Paul de Frick (1864-1935) - L'orme
N. 88046343
Fernand Riblet (1873-1944) - Passeggiata romantica
N. 88046343
Fernand Riblet (1873-1944) - Passeggiata romantica
Fernand Riblet (Firenze, 1873-1944), "Passeggiata Romantica", olio su tavola, 1920 ca.
Il dipinto raffigura nel più classico stile post-impressionista una coppia di amanti che passeggia sulle rive di un fiume immersi in un paesaggio ricco di vegetazione. Magistrale è la resa con pochi e sicuri colpi di pennello dei due personaggi e da notare è il delizioso particolare dell'ombrellino parasole portato dalla dama. La formazione artistica di Riblet fu segnata dall'ammirazione per il noto pittore francese Pierre Bonnard, che nel nostro dipinto ritroviamo nell'uso del colore e nella pennellata corposa e fluente .
Firmato a mano in basso a destra.
Sul retro è presente un'iscrizione a mano col titolo dell'opera ed il nome dell'autore.
Dimensioni del solo dipinto: ca. cm 26 x 22; con cornice cm 37 x 33.
Il dipinto viene spedito nella cornice che è da considerarsi un omaggio del venditore.
Il dipinto si trova in ottimo stato di conservazione.
Spedizione nazionale e internazionale tracciata con corriere espresso.
Fernand Riblet nato a Firenze da una facoltosa famiglia francese fu allievo in gioventù di Giovanni Fattori e nel 1890, a Parigi, di Leon Bonnat, uno dei maggiori esponenti del Verismo d’oltralpe. La sua formazione fu cosmopolita, aperta agli influssi più diversi, dal Simbolismo all’Orientalismo fino alla passione per i Nabis e in particolare per Pierre Bonnard. Partecipò con successo ai Salons parigini degli inizi del Novecento. Figlio di un noto antiquario, appassionato d’arte e conoscitore egli stesso, si dedicò nella sua giovinezza ai viaggi di studio, all’esame diretto dei capolavori nei musei e alla pratica dei taccuini di viaggio dove annotava le sue impressioni sui luoghi visitati, secondo la moda del tempo. Le sue opere sono profondamente segnate dalla passione per i viaggi in terre esotiche infatti visitò prima l’Africa con la Palestina, l’Egitto, l’Algeria e la Siria e poi fece tappa in Turchia, sempre in compagnia della moglie, la nobile veneziana Alba Brunelli che fu la modella preferita dei suoi ritratti. L’attrazione per l’esotismo dei paesi lontani “alla Pierre Loti” è un motivo ricorrente nella sua pittura: le sue scene con palmizi e con figure di orientali mostrano la sua precoce inclinazione all’Orientalismo, alla ricerca di nuove emozioni e colori. Un momento drammatico della sua vita come combattente nella prima guerra mondiale è rivissuto attraverso le molte prove grafiche dei suoi Taccuini di disegni in cui ferma con naturalezza la memoria dei commilitoni scomparsi e gli animali impegnati nelle manovre. A Firenze egli concluse la sua esistenza nel 1944.
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