Nr 90967519
Cassina - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Sofa - LC3 - Skóra, Stal
Nr 90967519
Cassina - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Sofa - LC3 - Skóra, Stal
LC2/LC3 ha rotto le convenzioni del design dei divani e poltrone tradizionali avendo il telaio verso l’esterno piuttosto che all’interno, in questo modo si mostra la grazia e l’impegno messo nella realizzazione del telaio.
La separazione tra la gabbia della struttura e i cuscini esprime compiutamente la logica del razionalismo.
LC3 è un modello senza tempo, che ha fatto la storia del design. Disegnato nel 1928, è l’archetipo della seduta nella nuova e moderna concezione degli arredi intesi come “attrezzature domestiche”.
Con LC3 Fauteuil Grand Confort, grand modèle la logica della modernità attua una separazione tra la struttura portante in metallo e gli elementi imbottiti, richiamando la relazione architettonica tra la struttura portante in cemento e gli elementi di tamponamento.
In questo caso quattro cuscini, privi di legami, sono disposti in una gabbia di tubi di acciaio verniciato o cromato che costituisce il supporto primario del mobile in ogni sua tipologia, dalla poltrona con bracciolo singolo o doppio ai divani a due o tre posti.
Nel corso degli anni Cassina ha collaborato a stretto contatto con Charlotte Perriand, con la sua erede e con la Fondatiòn Le Corbusier per introdurre nuove versioni e finiture che pur reinterpretando il progetto originale ne rispettano pienamente l’autenticità.
La poltrona LC3 presentata in questa asta proviene dalla sala espositiva di una azienda in Svizzera ed è stata utilizzata solo di rado.
Si presenta infatti in condizioni d'uso ottime.
La struttura in acciaio cromato è perfettamente integra e robusta con solo lievi segni di utilizzo
Le imbottiture sono ancora perfettamente solide e confortevoli e i rivestimenti in pelle totalmente integri senza tagli, scuciture o graffi evidenti, con solo lievi segni di utilizzo.
E' presente logo il marchio punzonato Le Corbusier LC3 con numero di produzione 1014.
Si tratta pertanto di un reperto storico che accresce il valore di questa poltrona.
A magazzino abbiamo un secondo modello identico disponibile che presenteremo nelle prossime aste.
Dimensioni poltrona in cm : L 99,5 P73 H62
La nostra società ORVETT include l'assicurazione sul trasporto nei costi di spedizione indicati.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.
La collezione LC, nota al grande pubblico sin dagli anni Sessanta con il nome "Le Corbusier", non sarebbe mai esistita senza il programma formulato da Le Corbusier nell'aprile 1927, in forma di schizzi in cui vengono definite le posizioni del corpo umano alle quali i progetti delle sedute devono rispondere, e senza l'incontro tra i tre creatori: Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. Preso in carico e realizzato da Charlotte Perriand nel 1928, in qualità di socia di Le Corbusier e Pierre Jeanneret per la collezione di arredi, il programma sfocerà nella creazione della poltrona Fauteuil grand confort, grand et petit modèle, della Chaise longue basculante e della poltroncina basculante Fauteuil dossier basculant, alle quali si aggiungeranno la poltroncina girevole Fauteuil pivotant e lo sgabello Tabouret pivotant, così come lo sgabello Tabouret de salle de bains, creati precedentemente dalla sola Charlotte Perriand.
La gamma di arredi viene prodotta dall'azienda Thonet a partire dal 1930 con la denominazione "Le Corbusier, P. Jeanneret, Ch. Perriand", e si inserisce nel concept "Des casiers, des chaises et des tables" ("contenitori, sedie e tavoli"), definito da Le Corbusier e Pierre Jeanneret dal 1925. Nel 1959, in Svizzera, Heidi Weber, gallerista a Zurigo, lancia una riedizione dei modelli Chaise longue basculante, Fauteuil à dossier basculant e Fauteuil grand confort, grand et petit modèle, che sono fabbricati da artigiani locali con una diffusione molto limitata. La collezione è battezzata "Le Corbusier sitzmöbel/sièges/chairs"). Ogni modello riporta le iniziali "LC".
Dopo aver studiato le posizioni del corpo umano, Le Corbusier abbozza in linea di massima i progetti delle sedute in grado di rispondere universalmente a tali posizioni.
Come dire, l’estetica delle forme deve nascere da un bisogno concreto di comodità, da un esigenza funzionale.
Il modello LC2 vede la luce nel 1928, grazie all’incontro di Le Corbusier con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. All’epoca si chiamava “Fauteuil Grand Confort, petit modèle”.
L’intera collezione disegnata dai tre architetti designer viene prodotta per la prima volta dall’azienda Thonet a partire dal 1930 con la denominazione “Le Corbusier, P. Jeanneret, Ch. Perriand”.
Una seconda edizione viene lanciata nel 1959 da una gallerista di Zurigo, Heidi Weber, con la sigla LC (che sta appunto per “Le Corbusier”).
Il 23 ottobre 1964 la società italiana Cassina acquisisce i diritti di un primo gruppo di modelli – LC1, LC2, LC3, LC4 – disegnati nel 1928 da Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand.
Le origini di Cassina
In una Meda del 1927, i fratelli Cesare e Umberto, figli di Amedeo, decidono di dedicarsi alla lavorazione del legno per la produzione di tavolini artigianali.
È così che nasce la storia della società “Amedeo Cassina”, oggi nota a tutti come Cassina.
Già negli anni ’50, Cassina si dedica alla realizzazione di progetti contract, a partire dalla nautica e dall’arredo del transatlantico Andrea Doria. Portavoce di questa – e altre – innovazioni è Gio Ponti, con il quale il brand intraprende un percorso di rinnovamento estetico, ciò che oggi chiameremmo di Direzione Artistica.
La collaborazione con tanti nomi di spicco dell’architettura e del design, la fame di ricerca e innovazione tecnologia, unitamente alla dedizione per la tradizione artigiana, permettono a Cassina di esprimersi in un’Italia degli anni ’50 secondo le regole dell’industrial design, un nuovo linguaggio figlio del passaggio dalla produzione artigianale a quella in serie di qualità.
Il risultato? Nel 1954 viene indetto il primo Premio Compasso D’Oro e Cassina se lo aggiudica con la Sedia 683: un sottile foglio di compensato di frassino, curvato e plasmato alla sua funzione per opera di Carlo De Carli.
Nel 1966, Cassina si unisce a Busnelli – padre di quello che è oggi il gruppo B&B Italia – per la fondazione della nuova società C&B, Cassina e Busnelli appunto, che sfrutta nuove tecnologie di lavorazione del poliuretano espanso per la produzione industriale in grandi quantità.
La storia di Cassina è un susseguirsi di successi, che, nel 1965, spingono il brand ad acquisire i diritti di riedizione di alcuni pezzi storici degli anni ’20, opera di Le Corbusier, Piere Jeanneret e Charlotte Perriand.
Nel 1975 nasce ufficialmente la collezione Cassina I Maestri, il risultato di un processo di ricerca volto a ricostruire i capolavori del mobile del XX secolo e raccoglierli in una collezione permanente in grado di raccontare la storia del design.
Il vero design, infatti, non ha tempo e non ha età, e così le icone di ieri si vestono dello stesso brand che realizza quelle di domani.
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