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Franco Musso (1910-1996) - Porticciolo Ligure
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Franco Musso (1910-1996) - Porticciolo Ligure

Porticciolo ligure Misura esterna totale 61 x 71 x 4.7 cm. Misura dipinto 40 x 50 cm. Dipinto ad olio su tavoletta di legno. Firmato in basso a destra " F. Musso" Franco Musso pittore ligure Napoli  1910 – Alassio (SV) 1996  Provenienza: Collezione privata Galleria d'Arte "Arkana Gallery" - Torino Chiusa nel 2020. Dipinto acquistato presso un collezionista privato italiano. Si prega di osservare attentamente le fotografie in quanto parte integrante di questa descrizione. Eventuali dazi e imposte doganali saranno a carico dell'acquirente. Importante: a causa della fragilità delle cornici, le compagnie di spedizione non rimborsano i danni alle montature, quindi non possiamo accettare reclami per danni alle cornici. La cornice coeva in legno dorato con passepartout in legno filo oro, è da considerare un omaggio. Velocemente molto ben imballato con polistirolo ad alta densità, e spedito con tracciamento e assicurazione. Napoli  1910 – Alassio (SV) 1996  Franco Musso pittore ligure Pubblicato nel "Comitato Pittori Esperti Liguri 800/900 IDAL Istituto Documentazione Arte Ligure 800/900 Franco Musso nasce a Napoli nel quartiere di S. Ferdinando in un palazzo in riva al mare di fronte al Vesuvio. La famiglia si trasferisce in seguito a Genova dove il pittore frequenta gli studi. Inizia anche i primi esperimenti di pittura con esiti positivi tanto che incoraggiato dal padre inizia a prendere lezioni private da Paolo De Gaufridy da cui assimila quella padronanza disegnativa che appare evidente nei carboncini e nei dipinti di figura. Tra il 1933 e il 1935 studia pittura con il ritrattista napoletano San Malato che si era nel frattempo stabilito in Liguria. Agli anni ’30 risale all’assidua frequentazione del poeta dialettale Aldo Acquarone. Trasferitosi a Milano verso al fine degli anni ‘30 si iscrive all’Accademia di Brera dove è allievo di Aldo Carpi, che sarà per lui non solo un valido insegnante ma anche un consigliere ed un amico. Nell’insegnamento del Carpi, Musso trovò una conferma a quella sua naturale spontaneità che lo condurrà a rimanere fedele a sé stesso durante tutto l’arco della sua lunga attività incurante delle coeve esperienze artistiche d’avanguardia. I suoi interessi rimarranno per sempre rivolti alle grandi opere del passato, agli antichi del ‘400 e del ‘500 a Renoir, Degas, Lautrec, Chagall, Van Gogh e naturalmente rimarrà indelebile nella sua memoria l’argentea luminosità tonale e quel senso di ariosa spazialità dell’immagine che infondono un inconsueto respiro lirico nei dipinti di paesaggio del nonno Benedetto. Franco Musso rientrato a Genova alla fine della guerra prende lo studio in una delle grande cupole dell’omonimo palazzo di via XX Settembre. Affianco nell’altra cupola lavora l’acquarellista De Luca. Si dedica prevalentemente al ritratto e diventa il pittore “ufficiale” della nobiltà e della borghesia genovese. Attorno al 1960 Franco Musso si trasferisce a Laigueglia e nel 1976 abbandona qualsiasi tipo di attività amministrativa per ritornare ad dedicarsi esclusivamente alla pittura. La nobile schiatta dei Musso, signori dai mille interessi, con tanto di castello, palazzi di Laigueglia in Liguria e Moasca in Piemonte, pur calando dai tempi più antichi, si illuminano artisticamente parlando con Giuseppe Musso (1806-1866), pittore "conservatore" di vedute e di ritratti e grande ornitologo; con Benedetto Musso(1835-1883), pittore "innovatore" di paesi e di figure e gran cacciatore; con Franco Musso nipote di Benedetto(1910-1996), pittore e "sostenitore" di impressioni e di femminezze.  Pubblicazione disponibile sulla rete: "Rocchiero Vitaliano (Saggio Di)Franco Musso fra impressione e colore Erga Edizioni, 1997"

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Porticciolo ligure

Misura esterna totale 61 x 71 x 4.7 cm.
Misura dipinto 40 x 50 cm.

Dipinto ad olio su tavoletta di legno.

Firmato in basso a destra " F. Musso"

Franco Musso pittore ligure Napoli  1910 – Alassio (SV) 1996 


Provenienza: Collezione privata Galleria d'Arte "Arkana Gallery" - Torino Chiusa nel 2020.

Dipinto acquistato presso un collezionista privato italiano.

Si prega di osservare attentamente le fotografie in quanto parte integrante di questa descrizione.

Eventuali dazi e imposte doganali saranno a carico dell'acquirente.

Importante: a causa della fragilità delle cornici, le compagnie di spedizione non rimborsano i danni alle montature, quindi non possiamo accettare reclami per danni alle cornici.

La cornice coeva in legno dorato con passepartout in legno filo oro, è da considerare un omaggio.

Velocemente molto ben imballato con polistirolo ad alta densità, e spedito con tracciamento e assicurazione.


Napoli  1910 – Alassio (SV) 1996 
Franco Musso pittore ligure

Pubblicato nel "Comitato Pittori Esperti Liguri 800/900
IDAL Istituto Documentazione Arte Ligure 800/900

Franco Musso nasce a Napoli nel quartiere di S. Ferdinando in un palazzo in riva al mare di fronte al Vesuvio.
La famiglia si trasferisce in seguito a Genova dove il pittore frequenta gli studi.
Inizia anche i primi esperimenti di pittura con esiti positivi tanto che incoraggiato dal padre inizia a prendere lezioni private da Paolo De Gaufridy da cui assimila quella padronanza disegnativa che appare evidente nei carboncini e nei dipinti di figura.
Tra il 1933 e il 1935 studia pittura con il ritrattista napoletano San Malato che si era nel frattempo stabilito in Liguria.
Agli anni ’30 risale all’assidua frequentazione del poeta dialettale Aldo Acquarone.
Trasferitosi a Milano verso al fine degli anni ‘30 si iscrive all’Accademia di Brera dove è allievo di Aldo Carpi, che sarà per lui non solo un valido insegnante ma anche un consigliere ed un amico.
Nell’insegnamento del Carpi, Musso trovò una conferma a quella sua naturale spontaneità che lo condurrà a rimanere fedele a sé stesso durante tutto l’arco della sua lunga attività incurante delle coeve esperienze artistiche d’avanguardia.
I suoi interessi rimarranno per sempre rivolti alle grandi opere del passato, agli antichi del ‘400 e del ‘500 a Renoir, Degas, Lautrec, Chagall, Van Gogh e naturalmente rimarrà indelebile nella sua memoria l’argentea luminosità tonale e quel senso di ariosa spazialità dell’immagine che infondono un inconsueto respiro lirico nei dipinti di paesaggio del nonno Benedetto.
Franco Musso rientrato a Genova alla fine della guerra prende lo studio in una delle grande cupole dell’omonimo palazzo di via XX Settembre. Affianco nell’altra cupola lavora l’acquarellista De Luca.
Si dedica prevalentemente al ritratto e diventa il pittore “ufficiale” della nobiltà e della borghesia genovese.
Attorno al 1960 Franco Musso si trasferisce a Laigueglia e nel 1976 abbandona qualsiasi tipo di attività amministrativa per ritornare ad dedicarsi esclusivamente alla pittura.

La nobile schiatta dei Musso, signori dai mille interessi, con tanto di castello, palazzi di Laigueglia in Liguria e Moasca in Piemonte, pur calando dai tempi più antichi, si illuminano artisticamente parlando con Giuseppe Musso (1806-1866), pittore "conservatore" di vedute e di ritratti e grande ornitologo; con Benedetto Musso(1835-1883), pittore "innovatore" di paesi e di figure e gran cacciatore; con Franco Musso nipote di Benedetto(1910-1996), pittore e "sostenitore" di impressioni e di femminezze. 

Pubblicazione disponibile sulla rete:
"Rocchiero Vitaliano (Saggio Di)Franco Musso fra impressione e colore Erga Edizioni, 1997"

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