Grande bacile in maiolica, diam. cm 40, caratterizzato da effetti cromatici iridescenti ottenuti grazie alla antica lavorazione a "lustro". Inizi del Secolo XX, realizzato probabilmente dalla Ceramiche Artistiche Molaroni 1880, in Pesaro (attribuzione). Decoro in policromia e lustro metallico con scena istoriata e bordo “a grottesche”. La decorazione riproduce, con alcune varianti nel bordo e con l’applicazione di lustro metallico, la scena del noto bacile “Congiarium". Condizioni: in ottime condizioni con "craquelure" naturale foto n 6. il bordo con piccole mancanze di smalto in vedi foto n 11 e 12. Il Congiarium nella Roma antica era la distribuzione gratuita, fatta al popolo, di una determinata quantità di vino, olio. Durante la Repubblica era talvolta una forma di corruzione elettorale, durante l'Impero fu un mezzo per tacitare le masse di disoccupati. Il soggetto del Congiarum fu ripreso più volte dai maiolicari urbinati della seconda metà del XVI secolo ispirandosi all'incisione a stampa di Marcantonio Raimondi a sua volta ispiratosi ad un modello di Raffaello. Si ricordano in merito: un piatto conservato al Museo Nazionale del Bargello, due conservati nei Musei Civici di Pesaro, uno all’Herzog Anton Ulrich Museum di Amburgo. Imballo appropriato alla delicatezza dell'oggetto e spedizione tracciata.`