Alberti - Descrittione di tutta l'Italia - 1551

GRAND TOUR D'ITALIA E DELLE SUE BELLEZZE
Vasta opera, essenzialmente di carattere storico geografico. Straordinario successo editoriale, consultato durante tutto il Seicento dai viaggiatori che facevano l'obbligatorio Grand Tour del Mediterraneo Classico. Ricchissimo di notizie sulla storia, sugli usi ed i costumi, sulle curiosità naturali, ecc., dell'Italia, dai secoli più remoti al cinquecento.
Di particolare interesse anche per il riferimento ai viaggi di Vespucci (chiamato Alber:, sic) e al Nuovo Mondo, stimata da Tiraboschi e Cicognara per la "copiosità di notizie che raramente si troverebbero altrove".
Seconda edizione, stampata solo un anno dopo la prima bolognese, di questa celebre enciclopedia storica sul Bel Paese, lodata dal Tiraboschi per la varietà e completezza delle informazioni raccolte.
Adams A-472. BMC, It. books p.14.
IN VENDITA ONLINE, IN ITALIA, L'EDIZIONE DI UN ANNO PRECEDENTE, A 3.100 EURO

CONDITION REPORT
Marca tipografica al frontespizio, testatine, capilettera e finalini xilografici, carattere corsivo e romano, rinforzi al margine interno delle prime carte, lieve alone alle ultime carte, legatura rimontata in mezza pergamena e carta decorata.
Carte (1); (35nn), 424, (1). Al frontespizio marca tipografica in formato cm.10,5x9, raffigurante una donna con tre bimbi di cui uno in braccio, in bordura floreale, con il motto "Affectus virtute superantur". Capilettera decorati.

FULL TITLES & AUTHORS
Descrittione di tutta l'Italia, di F. Leandro Alberti bolognese.
Nella quale si contiene il sito di essa, l'origine, et le Signorie delle Città, et de' Castella; co i nomi antichi, et moderni; i costumi de popoli, et le conditioni de paesi.
Et più gli huomini famosi, che l'hanno illustrata, i Monti, i Laghi, i Fiumi, le Fontane, i Bagni, le Minere, et tutte l'opere maravigliose in lei dalla Natura prodotte.
Venezia, Pietro de i Nicolini da Sabbio, 1551.
Leandro Alberti

CONTENTS
Opera importante di carattere geografico, ma parimenti ricchissima di notizie sulla storia, gli usi ed i costumi, sulle curiosità naturali delle singole regioni dell'Italia peninsulare e delle isole. Di particolare interesse anche per il breve riferimento ai viaggi di Vespucci ed alla scoperta del Nuovo Mondo. Rara. Bell'esemplare.

Enciclopedica opera storico geografica dell'Italia rinascimentale, con riferimenti ad Amerigo Vespucci
Edizione corretta, rivista ed accresciuta di opera assai importante su molti aspetti dell'Italia antica, corredata di copiosi indici. Adams A479
Importante guida storica, artistica e geografica dell'Italia che, nonostante l'ingente mole, ebbe uno straordinario successo editoriale e fu consultata fino al Seicento inoltrato da molti stranieri desiderosi di affrontare il Grand Tour della penisola.
Dopo la prima edizione bolognese, nella quale l'autore si scusa di non aver potuto stampare la promessa aggiunta sulle Isole pertinenti ad essa, per non aver voluto procrastinare ulteriormente l'uscita del ponderoso volume che già da anni attendeva di essere pubblicato, l'opera andò incontro tra il 1551 e il 1596 a ben dieci edizioni, quasi tutte veneziane, a cui sono da aggiungere due edizioni di Colonia nella traduzione latina di G. Kryander Hoeninger. Il manoscritto dell'appendice sulle isole, conservato presso il convento bolognese di San Domenico, fu ottenuto da Ludovico degli Avanzi, che lo stampò per la prima volta a seguito della Descrittione nel 1561. Degna di menzione è pure l'edizione del 1568, nella quale le Isole sono corredate da sette carte geografiche.

Sorta di summa del sapere storico-antiquario del Quattro-Cinquecento, esemplata sulla falsariga del precedente più illustre di questo genere di letteratura, ossia l'Italia illustrata di Flavio Biondo, la Descrittione dell'Alberti è anche il frutto delle conoscenze dirette dell'autore, che girò la penisola in lungo e in largo.
Egli si servì non solo dell'opera del Biondo, ma consultò la sua notevole biblioteca e mandò richieste di informazioni a tutti i dotti italiani, i quali gli risposero per lo più con grande entusiasmo ed interesse: tra i suoi corrispondenti spiccano i nomi di Paolo Giovio ed Andrea Alciati.

Alberti bolognese, non fu quindi un semplice compilatore, ma seppe attentamente vagliare le sue fonti ed emendare gli autori antichi, laddove questi potevano essere corretti dai moderni o dall'osservazione diretta.
Partì da Roma insieme al nuovo maestro generale dell'Ordine, Francesco Silvestri da Ferrara, con il quale nei tre anni successivi visitò l'Italia meridionale e la Sicilia, l'Italia centro-settentrionale ed infine la Francia. Il viaggio s'interruppe nel 1528 per la morte del Silvestri e Alberti fece ritorno a Roma, dove probabilmente maturò l'dea e cominciò la stesura dell'opera a cui deve la propria fama.

Leandro Alberti, autore di opere storiche e geografiche, nacque a Bologna nel 1479 e, dopo i primi studi affidati a Giovanni Garzoni, abbracciò l'abito domenicano nel novembre 1495, intraprendendo successivamente studi di filosofia e teologia. La sua attività letteraria ebbe inizio nel 1517, con la pubblicazione a Bologna del "De viris illustribus Ordinis Praedicatorum," segnando un importante contributo alla storia e alla cultura dell'Ordine Domenicano.

BIBLIOGRAPHY
Cfr. G. Petrella, L'officina del geografo. A. Pescarzoli, I libri di viaggio e le guide della raccolta Luigi Vittorio Fossati Bellani, Roma, 1957, I, nr. 284; H. Harrisse, Bibliotheca americana vetustissima, New York, 1866 (ma Leipzig, 1921), p. 450, nr. 302; Edit 16, CNCE685.