Scritto da Rahel | 23 ottobre 2019
Il rum, uno dei superalcolici più antichi al mondo, è sempre stato un oggetto da collezione molto popolare, ben prima che la passione per "la bevanda dei pirati" di Jack Sparrow portasse il rum a un pubblico completamente nuovo. Ci sono così tanti differenti tipi di rum tra cui scegliere, che un aspirante collezionista probabilmente si chiederà: da dove iniziare? L’esperto di rum, Emile Smits, ti dà i suoi consigli e spiega perché stiamo attualmente vivendo una “età d’oro del rum”.
Quali sono le informazioni sul rum che ogni nuovo collezionista dovrebbe conoscere?
Il rum è incredibilmente versatile in quanto viene prodotto in diverse località geografiche, che hanno tutte le proprie tradizioni e i propri tipi di rum. Il mondo del rum è spesso diviso in tre stili di produzione: spagnolo, che utilizza distillazione a colonna, leggero, spesso più dolce. Inglese, che consiste in alambicchi a colonna e a vaso, che include il forte carattere del rum giamaicano e la fumosità del Caroni di Trinidad. E infine c’è il rum francese, che è [fatto con] succo di canna fresco e alambicchi creoli, erboso ed aromatico.
Benché sia un semplice riassunto dei tre stili, è un utile punto di partenza per il tuo viaggio nel mondo del rum. Se sei agli inizi, credo sia importante provare quanti più stili diversi possibili, per farti un’idea di quali siano le tue preferenze e per scoprire le varie opportunità.
Hai dei consigli per i collezionisti che desiderano avviare una collezione di rum?
Come per tutte le collezioni, dovresti iniziare con i rum che ti piacciono e le distillerie e i marchi che conosci. Visita una rumeria per ampliare i tuoi orizzonti e provare nuovi stili di rum. Ci sono sempre più festival del rum in giro, luoghi fantastici per scoprire nuovi rum e provare bottiglie esclusive prima di investirci del denaro. Si tratta inoltre di fantastiche opportunità per parlare con produttori, importatori e altri amanti del rum.
Poiché nessuno può comprare tutti i rum in circolazione, a meno che tu non appartenga alla categoria dei più fortunati, potresti voler dare un obiettivo alla tua collezione. Potresti semplicemente voler collezionare i rum che hai assaggiato e che ti sono piaciuti, oppure magari c’è un marchio particolare di cui sei molto appassionato o un certo paese di produzione che ha un posto speciale nel tuo cuore. Se hai una qualche affinità per un particolare stile di rum, dovresti specializzarti in quello. Potresti anche impegnarti nell’avviare una collezione che dia una buona panoramica dei differenti stili di rum in circolazione, collezionando le bottiglie chiave di tutte le importanti aree di produzione e distillerie.
Infine, controlla i tanti recensori indipendenti di rum per scoprire le nuove edizioni e anche per sapere quali bottiglie sono altamente quotate (e quali no).
Qual è il tuo obiettivo personale nel collezionare rum?
Il mio interesse personale riguarda le bottiglie d’epoca: le bottiglie classiche (o a volte non così classiche) del passato, dagli anni ‘80, ‘50, ‘30 o persino del XIX secolo. Rimango affascinato dall’evoluzione delle tecniche di produzione e dai cambiamenti di sapore che ne derivano, anche se la distilleria e il marchio sono rimasti apparentemente gli stessi. Le aste sono il luogo ideale per trovare queste bottiglie d’epoca.
Qual è il modo migliore per conservare una collezione di rum?
A temperatura ambiente, lontano dalla luce, in posizione verticale. È importante assicurarsi che la temperatura sia costante e non soggetta a fluttuazioni: il contenuto si espande e si contrae con le variazioni di temperatura e funziona come una pompa ad aria, spingendo i vapori di alcool fuori e aspirando all’interno aria fresca. Gira le bottiglie una volta all’anno per mantenere i tappi umidi. Sigilla le capsule con pellicola trasparente o, ancora meglio, parafilm per prevenire ulteriormente l’evaporazione.
«Prevedo che il periodo attuale sarà visto come un’età d’oro per il rum.»
Hai notato cambiamenti significativi nel mercato del rum negli ultimi anni?
È un bel periodo per il mercato del rum e l’interesse sta crescendo. Ci sono nuovi rum distribuiti ogni settimana e vengono esplorati territori sempre nuovi. I rum che prima difficilmente lasciavano i luoghi in cui erano stati prodotti, ora sono accessibili agli amanti del rum. Mi vengono in mente i pungenti Clairin di Haiti e i Grogue di Capo Verde.
La maggior parte dei nuovi rum sono imbottigliamenti in piccoli lotti o addirittura in singolo barile realizzati da imbottigliatori indipendenti, ma vi sono anche nuove distillerie che entrano sul mercato. Questo sviluppo nel mercato del rum è in realtà iniziato solo 10 anni fa e ora sta andando di bene in meglio. Prevedo che il periodo attuale sarà visto come un’età d’oro per il rum.
Questo nuovo fenomeno ha lentamente fatto sì che la gente si allontanasse dai rum commerciali, spesso dolcificati e destinati alla preparazione di cocktail. I rum che vengono prodotti nelle grandi fabbriche industriali sono miscele con scarso senso della provenienza. Sempre più persone sono invece alla ricerca di rum di alta qualità con una provenienza tutta da sorseggiare e gustare. Questo genera una nuova generazione di bevitori di rum che vedono il rum come una delicata bevanda che merita un posto di rilievo accanto al whisky e al cognac.
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