Il torana è un elemento decorativo che viene utilizzato per decorare l'ingresso del tempio in occasione di cerimonie rituali ed eventi celebrativi giainisti. E' ornato da un raffinato ricamo in filo d'oro, d'argento e paillettes su velluto di seta color borgogna. La parte superiore è caratterizzata da tralci vegetali e fiori. La decorazione è composta da quadrifogli che fiancheggiano gli otto simboli di buono auspicio caratteristici delle tradizioni jainiste Shvetambara e Digambara, gli Ashtamangala. Il torana è realizzato con la tecnica a ricamo detta zardozi che rappresenta il vertice massimo della più raffinata arte tessile indiana. Il filo di seta viene attorcigliato da una lamella d'oro o d'argento in modo da conferire al ricamo un aspetto tridimensionale opulente e ricco. Al ricamo sono poi aggiunti delle paillettes, sempre in argento. Il significato del termine trova la sua origine in zar, in persiano antico “oro” e da dozi, “ricamo”, tanto da attribuirgli l'epiteto di 'il ricamo dei re'. Il retro è foderato da un tessuto di seta a righe. Generalmente commissionato dai fedeli, il torana era donato al luogo di culto e veniva sospeso in corrispondenza dell'ingresso del tempio. Al termine della celebrazione del 48° giorno di digiuno, i tessuti commissionati dai devoti erano donati alle divinità. Lavori di ricamo analoghi sembrano provenire dalla città di Surat, in Gujarat.