Assai rara prima edizione, in formato in-folio, della traduzione in lingua italiana dell'opera "Ab Urbe condita" dello storico romano Titus Livius, ad opera dell'umanista fiorentino Jacopo Nardi (1476-1563), seguace di Savonarola. Cfr. Brunet, II, 1112; Camerini, I, 1, n. 434; Graesse, IV, 235; Gamba, 1479-1481. Nota bene: l'esemplare presenta il frontespizio della 2° edizione dell'opera (edita da Giunta nel 1575), ma è in realtà la 1° edizione. Il frontespizio riportante la data 1540 era già andato probabilmente perduto nel Settecento e fu sostituito all'epoca, in fase di rilegatura, con quello di un esemplare della 2° edizione. Le Deche delle Historie Romane di Tito Livio padovano, tradotte nuovamente nella lingua toscana, da Iacopo Nardi cittadino fiorentino, Venezia, Nella stamparia degli heredi di Luc'Antonio Giunti fiorentino, 1540 del mese di Maggio. PP.: (VIII), 484, (IV). COMPLETO (carte numerate solo al recto). Esemplare con carte in condizioni complessivamente buone, coi consueti segni dell'uso e del tempo e gore d'umidità sulle ultime carte. Legatura settecentesca in piena pelle con titolo e fregi in oro al dorso, con qualche spellatura ma solida e ben conservata nel complesso. Fogli di guardia in carta marmorizzata. Tagli rossi.