Mario Rossello (1927-2000) - Episodio Numero 4, Collezione Deana

PROVENIENZA

Il disegno proviene dagli arredi dello storico albergo veneziano Bonvecchiati (etichetta al verso, vedi foto), fondato negli anni '50, i cui dipinti erano parte della collezione Deana. Fondatore dell'hotel fu l'imprenditore e collezionista veneziano Arturo Deana, storico animatore cultuale della città, che nel 1929 acquistò il poi diventato celebre ristorante "La Colomba", dove un pasto poteva essere pagato con un quadro, fin qui nulla di strano se non che fra gli avventori vi erano nomi come Tosi, Morandi, De Pisis, Chagall, Kokoshka e Picasso.

Erano anni meravigliosi per l'arte a Venezia, grazie anche alla presenza di Peggy Gugghenheim. Arturo Deana si appassiona sempre di più alla pittura, anche grazie alla grande amicizia col poeta Diego Valeri e con il gallerista Carlo Cardazzo, fondatore e titolare dal 1942 della Galleria del Cavallino, storica galleria veneziana fra le più rinomate in Italia nella seconda metà del '900.

La passione per l'arte di Deana lo porta a valorizzare l'albergo Bonvecchiati con parte della propria collezione privata, e a fondare nel 1946 il "Premio di Pittura La Colomba", dopo l'interruzione per cause belliche della Biennale di Venezia. Il successo dell'evento è tale da essere ribattezzato la "Piccola Biennale". Nel 1953 nasce il "Concorso internazionale per un menù alla Colomba" alla cui prima edizione partecipano ben 300 artisti.

AUTORE

Mario Rossello (Savona, 8 dicembre 1927 – Milano, 14 dicembre 2000) è stato un ceramista, pittore e scultore italiano di fama internazionale. Nato a Savona nel 1927 si forma come ceramista ad Albisola Superiore dove assorbe una tradizione antica di artigianato ed espressione artistica che trovano sintesi ed unità nella materia dipinta e cotta. Dopo un inizio figurativo post cubista si avvicina alla pittura astratta, nei primi anni '50 frequenta Milano e i suoi artisti. Partecipa nel 1957 alla mostra presso la Galleria San Fedele di Milano "ARTE NUCLEARE" insieme a Baj, Bemporad, Bertini, Dangelo, Yves Klein, Piero Manzoni, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Sordini, Verga, Jorn e Vandercam.

La prima mostra personale è del 1954 alla galleria Sant'Andrea di Savona, in quello stesso anno ad Albissola si celebrano gli Incontri internazionali della Ceramica che rendono la città ligure il centro europeo dell'arte contemporanea. La sua pittura continua a mantenere forti richiami "nucleari" e sul finire degli anni '60 prende una strada più astrattista per poi approdare alla serie dei robot, e sul finire degli anni '70 l'opera che lo ha più caratterizzato, gli Alberi. Intorno al 1960 mette su casa anche a Milano, senza abbandonare la sua Albisola, e partecipa da protagonista al vivace dibattito in corso nella città lombarda, legando il suo nome alla corrente Nuova Figurazione. Alcune delle sue mostre più significative sono la Biennale di Venezia del 1986 e la quadriennale di Roma. Nel 1985 FIAC a Parigi, 1976 Palazzo Grassi di Venezia, e 1973 Palazzo Reale a Milano. È degli anni settanta il suo soggiorno parigino, che lo porta a vivere ancora intensi e significativi scambi culturali. Continuerà a lavorare dividendosi tra Albissola e Milano fino alla sua morte.

DESCRIZIONE

"Episodio Numero 4", olio su tela, 93x83cm con cornice, 70x60cm la sola tela, 1963, firmato in basso a destra. Al verso della tela etichetta di provenienza con numero di inventario, etichetta Galleria del Cavallino recante titolo, autore, anno e proprietario.

Lavoro appartenente all'inizio del periodo puramente astratto di Rossello, che durerà fra gli inizi degli anni '60 e la fine degli anni '70. Il fulcro del dipinto sembra essere un susseguirsi e sormontarsi di elementi nella parte inferiore, dove due larghe bande rosate si collocano orizzontali per poi legarsi l'una all'altra in verticale grazie all'inserimento di una composizione di fitti "filamenti" dai colori caldi alternati al nero ed al verde. La struttura sembra staccarsi dallo sfondo costituito da piatte campiture di vari toni dell'arancio alternate a campiture verdi muschio. Nello sfondo le campiture si alternano a sezioni orizzontali e verticali dai toni più chiari, le quali contribuiscono ad imprimere un senso di profondità e dinamicità nel susseguirsi dei piani.

Il dipinto mostra una composizione complessa ma equilibrata allo stesso tempo, sia dal punto di vista della struttura che del cromatismo. Da evidenziare l'interesse collezionistico dell'oggetto, sia per la sua iconicità riferibile e collocabile all'interno di un periodo specifico della produzione dell'autore, sia per la provenienza di galleria e collezione testimoniata dalle etichette al verso. L'opera risente fortemente della formazione come ceramista e scultore di Rossello, dando luogo ad un bell'impatto decorativo.

CONDITION REPORT

Eccellente la condizione generale. Opera integra in ogni sua parte con cromia originale vivivda e ben leggibile, medesima condizione per la cornice.

Spedizione tracciata ed assicurata con adeguato imballo.