L’opera d’arte qui presentata, è un capolavoro metropolista del maestro Antonio Sciacca, intitolata “Virgilio” esposta in numerose mostre nazionali e internazionali, è un omaggio al cavaliere calabrese Mattia Preti. Questo capolavoro, olio su tela, misura 140 cm per 100 cm e rappresenta un periodo d’oro del movimento metropolista, fondato anche dallo stesso Sciacca e presentato da Achille Bonito Oliva nel 1996. La tela presenta gocce blu che simboleggiano la contaminazione, un tema centrale del metropolismo, che fonde elementi classici con questioni contemporanee. La figura centrale, che indossa abiti classici e una corona di alloro, è un poeta indefinito, ma suggerisce un legame con figure storiche o leggendarie. Il contrasto tra il soggetto classico e le gocce blu che cadono crea un effetto drammatico e invita a riflessioni sull’impatto ambientale nella nostra società moderna. Questa opera è un esempio significativo di come l’arte possa essere utilizzata per esplorare e commentare temi attuali, mantenendo al contempo un dialogo con il passato. La grandezza dell’opera e la sua potente espressione visiva ne fanno un pezzo imponente e memorabile nel panorama artistico contemporaneo. L’opera “Virgilio” di Antonio Sciacca, oltre a rendere omaggio a Mattia Preti, sembra esplorare la profondità e la complessità del percorso artistico di Preti stesso. Il volto barbuto e vigoroso del poeta cattura un momento cruciale, forse un’epifania o una svolta significativa nella sua vita o nella sua espressione artistica. La rappresentazione del poeta sfida la tesi tradizionale che Preti, nella sua gioventù, fosse fortemente influenzato da Caravaggio, Antiveduto Gramatica o Orazio Borgianni. Invece, suggerisce un’evoluzione verso un approccio più personale e maturo, evidenziando l’interesse di Preti per la “Manfrediana Methodus”, un riferimento alla scuola di pensiero che promuoveva un realismo crudo e intenso, come si può vedere nei dipinti di Ribera. Questo quadro, quindi, non solo celebra Preti come figura storica, ma anche come artista in continua evoluzione, che supera le influenze iniziali per sviluppare un linguaggio visivo unico e personale. Le gocce blu, simbolo della contaminazione, potrebbero rappresentare le sfide e le influenze esterne che Preti ha dovuto affrontare e assimilare nel suo viaggio artistico, trasformandole in elementi distintivi del suo stile. La rappresentazione di un personaggio classico con abiti tradizionali e una corona di alloro, unita alle gocce blu simboliche della contaminazione, crea un dialogo visivo tra il passato e le questioni ambientali contemporanee. La scelta di rendere anonimo il poeta riflette il desiderio di Sciacca di concentrarsi sul messaggio universale dell’opera piuttosto che su un individuo specifico. L’opera sembra anche esplorare la transizione di Mattia Preti da un’influenza giovanile di artisti come Caravaggio e Orazio Borgianni verso uno stile più personale e maturo, evidenziato dall’interesse per la “Manfrediana Methodus”. Questo approccio, che promuove un realismo crudo e intenso, è evidente nell’opera di Sciacca, questa opera dimostra come l’arte possa fungere da mezzo per esplorare e commentare temi attuali, mantenendo al contempo un dialogo con il passato. La combinazione di elementi classici e contemporanei in “Virgilio” riflette la filosofia del metropolismo, che cerca di fondere la tradizione con la modernità in un contesto urbano e globalizzato. Lo stile utilizzato da Sciacca in questa opera è quello metropolista, un movimento che lui stesso ha contribuito a fondare e che è stato presentato da Achille Bonito Oliva nel 1996. Il metropolismo si caratterizza per la fusione di elementi classici con tematiche contemporanee, come evidenziato dalle gocce blu nella tela che simboleggiano la contaminazione. Questo stile si propone di creare un dialogo tra il passato e il presente, esplorando l’impatto ambientale e sociale nella nostra società moderna attraverso l’arte. Le pennellate di Antonio Sciacca in “Virgilio” sono un elemento distintivo del suo stile. Sono caratterizzate da una dinamicità espressiva e una ricchezza cromatica, che contribuiscono a creare un’atmosfera vibrante e contemporanea. Sciacca utilizza le pennellate per enfatizzare il movimento e la fluidità, dando vita alle gocce blu che simboleggiano la contaminazione e si fondono con la figura classica al centro della tela. Le pennellate variano in spessore e direzione, suggerendo un’abilità nel manipolare la luce e l’ombra per accentuare la profondità e la tridimensionalità dell’opera. Questo approccio non solo arricchisce la texture visiva del dipinto ma invita anche lo spettatore a un’esperienza immersiva, quasi come se potesse sentire la presenza fisica delle pennellate sulla superficie della tela. Per concludere in “Virgilio”, Sciacca dimostra una maestria nell’uso delle pennellate per trasmettere emozione e significato, rendendo ogni colpo di pennello un componente essenziale del messaggio complessivo dell’opera. La sua tecnica riflette un equilibrio tra controllo deliberato e spontaneità espressiva, tipico del movimento metropolista che cerca di catturare l’essenza della vita moderna attraverso l’arte.