Bellissimo scatto del maestro Mario De Biasi in India a New Dehli negli anni 60, stampa vintage in ottime condizioni, leggere ondulazioni.
Fotografo polivalente, dopo la giovinezza trascorsa a Sois a pochi chilometri da Belluno si trasferisce a Milano; con la rivista Epoca nel 1953 ha iniziato la propria carriera in veste di fotoreporter, durata fino agli anni ottanta. Durante questo trentennio ha effettuato reportage da diversi paesi. Tra questi si ricordano quello sulla rivolta d'Ungheria del 1956, le immagini della New York negli anni cinquanta e ritratti come quelli di Marlene Dietrich, Brigitte Bardot e Sophia Loren.
Ha esposto nella mostra “The Italian Metamorphosis, 1943-1968” e una sua opera è stata utilizzata come manifesto ufficiale della manifestazione, nel 1994 la sua foto Gli italiani si voltano (in cui è ritratta, di spalle, una giovane Moira Orfei) è stata esposta al museo Guggenheim di New York.
De Biasi si è occupato prevalentemente di cinema, architettura e natura, ha tenuto negli anni mostre e workshop. Nel 1979 ha partecipato insieme a 45 fra i più noti fotografi del mondo a "Venezia 79 la Fotografia", rassegna patrocinata dall'UNESCO e dall'International Center of Photography di NY, tenendo un corso sul reportage.[1] Ha pubblicato diversi libri e ha ricevuto premi e riconoscimenti (fra questi, il "premio Saint Vincent per il Giornalismo" nel 1982 e, nel 2003 il titolo di "Maestro della fotografia italiana", massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (che, lo stesso anno, gli ha dedicato una monografia).
Il 7 dicembre 2006, su proposta dell'assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, il comune di Milano gli conferisce la sua massima onorificenza, l'Ambrogino d'oro, con la seguente motivazione: “Bellunese di nascita, ma vissuto quasi sempre a Milano, Mario De Biasi è uno dei decani del fotogiornalismo italiano. Quando inizia la sua ‘ricognizione’ fotografica nella Milano del Dopoguerra è capace di far comprendere l'evoluzione dei costumi e il dinamismo della metropoli. Con le sue immagini offre una chiave di lettura di una città che in quasi sessant'anni subisce trasformazioni tanto significative da renderla spesso irriconoscibile. Da autentico milanese d'importazione, De Biasi, amando profondamente la nostra città, ha saputo interpretare ogni suo piccolo mutamento, ogni magico istante, tutte le realtà più genuine e le luci di una Milano che non ha età.”
Nel 2007 queste immagini furono esposte ed è nata Forma – Centro Internazionale della Fotografia di Milano – la mostra Racconti d'acqua e di vita – Fotografie di Mario De Biasi dal 1948 ad oggi.
Muore il 27 maggio 2013 a 89 anni nella casa di riposo milanese, principessa Jolanda,[2][3] in cui era in cura già da tempo.
Poche settimane prima, in occasione del Photoshow 2013 di Milano, gli era stato dedicato il premio alla carriera per la sua capacità di raccontare i grandi eventi, ma anche per la sensibilità e la delicatezza con cui si è sempre accostato alle piccole realtà che ha incrociato nel suo cammino.

Bellissimo scatto del maestro Mario De Biasi in India a New Dehli negli anni 60, stampa vintage in ottime condizioni, leggere ondulazioni.
Fotografo polivalente, dopo la giovinezza trascorsa a Sois a pochi chilometri da Belluno si trasferisce a Milano; con la rivista Epoca nel 1953 ha iniziato la propria carriera in veste di fotoreporter, durata fino agli anni ottanta. Durante questo trentennio ha effettuato reportage da diversi paesi. Tra questi si ricordano quello sulla rivolta d'Ungheria del 1956, le immagini della New York negli anni cinquanta e ritratti come quelli di Marlene Dietrich, Brigitte Bardot e Sophia Loren.
Ha esposto nella mostra “The Italian Metamorphosis, 1943-1968” e una sua opera è stata utilizzata come manifesto ufficiale della manifestazione, nel 1994 la sua foto Gli italiani si voltano (in cui è ritratta, di spalle, una giovane Moira Orfei) è stata esposta al museo Guggenheim di New York.
De Biasi si è occupato prevalentemente di cinema, architettura e natura, ha tenuto negli anni mostre e workshop. Nel 1979 ha partecipato insieme a 45 fra i più noti fotografi del mondo a "Venezia 79 la Fotografia", rassegna patrocinata dall'UNESCO e dall'International Center of Photography di NY, tenendo un corso sul reportage.[1] Ha pubblicato diversi libri e ha ricevuto premi e riconoscimenti (fra questi, il "premio Saint Vincent per il Giornalismo" nel 1982 e, nel 2003 il titolo di "Maestro della fotografia italiana", massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (che, lo stesso anno, gli ha dedicato una monografia).
Il 7 dicembre 2006, su proposta dell'assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, il comune di Milano gli conferisce la sua massima onorificenza, l'Ambrogino d'oro, con la seguente motivazione: “Bellunese di nascita, ma vissuto quasi sempre a Milano, Mario De Biasi è uno dei decani del fotogiornalismo italiano. Quando inizia la sua ‘ricognizione’ fotografica nella Milano del Dopoguerra è capace di far comprendere l'evoluzione dei costumi e il dinamismo della metropoli. Con le sue immagini offre una chiave di lettura di una città che in quasi sessant'anni subisce trasformazioni tanto significative da renderla spesso irriconoscibile. Da autentico milanese d'importazione, De Biasi, amando profondamente la nostra città, ha saputo interpretare ogni suo piccolo mutamento, ogni magico istante, tutte le realtà più genuine e le luci di una Milano che non ha età.”
Nel 2007 queste immagini furono esposte ed è nata Forma – Centro Internazionale della Fotografia di Milano – la mostra Racconti d'acqua e di vita – Fotografie di Mario De Biasi dal 1948 ad oggi.
Muore il 27 maggio 2013 a 89 anni nella casa di riposo milanese, principessa Jolanda,[2][3] in cui era in cura già da tempo.
Poche settimane prima, in occasione del Photoshow 2013 di Milano, gli era stato dedicato il premio alla carriera per la sua capacità di raccontare i grandi eventi, ma anche per la sensibilità e la delicatezza con cui si è sempre accostato alle piccole realtà che ha incrociato nel suo cammino.

Epoca
1900-2000
Artista
Mario De Biasi
Titolo dell'opera
Ai piedi del cielo
Data di stampa
1960
Tecnica
Stampa alla gelatina d'argento
Condizione
Ottimo
Altezza
27 cm
Stampa vintage
Larghezza
20 cm
Genere
Fotografia Documentaristica
Firma
Timbro dell'artista

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