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Scuola Italo-fiamminga (XVII), Follower of Antoon van Dyck - Ritratto di Enrichetta Maria, regina d'Inghilterra
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Scuola Italo-fiamminga (XVII), Follower of Antoon van Dyck - Ritratto di Enrichetta Maria, regina d'Inghilterra

PITTORE ITALO-FIAMMINGO (XVII) Follower of ANTONIO VAN DYCK (Anversa, 1599 – Londra, 1641) Ritratto di Enrichetta Maria, regina d'Inghilterra Olio su tela, cm 38 x 30,5 Dimensione cornice, cm. 57 x 48 x 7 circa NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Opera non firmata. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera con cornice dorata di epoca XIX (?) con didascalia in metallo al fronte “Antonio Van Dyck 1554 - 1641” (difetti): Eseguito su una tela di piccola dimensione, il dipinto costituisce – per impostazione iconografica – una fedele replica seicentesca di alta qualità dell’opera omonima “Il ritratto della regina Henrietta Maria”, uno dei più brillanti successive opere di Antoon van Dyck. È autore versione della foto, scritto nel 1636 – 1637 anni per il cardinale Francesco Barberini. Henrietta Maria, moglie del re Carlo I di Inglese, a detta di tutti, non era la donna più attraente a causa delle loro eccezionali denti. Nonostante questo, l'artista è riuscito a dotare il modello di bellezza naturale. A differenza dell’originale la regina si presenta davanti lo spettatore in un elegante semplice abito scuro di color blu con ampio colletto di pizzo collare e polsini. Nel suo sguardo e posa manca l'arroganza, nonostante lo stato; l'unico accenno di alta posizione – piccola corona regale sul tavolo a sinistra. La posizione delle mani di Enrichetta Maria di poco sotto la vita palmi rivolti verso l'alto, uno sopra l'altro, suggerisce che lei è in attesa del sesto figlio della principessa Anna. Henrietta Maria era figlia di Enrico IV di Francese e di Maria de 'Medici e sposò il futuro re Carlo I in età di 15 anni. È stato un caso senza precedenti, quando la principessa-cattolica unita in matrimonio con l'erede-protestante. Tuttavia, questa unione è felice – monarca spesso ascoltato il parere di sua moglie, e lei gli diede nove figli (dei quali sono sopravvissuti sette). Durante la rivoluzione inglese la famiglia reale, è stato espulso dal paese, e lo stesso Carlo giustiziato. Saputo questo, Henrietta Maria per tutta la vita indossato un semplice abito nero. In Inghilterra è tornata solo dopo il Restauro, quando si sedette sul trono suo figlio Carlo II. Il dipinto, di evidente matrice fiamminga, si inserisce nella produzione seicentesca della scuola di Anversa e, in particolare, è attribuibile alla prolifica cerchia di Antonio Van Dyck (Aversa, 1599 – Londra, 1641). I caratteri di stilistici e compositivi di quest’opera ne avvicinano la paternità ad un pittore prossimo a Van Dyck attivo in meridione, ed in particolare con diversi punti di contatto con la sua notevole cerchia durante il suo soggiorno in Sicilia. La ricchezza compatta degli impasti e la sicurezza della condotta disegnativa, nonché la libertà della resa dei panneggi dell’abito e dell’ampio colletto di pizzo collare e polsini, avvalla dunque l’ipotesi di un’artista con grande capacità esecutiva sia nella conduzione che nella qualità espressiva. Nell'osservarne con attenzione i particolari, infatti, si rimane stupiti dalla qualità esecutiva di quest'opera di grande fascino, da cui emerge la vivacità dei colori, l'attenzione e la precisione descrittiva. L'accentuato descrittivismo contraddistingue i dipinti per la meticolosità di particolari, descritti con maestria analitica e precisione figurativa, tanto da poterli accostare – ad un approfondito studio attributivo – alla mano di un valente pittore vicino al maestro. In merito al suo stato conservativo, la tela si presenta in condizioni generali abbastanza discrete e la superficie pittorica si presenta in patina. Si notano – a luce di Wood – alcuni restauri sparsi – soprattutto nello sfondo tra il paesaggio e il cielo – e qualche leggera svelatura e ossidazione della superficie pittorica, nulla comunque di veramente rilevante. Non si evidenziano problemi di tipo conservativo e la tela originale presenta un vecchio rintelo, che non sembra necessitare di interventi. A luce solare è visibile un fine craquelé rapportato all'epoca. Il telaio potrebbe essere stato sostituito all'epoca del rintelo (vede foto rintelo). Il dipinto è stato sottoposto ad un intervento di restauro ove ha permesso di restituire oil suo splendore e rendere l’opera interessante da sottoporre all’attenzione di ulteriori approfondimenti di studio. Le misure della tela sono cm. 38 x 30,5. L’opera è inserita in una bella cornice lignea dorata – probabilmente di epoca XIX secolo – e con didascalia in metallo al fronte “Antonio Van Dyck 1554 - 1641” (dimensione cm. 58 x 47 x 7 ca., presenza difetti). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine." PROVENIENZA: Coll. privata Siciliana PUBBLICAZIONE:  Inedito;  I MITI E IL TERRITORIO nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2023. In caso di vendita al di fuori del territorio Italiano, l'acquirente dovrà attendere i tempi di evasione della pratica di esportazione.

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PITTORE ITALO-FIAMMINGO (XVII)
Follower of ANTONIO VAN DYCK
(Anversa, 1599 – Londra, 1641)
Ritratto di Enrichetta Maria, regina d'Inghilterra
Olio su tela, cm 38 x 30,5
Dimensione cornice, cm. 57 x 48 x 7 circa


NOTE: Pubblicazione catalogo opere della collezione Intermidiart. Opera non firmata. Certificato di Garanzia e Lecita Provenienza. Opera con cornice dorata di epoca XIX (?) con didascalia in metallo al fronte “Antonio Van Dyck 1554 - 1641” (difetti):

Eseguito su una tela di piccola dimensione, il dipinto costituisce – per impostazione iconografica – una fedele replica seicentesca di alta qualità dell’opera omonima “Il ritratto della regina Henrietta Maria”, uno dei più brillanti successive opere di Antoon van Dyck. È autore versione della foto, scritto nel 1636 – 1637 anni per il cardinale Francesco Barberini. Henrietta Maria, moglie del re Carlo I di Inglese, a detta di tutti, non era la donna più attraente a causa delle loro eccezionali denti. Nonostante questo, l'artista è riuscito a dotare il modello di bellezza naturale.
A differenza dell’originale la regina si presenta davanti lo spettatore in un elegante semplice abito scuro di color blu con ampio colletto di pizzo collare e polsini. Nel suo sguardo e posa manca l'arroganza, nonostante lo stato; l'unico accenno di alta posizione – piccola corona regale sul tavolo a sinistra. La posizione delle mani di Enrichetta Maria di poco sotto la vita palmi rivolti verso l'alto, uno sopra l'altro, suggerisce che lei è in attesa del sesto figlio della principessa Anna. Henrietta Maria era figlia di Enrico IV di Francese e di Maria de 'Medici e sposò il futuro re Carlo I in età di 15 anni. È stato un caso senza precedenti, quando la principessa-cattolica unita in matrimonio con l'erede-protestante. Tuttavia, questa unione è felice – monarca spesso ascoltato il parere di sua moglie, e lei gli diede nove figli (dei quali sono sopravvissuti sette). Durante la rivoluzione inglese la famiglia reale, è stato espulso dal paese, e lo stesso Carlo giustiziato. Saputo questo, Henrietta Maria per tutta la vita indossato un semplice abito nero. In Inghilterra è tornata solo dopo il Restauro, quando si sedette sul trono suo figlio Carlo II.
Il dipinto, di evidente matrice fiamminga, si inserisce nella produzione seicentesca della scuola di Anversa e, in particolare, è attribuibile alla prolifica cerchia di Antonio Van Dyck (Aversa, 1599 – Londra, 1641). I caratteri di stilistici e compositivi di quest’opera ne avvicinano la paternità ad un pittore prossimo a Van Dyck attivo in meridione, ed in particolare con diversi punti di contatto con la sua notevole cerchia durante il suo soggiorno in Sicilia.
La ricchezza compatta degli impasti e la sicurezza della condotta disegnativa, nonché la libertà della resa dei panneggi dell’abito e dell’ampio colletto di pizzo collare e polsini, avvalla dunque l’ipotesi di un’artista con grande capacità esecutiva sia nella conduzione che nella qualità espressiva. Nell'osservarne con attenzione i particolari, infatti, si rimane stupiti dalla qualità esecutiva di quest'opera di grande fascino, da cui emerge la vivacità dei colori, l'attenzione e la precisione descrittiva. L'accentuato descrittivismo contraddistingue i dipinti per la meticolosità di particolari, descritti con maestria analitica e precisione figurativa, tanto da poterli accostare – ad un approfondito studio attributivo – alla mano di un valente pittore vicino al maestro.
In merito al suo stato conservativo, la tela si presenta in condizioni generali abbastanza discrete e la superficie pittorica si presenta in patina. Si notano – a luce di Wood – alcuni restauri sparsi – soprattutto nello sfondo tra il paesaggio e il cielo – e qualche leggera svelatura e ossidazione della superficie pittorica, nulla comunque di veramente rilevante. Non si evidenziano problemi di tipo conservativo e la tela originale presenta un vecchio rintelo, che non sembra necessitare di interventi. A luce solare è visibile un fine craquelé rapportato all'epoca. Il telaio potrebbe essere stato sostituito all'epoca del rintelo (vede foto rintelo). Il dipinto è stato sottoposto ad un intervento di restauro ove ha permesso di restituire oil suo splendore e rendere l’opera interessante da sottoporre all’attenzione di ulteriori approfondimenti di studio. Le misure della tela sono cm. 38 x 30,5. L’opera è inserita in una bella cornice lignea dorata – probabilmente di epoca XIX secolo – e con didascalia in metallo al fronte “Antonio Van Dyck 1554 - 1641” (dimensione cm. 58 x 47 x 7 ca., presenza difetti). "La cornice mostrata nelle foto riportate sopra è stata aggiunta all’opera d’arte dal venditore o da un soggetto terzo. La cornice ti viene fornita senza costi aggiuntivi in modo che sia pronta da esporre non appena arriva. La cornice viene inclusa a titolo di cortesia e non è considerata parte integrante dell’opera d’arte. Pertanto, qualsiasi potenziale danno alla cornice che non influisce sull’opera d’arte stessa non sarà accettato come motivo valido per aprire un reclamo o richiedere l’annullamento dell’ordine."

PROVENIENZA: Coll. privata Siciliana

PUBBLICAZIONE:
 Inedito;
 I MITI E IL TERRITORIO nella Sicilia dalle mille culture. INEDITA QUADRERIA catalogo generale dei dipinti della collezione del ciclo “I Miti e il territorio”, Editore Lab_04, Marsala, 2023.

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