cassina lancia la poltrona Ciprea di Afra e Tobia Scarpa, il primo esempio di un unico volume in poliuretano espanso, e apre lo Showroom in via Durini a Milano, un progetto di Mario Bellini a cui seguiranno quelli di Vico Magistretti, Clino Trini Castelli, Achille Castiglioni, Giancarlo Tintori, Piero Lissoni e Patricia Urquiola.
Negli anni settanta il progetto Soriana di Afra e Tobia Scarpa vince il Compasso d’Oro.
Nel 1972, Cassina partecipa alla mostra “Italy: the new domestic landscape” al MoMA di New York con il prototipo di automobile Kar-a-sutra disegnato da Mario Bellini. Nello stesso anno nasce il laboratorio di sperimentazione Bracciodiferro con Gaetano Pesce e Alessandro Mendini.
Nel 1973 Cassina presenta il divano Maralunga di Vico Magistretti, anch'esso vincitore di un Compasso d'Oro, e struttura la Collezione Cassina I Maestri.
Quattro anni dopo l’azienda lancia, con Mario Bellini, il tavolo La Rotonda e la sedia Cab, che entra a far parte della collezione permanente del MoMA di New York grazie alla sua struttura in cuoio autoportante.
Negli anni ottanta Cassina introduce la poltrona Wink di Toshiyuki Kita (1980) e la poltrona Feltri di Gaetano Pesce (1987), con la quale è stata elaborata una nuova tecnica di produzione di arredi in feltro, per la quale è depositato un brevetto internazionale.
Nel 1989 cambia l'assetto societario con la cessione dell'80% del capitale al gruppo francese Strafor.
Nel 1991 Cassina vince il Compasso d’Oro per il suo contributo alla cultura del progetto e nello stesso anno inaugura la collaborazione con Piero Lissoni che dà vita al divano Met.
Nel 1998 dalla collaborazione con Philippe Starck nasce L.W.S. Lazy Working Sofa.
L'ultima decade del secolo si chiude con l’acquisizione di Cassina da parte di un altro gruppo francese, Fimalac, quotato alla Borsa di Parigi.
Il nuovo millennio coincide con la produzione degli arredi di Charlotte Perriand per la Collezione Cassina I Maestri. Nel 2008 inizia la produzione degli arredi di Franco Albini, primo Maestro italiano inserito nella collezione.
Nel 2005 l'azienda ritorna italiana: è acquisita dal gruppo guidato da Poltrona Frau, controllato dal fondo di private equity Charme Investments.
Nel 2006, viene presentata la ricostruzione dell’interno del Cabanon di Le Corbusier realizzato a Roquebrune Cap-Martin in Francia nel 1952. Il progetto, presentato presso la Triennale Milano, è in seguito esposto anche in altri musei, come il MoMA di New York.
Nel 2008, per celebrare l’80º anniversario della nascita dell’azienda, viene realizzata una mostra presso la Triennale Milano e la monografia “Made in Cassina”.
Nel 2010 Cassina, in collaborazione con Gaetano Pesce, celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia con Sessantuna, un’opera composta da sessantuno tavoli che insieme formano il caratteristico stivale.
Nel 2011 viene messa per la prima volta in produzione, grazie a un lavoro di ricerca e sviluppo insieme a un team di esperti, la libreria Veliero di Franco Albini progettata e realizzata solamente in un unico esemplare nel 1940.
Due anni dopo l’azienda acquisisce il marchio Simon ed entrano quindi nel catalogo arredi di architetti e designer come Carlo Scarpa e Kazuhide Takahama. Nello stesso anno i mondi del design e della moda si uniscono, con una collaborazione fotografica insieme a Karl Lagerfeld.
Nel febbraio 2014 il gruppo guidato da Poltrona Frau è acquisito dalla società americana Haworth. Sempre nel 2014, Piero Lissoni e Cassina presentano il divano Otto.
Nel 2015 viene rieditata Lady di Marco Zanuso, inserito nella Collezione Cassina I Maestri. Nello stesso anno, in occasione del 50º anniversario dell'inizio della produzione, viene proposta una revisione della collezione di Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, secondo un rinnovato principio di autenticità.
Nel 2016, Cassina nomina Patricia Urquiola come Art Director del brand. Nell’anno successivo l’azienda festeggia il 90º anniversario con una mostra presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano e con il libro “This Will Be The Place”.
Nel 2019 Cassina sostiene la mostra "Le monde nouveau de Charlotte Perriand" alla Fondation Louis Vuitton a Parigi dove, per la prima volta, viene ricostruito “l’Equipement intérieur d'une habitation”.
Nello stesso anno, viene fondato Cassina LAB, nato dalla collaborazione tra il Centro di Ricerche e Sviluppo di Cassina e POLI.design del Politecnico di Milano per ripensare il futuro del design: un percorso che esprime l’impegno di Cassina nel ridurre l’impatto ambientale grazie, ad esempio, all’identificazione di materiali circolari da impiegare nella realizzazione dei prodotti e allo sviluppo di progetti in grado di offrire funzionalità a favore del benessere delle persone.
Nel 2021 Cassina rilancia Soriana di Afra e Tobia Scarpa con materiali circolari. Nello stesso anno, presenta la collezione Cassina Pro per venire incontro alle esigenze progettuali del settore hospitality e del workplace.
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Utrecht CASSINA
Gerrit Thomas Rietveld, 1935
Unica, originale, iconica: la poltroncina Utrecht di Gerrit Rietveld è la storia del Design. Qui proposta nella classica versione in tessuto di lana “Lincoln”, con cucitura punto cavallo.
Gerrit Rietveld progetta la poltroncina Utrecht nel 1935, per il grande magazzino Metz & Co di Amsterdam, orientando il design nell’ottica della distribuzione allargata. . Dal 2015 questo primo esemplare di poltroncina senza piedini di sostegno entra nel programma Mutazioni e viene rieditato da Cassina come risposta antropometrica agli scatti di crescita generazionale. La giustapposizione di elementi ortogonali – schienale e sedile che si incontrano a terra e braccioli che diventano appoggio – caratterizza la poltrona Utrecht, diventata un’icona del movimento neoplastico.
La poltrona presentata in questa asta è nuova di recentissima produzione non è mai stata utilizzata e neppure esposta.
Le condizioni sono pertanto perfette senza alcun difetto.
Imbottitura
Poliuretano espanso e ovatta di poliestere.
Struttura
Telaio portante sedile e schienale in tubolare di acciaio dotato di cinghie elastiche.
Cucitura
Punta di cavallo o a zig zag.
La nostra società "Orvett" include , nei costi di spedizione, l'assicurazione sul trasporto.
Gerrit Rietveld nacque il 24 giugno 1888 a Utrecht, nei Paesi Bassi, figlio di un falegname. Fu proprio presso la falegnameria del padre che Rietveld intrattenne la sua prima esperienza lavorativa, la quale si rivelò particolarmente formativa in quanto gli consenti dì venire agevolmente a contatto con il mondo dei materiali da costruzione. Terminato il tirocinio presso il laboratorio di mobili paterno Rietveld proseguì la sua formazione seguendo i corsi serali di disegno architettonico al Museo delle Arti applicate di Utrecht, sotto la guida dell'architetto Piet Klaarhamer. Nel frattempo lavorava presso un orafo locale, per poi dedicarsi a tempo pieno alla progettazione e fabbricazione di mobili, aprendo una propria bottega nel 1918. La famosa Rood Blauwe, la sedia rossa e blu, fu realizzata in questo periodo, tra il 1917 e il 1918 ed era vicina alla poetica del De Stijl, movimento al quale Rietveld aderì nel 1919, nello stesso anno in cui decise di consacrarsi definitivamente alla carriera architettonica. Ammiratore di Frank Lloyd Wright, Rietveld diede i primi frutti realizzando i modellini dei progetti di van Doesburg e di van Eesteren e collaborando con Huszár alla realizzazione di un padiglione espositivo a Berlino (1923). Nel 1924 realizzò il suo capolavoro, la casa Rietveld Schröder, nella quale si trovano cristallizzati i principi di De Stijl e che è una delle architetture più conosciute più del Movimento Moderno. Al 1922, infine, risalgono le nozze con Vrouwgien Hadders, che gli diede sei figli; Wim seguì le orme paterne divenendo un conosciuto designer industriale.
Durante gli anni trenta Rietveld si distaccò dal gruppo De Stijl e si avvicinò a stilemi più razionalisti. Nel 1928 partecipò alla fondazione del CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne), dove discusse di edilizia popolare e spazi minimi,[1] e, a partire dagli anni trenta, intensificò le proprie energie creative, coltivando un'intensa attività progettuale (pregevoli la Sedia Zig-Zag, 1932-1934, le case a schiera per l'esposizione del Werkbund a Vienna, 1930-1932, e il fabbricato del Van Gogh Museum ad Amsterdam, (completato dopo la sua morte) e dedicandosi alla docenza, prima presso l'Accademia di Belle Arti de L'Aja poi all'Accademia di Architettura di Amsterdam.[2]
Rietveld morì infine a Utrecht il 25 giugno 1964.
La “Amedeo Cassina” dei fratelli Cesare e Umberto Cassina nasce nel 1927 a Meda, Brianza. L’attività principale è la lavorazione del legno, interna all’azienda, per la produzione di tavolini. Con gli anni la società si espande, soprattutto nel dopoguerra, anche grazie alle collaborazioni con architetti esterni che portano la loro expertise e la loro ricerca.
Negli anni cinquanta Cassina passa dalla produzione artigianale a quella seriale, adottando le logiche dell’industrial design. Un cambiamento indotto anche dalla commissione degli arredi per gli interni di grandi navi da crociera. In questo periodo, inoltre, prendono forma alcuni dei prodotti più noti dell’azienda: la sedia 646 e la sedia 699, detta la “Superleggera”, entrambe progettate da Gio Ponti.
Nel 1963 al team aziendale di designer si unisce Vico Magistretti, che realizza la poltroncina Carimate. Nell’anno successivo vengono acquisiti i diritti di riedizione di 4 modelli disegnati nel 1928 da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, per esplicitare la volontà dell’azienda di costruire una collezione secondo i principi di modernità. Nel ’66, viene costituita la società C&B, Cassina & Busnelli, per individuare nuovi processi di lavorazione del poliuretano espanso a iniezione e più in generale per favorire la ricerca sperimentale e innovativa dei prodotti.
Nel 1968 Cassina lancia la poltrona Ciprea di Afra e Tobia Scarpa, il primo esempio di un unico volume in poliuretano espanso, e apre lo Showroom in via Durini a Milano, un progetto di Mario Bellini a cui seguiranno quelli di Vico Magistretti, Clino Trini Castelli, Achille Castiglioni, Giancarlo Tintori, Piero Lissoni e Patricia Urquiola.
Negli anni settanta il progetto Soriana di Afra e Tobia Scarpa vince il Compasso d’Oro.
Nel 1972, Cassina partecipa alla mostra “Italy: the new domestic landscape” al MoMA di New York con il prototipo di automobile Kar-a-sutra disegnato da Mario Bellini. Nello stesso anno nasce il laboratorio di sperimentazione Bracciodiferro con Gaetano Pesce e Alessandro Mendini.
Nel 1973 Cassina presenta il divano Maralunga di Vico Magistretti, anch'esso vincitore di un Compasso d'Oro, e struttura la Collezione Cassina I Maestri.
Quattro anni dopo l’azienda lancia, con Mario Bellini, il tavolo La Rotonda e la sedia Cab, che entra a far parte della collezione permanente del MoMA di New York grazie alla sua struttura in cuoio autoportante.
Negli anni ottanta Cassina introduce la poltrona Wink di Toshiyuki Kita (1980) e la poltrona Feltri di Gaetano Pesce (1987), con la quale è stata elaborata una nuova tecnica di produzione di arredi in feltro, per la quale è depositato un brevetto internazionale.
Nel 1989 cambia l'assetto societario con la cessione dell'80% del capitale al gruppo francese Strafor.
Nel 1991 Cassina vince il Compasso d’Oro per il suo contributo alla cultura del progetto e nello stesso anno inaugura la collaborazione con Piero Lissoni che dà vita al divano Met.
Nel 1998 dalla collaborazione con Philippe Starck nasce L.W.S. Lazy Working Sofa.
L'ultima decade del secolo si chiude con l’acquisizione di Cassina da parte di un altro gruppo francese, Fimalac, quotato alla Borsa di Parigi.
Il nuovo millennio coincide con la produzione degli arredi di Charlotte Perriand per la Collezione Cassina I Maestri. Nel 2008 inizia la produzione degli arredi di Franco Albini, primo Maestro italiano inserito nella collezione.
Nel 2005 l'azienda ritorna italiana: è acquisita dal gruppo guidato da Poltrona Frau, controllato dal fondo di private equity Charme Investments.
Nel 2006, viene presentata la ricostruzione dell’interno del Cabanon di Le Corbusier realizzato a Roquebrune Cap-Martin in Francia nel 1952. Il progetto, presentato presso la Triennale Milano, è in seguito esposto anche in altri musei, come il MoMA di New York.
Nel 2008, per celebrare l’80º anniversario della nascita dell’azienda, viene realizzata una mostra presso la Triennale Milano e la monografia “Made in Cassina”.
Nel 2010 Cassina, in collaborazione con Gaetano Pesce, celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia con Sessantuna, un’opera composta da sessantuno tavoli che insieme formano il caratteristico stivale.
Nel 2011 viene messa per la prima volta in produzione, grazie a un lavoro di ricerca e sviluppo insieme a un team di esperti, la libreria Veliero di Franco Albini progettata e realizzata solamente in un unico esemplare nel 1940.
Due anni dopo l’azienda acquisisce il marchio Simon ed entrano quindi nel catalogo arredi di architetti e designer come Carlo Scarpa e Kazuhide Takahama. Nello stesso anno i mondi del design e della moda si uniscono, con una collaborazione fotografica insieme a Karl Lagerfeld.
Nel febbraio 2014 il gruppo guidato da Poltrona Frau è acquisito dalla società americana Haworth. Sempre nel 2014, Piero Lissoni e Cassina presentano il divano Otto.
Nel 2015 viene rieditata Lady di Marco Zanuso, inserito nella Collezione Cassina I Maestri. Nello stesso anno, in occasione del 50º anniversario dell'inizio della produzione, viene proposta una revisione della collezione di Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, secondo un rinnovato principio di autenticità.
Nel 2016, Cassina nomina Patricia Urquiola come Art Director del brand. Nell’anno successivo l’azienda festeggia il 90º anniversario con una mostra presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano e con il libro “This Will Be The Place”.
Nel 2019 Cassina sostiene la mostra "Le monde nouveau de Charlotte Perriand" alla Fondation Louis Vuitton a Parigi dove, per la prima volta, viene ricostruito “l’Equipement intérieur d'une habitation”.
Nello stesso anno, viene fondato Cassina LAB, nato dalla collaborazione tra il Centro di Ricerche e Sviluppo di Cassina e POLI.design del Politecnico di Milano per ripensare il futuro del design: un percorso che esprime l’impegno di Cassina nel ridurre l’impatto ambientale grazie, ad esempio, all’identificazione di materiali circolari da impiegare nella realizzazione dei prodotti e allo sviluppo di progetti in grado di offrire funzionalità a favore del benessere delle persone.
Nel 2021 Cassina rilancia Soriana di Afra e Tobia Scarpa con materiali circolari. Nello stesso anno, presenta la collezione Cassina Pro per venire incontro alle esigenze progettuali del settore hospitality e del workplace.
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Great seller!
Vizualizați traducereaExcellente transaction avec ce vendeur qui a apporté beaucoup de soin à l'emballage de ma lampe. Je recommande vivement ce vendeur
Vizualizați traducereaVery happy with the Wassily Chair and shipping! Great condition vintage chair! I would definitely buy again from this seller! Thanks for the new collectible item to my collection!
Vizualizați traducereaVenditore professionista, molto gentile ed accurato.
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Vizualizați traducereaLove the chair! Thank you!
Vizualizați traducereaTuotteet toimitettiin nopeasti, ja tuotteet vastasivat täysin myynti-ilmoitusta. Kaikki toimi hienosti.
Vizualizați traducereaAAA, very good. Responds quick, polite, adequate, knowledgable. Would highly recommend.
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Vizualizați traducereaVery good and profissional package and good care!
Vizualizați traducereaThe contact was correct. Packaging great. The chairs were however dark green, not black. We were given the possibility to return the chairs, but all in all the whole experience was not 100% positive.
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Vizualizați traducereaVenditore serio e professionale. Prodotto conforme alla descrizione. Consigliatissimo!
Vizualizați traducereaMeine Liege kam tadellos verpackt und so schön wie am Foto an. Ich habe viel Freude
Vizualizați traducereaTutto bene perfetto 👍
Vizualizați traducerea- 98
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Communication parfaite du vendeur Produit conforme à la description Expédition rapide et mobilier très bien emballé et protégé Je recommande
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