Nr. 85316451

Vândut
Marina Apollonio (1940) - Dinamica circolare
Ofertă finală
€ 155
Acum 12 săptămâni

Marina Apollonio (1940) - Dinamica circolare

Marina Apollonio, Dinamica circolare. 1970 ca. Serigrafia originale. Firmata a matita dall'artista e numerata 223/250. Timbro a secco dell'editore Segnapassi Pesaro. In ottimo stato. Marina Apollonio (Trieste, 12 novembre 1940[1]) è un'artista italiana, considerata una delle figure più rappresentative del movimento ottico-cinetico internazionale. Marina Apollonio, figlia del teorico e critico d'arte Umbro Apollonio e di Fabiola Zannini, cresce in un ambiente artistico. Dopo aver concluso gli studi superiori, frequenta i corsi di pittura di Giuseppe Santomaso all'Accademia di Belle Arti di Venezia e si dedica alla progettazione di industrial graphic design e a soluzioni di architettura per interni. Nei primi anni '60 inizia la sua ricerca sulla percezione e sulla comunicazione visiva. Dopo aver lavorato a Parigi, come progettista presso lo studio di architettura Édouard Albert, torna in Italia e realizza i suoi primi Rilievi metallici a sequenze cromatiche alternate e le sue prime Dinamiche circolari. Condivide con altri esponenti dell'Optical Art il desiderio di un'arte depersonalizzata, in opposizione al concetto di astrazione espressiva. Utilizza materiali industriali moderni, per creare strutture calcolate che, nella visione dello spettatore, si trasformano in spazi dinamici e fluttuanti. È in questo periodo che conosce Getulio Alviani. Esordisce alla collettiva, organizzata presso il Centro d'Arte «Il Chiodo»[3] a Palermo, vincendo il primo premio. Dalla metà anni Sessanta è parte integrante dei movimenti storici dell'Arte Ottico-Cinetica; gravita intorno al Gruppo N di Padova ed al Gruppo T di Milano, condividendone sia gli intenti delle ricerche, sia la scelta dei materiali. Scambia le sue idee con Getulio Alviani, con Dadamaino e gli altri esponenti di Azimuth; conosce il GRAV, il Gruppo Zero e Nova Tendenza, tanto da partecipare a Nova Tendencija 3[4], mostra Internazionale svoltasi nello stesso anno alla Galerija Suvremene Umjetnosti, alla Galleria d'Arte Contemporanea e al Museo dell'Arte di Zagabria. È tra i protagonisti della mostra Aktuell '65[5], alla Galerie Aktuell di Berna e, insieme a Getulio Alviani e a Paolo Scheggi, dell'esposizione Oeuvres Plastiques et Appliquèes, alla Galerie Smith[6] di Bruxelles. Conoscerà Peggy Guggenheim, in occasione dell'esposizione alla galleria Barozzi[7] a Venezia, che dopo aver visto le sue opere in mostra acquista il “Rilievo n. 505”[8] per la sua collezione[9][10]. Dalla metà degli anni '70 realizza opere basate sul rapporto ortogonale di linee parallele colorate, verticali e orizzontali, su fondo nero. Nel 1977 le viene commissionata un'opera in miniatura per il Museum of drawers[11] di Herbert Distel, una raccolta di cinquecento opere realizzate da alcuni artisti, ben conosciuti, come Picasso, e altri artisti meno conosciuti. Si è dedicata alla tessitura, esponendo i suoi lavori al Laboratorio Artivisive[12] di Foggia e successivamente, nel 1983, alle mostre Morbide & Trame, presso la Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Foggia e Testi Tessili[13], presso la libreria Il monte analogo di Roma. In occasione della mostra internazionale Op Art, la Schirn Kunsthalle Frankfurt le commissiona l'opera Spazio ad attivazione cinetica[14][15], un disco rotante di dieci metri[16], collocato nella rotonda del museo, qui espone al fianco di esponenti dell'Optical Art, tra cui Victor Vasarely, Bridget Riley, François Morellet, Julio Le Parc, Gianni Colombo, e altri. Partecipa ad eventi internazionali di arte Optical: la mostra Optic Nerve: Perceptual Art of the 1960s[17], al Columbus Museum of Arts e il Bit International [Nove] tendencije - Computer und visuelle Forschung. Zagreb 1961-1973, alla Neue Galerie di Graz. La rivista Artforum le dedica la copertina[18] di Maggio 2007. Recentemente è stata invitata alle mostre Dynamo[19] al Grand Palais di Parigi e a Percezione - Arte Programmata y Cinética, presso il MACBA[20]: Museo de Arte Contemporáneo de Buenos Aires ed è presente alla rassegna The Art of Light and Movement in the Marli Hoppe-Ritter, Collection presso il Museum Ritter di Waldenbuch, Germania. #italiancollection24

Nr. 85316451

Vândut
Marina Apollonio (1940) - Dinamica circolare

Marina Apollonio (1940) - Dinamica circolare

Marina Apollonio, Dinamica circolare. 1970 ca. Serigrafia originale. Firmata a matita dall'artista e numerata 223/250. Timbro a secco dell'editore Segnapassi Pesaro. In ottimo stato.

Marina Apollonio (Trieste, 12 novembre 1940[1]) è un'artista italiana, considerata una delle figure più rappresentative del movimento ottico-cinetico internazionale.
Marina Apollonio, figlia del teorico e critico d'arte Umbro Apollonio e di Fabiola Zannini, cresce in un ambiente artistico. Dopo aver concluso gli studi superiori, frequenta i corsi di pittura di Giuseppe Santomaso all'Accademia di Belle Arti di Venezia e si dedica alla progettazione di industrial graphic design e a soluzioni di architettura per interni.

Nei primi anni '60 inizia la sua ricerca sulla percezione e sulla comunicazione visiva. Dopo aver lavorato a Parigi, come progettista presso lo studio di architettura Édouard Albert, torna in Italia e realizza i suoi primi Rilievi metallici a sequenze cromatiche alternate e le sue prime Dinamiche circolari. Condivide con altri esponenti dell'Optical Art il desiderio di un'arte depersonalizzata, in opposizione al concetto di astrazione espressiva. Utilizza materiali industriali moderni, per creare strutture calcolate che, nella visione dello spettatore, si trasformano in spazi dinamici e fluttuanti. È in questo periodo che conosce Getulio Alviani. Esordisce alla collettiva, organizzata presso il Centro d'Arte «Il Chiodo»[3] a Palermo, vincendo il primo premio.

Dalla metà anni Sessanta è parte integrante dei movimenti storici dell'Arte Ottico-Cinetica; gravita intorno al Gruppo N di Padova ed al Gruppo T di Milano, condividendone sia gli intenti delle ricerche, sia la scelta dei materiali. Scambia le sue idee con Getulio Alviani, con Dadamaino e gli altri esponenti di Azimuth; conosce il GRAV, il Gruppo Zero e Nova Tendenza, tanto da partecipare a Nova Tendencija 3[4], mostra Internazionale svoltasi nello stesso anno alla Galerija Suvremene Umjetnosti, alla Galleria d'Arte Contemporanea e al Museo dell'Arte di Zagabria. È tra i protagonisti della mostra Aktuell '65[5], alla Galerie Aktuell di Berna e, insieme a Getulio Alviani e a Paolo Scheggi, dell'esposizione Oeuvres Plastiques et Appliquèes, alla Galerie Smith[6] di Bruxelles.

Conoscerà Peggy Guggenheim, in occasione dell'esposizione alla galleria Barozzi[7] a Venezia, che dopo aver visto le sue opere in mostra acquista il “Rilievo n. 505”[8] per la sua collezione[9][10].

Dalla metà degli anni '70 realizza opere basate sul rapporto ortogonale di linee parallele colorate, verticali e orizzontali, su fondo nero. Nel 1977 le viene commissionata un'opera in miniatura per il Museum of drawers[11] di Herbert Distel, una raccolta di cinquecento opere realizzate da alcuni artisti, ben conosciuti, come Picasso, e altri artisti meno conosciuti.

Si è dedicata alla tessitura, esponendo i suoi lavori al Laboratorio Artivisive[12] di Foggia e successivamente, nel 1983, alle mostre Morbide & Trame, presso la Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Foggia e Testi Tessili[13], presso la libreria Il monte analogo di Roma.

In occasione della mostra internazionale Op Art, la Schirn Kunsthalle Frankfurt le commissiona l'opera Spazio ad attivazione cinetica[14][15], un disco rotante di dieci metri[16], collocato nella rotonda del museo, qui espone al fianco di esponenti dell'Optical Art, tra cui Victor Vasarely, Bridget Riley, François Morellet, Julio Le Parc, Gianni Colombo, e altri. Partecipa ad eventi internazionali di arte Optical: la mostra Optic Nerve: Perceptual Art of the 1960s[17], al Columbus Museum of Arts e il Bit International [Nove] tendencije - Computer und visuelle Forschung. Zagreb 1961-1973, alla Neue Galerie di Graz. La rivista Artforum le dedica la copertina[18] di Maggio 2007.

Recentemente è stata invitata alle mostre Dynamo[19] al Grand Palais di Parigi e a Percezione - Arte Programmata y Cinética, presso il MACBA[20]: Museo de Arte Contemporáneo de Buenos Aires ed è presente alla rassegna The Art of Light and Movement in the Marli Hoppe-Ritter, Collection presso il Museum Ritter di Waldenbuch, Germania.

#italiancollection24

Setează o alertă de căutare
Setează o alertă de căutare pentru a primi notificări atunci când sunt disponibile potriviri noi.

Acest obiect a apărut în

                                        
                                                                                                    
                    
                                        
                                                                                                    
                    
                                        
                                                                                                    
                    

Cum să cumperi de la Catawiki

Aflați mai multe despre protecția cumpărătorului

      1. Descoperă ceva special

      Răsfoiește printre mii de obiecte speciale selectate de experți. Vezi fotografiile, detaliile și valoarea estimată a fiecărui obiect special. 

      2. Plasează cea mai mare ofertă

      Găsește un obiect care îți place și plasează cea mai mare ofertă. Poți urmări licitația până la final sau poți permite sistemului nostru să plaseze oferte în locul tău. Nu trebuie decât să stabilești o ofertă cu suma maximă pe care ești dispus să o plătești. 

      3. Fă o plată sigură

      Plătește pentru obiectul tău special iar noi îți vom păstra plata în siguranță până când obiectul ajunge în stare perfectă. Folosim un sistem de plată sigur pentru gestionarea tranzacțiilor. 

Ai ceva asemănător de vânzare?

Fie că abia ai descoperit licitațiile online sau vinzi în mod profesional, te putem ajuta să câștigi mai mult pentru obiectele tale speciale.

Vinde-ți obiectul