Dimensioni overall: 64x73x6 cm
Frame it's offered by the seller.

Vincenzo Vinciguerra nasce a Caccamo (Palermo) il 18 novembre 1922. Si trasferisce a Palermo per realizzare i suoi studi presso l'Istituto d'arte di Palermo e in seguito prosegue la sua formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove impara dai migliori maestri del colore. Nella sua lunga carriera apprezzerà opere di tutte le epoche e stili: classiche, neoclassiche, impressioniste, futuriste e astratte. Di tutte, fa una lettura che lo porta a modellare il suo stile personale in cui diventerà un Maestro.

Sviluppa uno stile figurativo totalmente riconoscibile in cui le scene hanno un'atmosfera sfumata e poetica con aria impressionista trasformando il quotidiano siciliano in un'immagine ideale che dimostra l'interesse che l'artista aveva nel plasmare l'essenza delle cose. Le tematiche che rielabora sono varie:

Vedutte della sua terra dove si possono vedere i mercati, i tetti, ecc.,
i paesaggi,
cavalli,
personaggi tipici siciliani rappresentati in scene quotidiane e realistiche: come pescatori che svolgono il loro lavoro, contadini e pastori o bambini che giocano sulle spiagge siciliane,
Maternità. Alcune di loro hanno un modo più classico e altre riflettono uno stile più moderno
nudi,
natura morta
ritratti e autoritratti,
qualche argomento più surreale e mitico come la nascita di venere o allegorie, come il trionfo della vita,
Vinciguerra non era solo un artista, ma un promotore di cultura in Sicilia. Ha aperto a Palermo una galleria d'arte che per oltre cinque decenni fino alla sua chiusura è stata un punto d'incontro non solo di pittori ma anche di scrittori, poeti o scultori. Era un artista con un ampio e prestigioso percorso artistico. Ha realizzato esposizioni personali non solo in un territorio nazionale, Milano, Venezia, La Spezia o Roma, ma anche internazionali: a San Sebastian (Spagna) o a Cannes (Francia). Ha anche ricevuto diversi premi: 1° premio Internazionale “Artisti per l’Europa“ vinto alla Biennale d’Arte a La Spezia, Benemerenza Civica in occasione di Provincia in Festa per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, premio “Columbus”, premio Salsomaggiore e anche la medaglia d'oro (Onorificenza Repubblica Italiana) Alcune delle sue opere si trovano in grandi musei nazionali e internazionali e in collezioni private. Muore a Palermo il 3 novembre 2021.

L'ispirazione
La preferenza per il paesaggio, la ricreazione degli umori in modo quasi tattile, la presenza dei toni, la vivacità ambientale e i grandi dipinti dal rinascimento ai post-impressionisti. La forza di Vinciguerra risiede nella ricerca dei valori rappresentativi del paesaggio, specialmente in quelle tele con la presenza umana.

La poetica
Ciò che Vinciguerra decide di rappresentare sviluppa una bellezza sorprendente, assumendo un significato positivo e poetico. Esaminando i suoi tessuti più rappresentativi si osserva la capacità di elaborare dall'insieme un tessuto vivo, aderente alla cultura rappresentativa del tempo. Si tiene sempre unito alla sua terra e al classico creando una varietà di immagini e rappresentazioni che suscitano sensazioni che fanno entrare lo spettatore nei dipinti, e quasi certamente, lo invitano ad immergersi in tutte le contraddizioni e fascino che la Sicilia può offrire. Eleva i temi quotidiani e umani ad un livello simbolico.

Lo stile
L'apparato stilistico di Vinciguerra è una sfida tecnica con se stesso e con gli antichi. L'artista mantiene le tinte classiche che ricordano le epoche precedenti in quasi tutta la sua carriera apportando un uso del colore, dei piani e del pennello, proprio del linguaggio modernista e contemporaneo. Per tutta la sua vita non perde mai la figurazione o la proprietà tecnica. È un artista sensibile alla bellezza, interpretandola in modo fedele e sincero. A volte, le audaci forme dei suoi personaggi, fanno l'occhiolino al linguaggio manierista. Nelle sue Maternità si possono apprezzare alcuni chiaroscuri tipici della pittura del XVI secolo. Si avvicina, anche, al realismo dell'ottocento plasmando la realtà siciliana nei suoi oli. È un romantico moderno, nelle sue composizioni si cela la voglia di vivere una nuova vita, anche se rimane classico nella forma delle composizioni.

Il paesaggio

Vincenzo Vinciguerra, pittore siciliano del XIX secolo, è noto per la sua rappresentazione poetica e suggestiva dei paesaggi, in particolare quelli della sua terra natia. Nei quadri di Vinciguerra, il paesaggio assume un ruolo protagonista e diventa un veicolo per esprimere emozioni e stati d'animo.

Il paesaggio nella poetica di Vinciguerra è caratterizzato da una forte componente romantica e naturalistica. I suoi dipinti sono spesso ambientati in scenari rurali, tra colline verdeggianti, campi coltivati e scorci marini. La natura è rappresentata in tutta la sua bellezza e varietà, con una particolare attenzione per la resa dei dettagli e la rappresentazione fedele dei diversi elementi paesaggistici.

La luce

La luce è un altro elemento fondamentale nella rappresentazione del paesaggio di Vinciguerra. Il pittore siciliano utilizza la luce per creare effetti atmosferici suggestivi e per mettere in risalto le forme e i volumi del paesaggio. La luce diventa così un mezzo per esprimere la propria visione poetica del mondo e per creare un'atmosfera di sogno e di incanto.

Nelle opere di Vinciguerra, il paesaggio è spesso popolato da figure umane, rappresentate mentre svolgono attività quotidiane o mentre si godono la bellezza della natura. Queste figure, però, non sono mai protagoniste assolute, ma si integrano armoniosamente nel paesaggio, diventando parte integrante della composizione.

In sintesi, la poetica del paesaggio di Vincenzo Vinciguerra è caratterizzata da una forte componente naturalistica e romantica, da un'attenzione per i dettagli e per la resa fedele della natura, dall'uso suggestivo della luce e dall'integrazione armoniosa delle figure umane nel paesaggio. Il risultato è una rappresentazione del paesaggio che va al di là della semplice descrizione naturalistica, per diventare espressione di emozioni e stati d'animo.

Peculiarità della pittura ad olio

Vinciguerra era un abile pittore, con una solida formazione accademica. La pittura ad olio gli permetteva di creare opere estremamente dettagliate e realistiche, con una resa dei volumi e delle texture molto accurata.

Luminosità e profondità: La pittura ad olio consente di creare effetti di luce e ombra molto intensi, grazie alla possibilità di sovrapporre strati di colore trasparente o semi-trasparente. Questa tecnica, nota come "velatura", è stata ampiamente utilizzata da Vinciguerra per dare profondità e tridimensionalità alle sue opere.
Durata nel tempo: I dipinti a olio hanno una durata nel tempo superiore rispetto ad altre tecniche pittoriche, come l'affresco o la tempera. Questo aspetto ha contribuito a preservare le opere di Vinciguerra fino ai giorni nostri, permettendoci di apprezzarne la bellezza e il valore artistico.
Versatilità: La pittura ad olio si adatta a una vasta gamma di soggetti e stili, dal realismo al simbolismo, dalla pittura di paesaggio alla ritrattistica. Vinciguerra ha saputo sfruttare questa versatilità per esplorare diversi generi pittorici e sviluppare uno stile personale e riconoscibile.
Valore storico-culturale: Le opere di Vinciguerra, realizzate con la tecnica della pittura ad olio, rappresentano un importante testimonianza del contesto artistico e culturale dell'Italia ottocentesca. Attraverso i suoi dipinti, è possibile ricostruire aspetti della vita quotidiana, dei costumi e delle tradizioni dell'epoca.
Testi critici
Hanno affrontato l'arte di Vincenzo Vinciguerra: Dino Bonardi, Renzo Rye, Raphael Biordi, Paolo Rizzi, Laura Facchinelli, G. Mugnoni, G. Gasparotti, James Etna, Valerio Mariani, Ugo Moretti, Italo Carlo Sesto, Y. Arramele, Eduardo Win, Caton, Roberto Sgrilli, Y. Fareau, M. Gualmin, G. Vial Mazel, Joseph Servello, Bianca Cordaro, Francesco Carbone, Raffaele Biondi, Nino Martinez, Carlo Battaglia, C. Castronovo, Albano Rossi, M. Brakes, F. Grasso, G. Cappuzzo e Renato Giani. Quest' ultimo autore, gli ha dedicato un'interessante monografia in un volume dedicato al pittore e pubblicato da “Editrice”.

Dimensioni overall: 64x73x6 cm
Frame it's offered by the seller.

Vincenzo Vinciguerra nasce a Caccamo (Palermo) il 18 novembre 1922. Si trasferisce a Palermo per realizzare i suoi studi presso l'Istituto d'arte di Palermo e in seguito prosegue la sua formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove impara dai migliori maestri del colore. Nella sua lunga carriera apprezzerà opere di tutte le epoche e stili: classiche, neoclassiche, impressioniste, futuriste e astratte. Di tutte, fa una lettura che lo porta a modellare il suo stile personale in cui diventerà un Maestro.

Sviluppa uno stile figurativo totalmente riconoscibile in cui le scene hanno un'atmosfera sfumata e poetica con aria impressionista trasformando il quotidiano siciliano in un'immagine ideale che dimostra l'interesse che l'artista aveva nel plasmare l'essenza delle cose. Le tematiche che rielabora sono varie:

Vedutte della sua terra dove si possono vedere i mercati, i tetti, ecc.,
i paesaggi,
cavalli,
personaggi tipici siciliani rappresentati in scene quotidiane e realistiche: come pescatori che svolgono il loro lavoro, contadini e pastori o bambini che giocano sulle spiagge siciliane,
Maternità. Alcune di loro hanno un modo più classico e altre riflettono uno stile più moderno
nudi,
natura morta
ritratti e autoritratti,
qualche argomento più surreale e mitico come la nascita di venere o allegorie, come il trionfo della vita,
Vinciguerra non era solo un artista, ma un promotore di cultura in Sicilia. Ha aperto a Palermo una galleria d'arte che per oltre cinque decenni fino alla sua chiusura è stata un punto d'incontro non solo di pittori ma anche di scrittori, poeti o scultori. Era un artista con un ampio e prestigioso percorso artistico. Ha realizzato esposizioni personali non solo in un territorio nazionale, Milano, Venezia, La Spezia o Roma, ma anche internazionali: a San Sebastian (Spagna) o a Cannes (Francia). Ha anche ricevuto diversi premi: 1° premio Internazionale “Artisti per l’Europa“ vinto alla Biennale d’Arte a La Spezia, Benemerenza Civica in occasione di Provincia in Festa per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, premio “Columbus”, premio Salsomaggiore e anche la medaglia d'oro (Onorificenza Repubblica Italiana) Alcune delle sue opere si trovano in grandi musei nazionali e internazionali e in collezioni private. Muore a Palermo il 3 novembre 2021.

L'ispirazione
La preferenza per il paesaggio, la ricreazione degli umori in modo quasi tattile, la presenza dei toni, la vivacità ambientale e i grandi dipinti dal rinascimento ai post-impressionisti. La forza di Vinciguerra risiede nella ricerca dei valori rappresentativi del paesaggio, specialmente in quelle tele con la presenza umana.

La poetica
Ciò che Vinciguerra decide di rappresentare sviluppa una bellezza sorprendente, assumendo un significato positivo e poetico. Esaminando i suoi tessuti più rappresentativi si osserva la capacità di elaborare dall'insieme un tessuto vivo, aderente alla cultura rappresentativa del tempo. Si tiene sempre unito alla sua terra e al classico creando una varietà di immagini e rappresentazioni che suscitano sensazioni che fanno entrare lo spettatore nei dipinti, e quasi certamente, lo invitano ad immergersi in tutte le contraddizioni e fascino che la Sicilia può offrire. Eleva i temi quotidiani e umani ad un livello simbolico.

Lo stile
L'apparato stilistico di Vinciguerra è una sfida tecnica con se stesso e con gli antichi. L'artista mantiene le tinte classiche che ricordano le epoche precedenti in quasi tutta la sua carriera apportando un uso del colore, dei piani e del pennello, proprio del linguaggio modernista e contemporaneo. Per tutta la sua vita non perde mai la figurazione o la proprietà tecnica. È un artista sensibile alla bellezza, interpretandola in modo fedele e sincero. A volte, le audaci forme dei suoi personaggi, fanno l'occhiolino al linguaggio manierista. Nelle sue Maternità si possono apprezzare alcuni chiaroscuri tipici della pittura del XVI secolo. Si avvicina, anche, al realismo dell'ottocento plasmando la realtà siciliana nei suoi oli. È un romantico moderno, nelle sue composizioni si cela la voglia di vivere una nuova vita, anche se rimane classico nella forma delle composizioni.

Il paesaggio

Vincenzo Vinciguerra, pittore siciliano del XIX secolo, è noto per la sua rappresentazione poetica e suggestiva dei paesaggi, in particolare quelli della sua terra natia. Nei quadri di Vinciguerra, il paesaggio assume un ruolo protagonista e diventa un veicolo per esprimere emozioni e stati d'animo.

Il paesaggio nella poetica di Vinciguerra è caratterizzato da una forte componente romantica e naturalistica. I suoi dipinti sono spesso ambientati in scenari rurali, tra colline verdeggianti, campi coltivati e scorci marini. La natura è rappresentata in tutta la sua bellezza e varietà, con una particolare attenzione per la resa dei dettagli e la rappresentazione fedele dei diversi elementi paesaggistici.

La luce

La luce è un altro elemento fondamentale nella rappresentazione del paesaggio di Vinciguerra. Il pittore siciliano utilizza la luce per creare effetti atmosferici suggestivi e per mettere in risalto le forme e i volumi del paesaggio. La luce diventa così un mezzo per esprimere la propria visione poetica del mondo e per creare un'atmosfera di sogno e di incanto.

Nelle opere di Vinciguerra, il paesaggio è spesso popolato da figure umane, rappresentate mentre svolgono attività quotidiane o mentre si godono la bellezza della natura. Queste figure, però, non sono mai protagoniste assolute, ma si integrano armoniosamente nel paesaggio, diventando parte integrante della composizione.

In sintesi, la poetica del paesaggio di Vincenzo Vinciguerra è caratterizzata da una forte componente naturalistica e romantica, da un'attenzione per i dettagli e per la resa fedele della natura, dall'uso suggestivo della luce e dall'integrazione armoniosa delle figure umane nel paesaggio. Il risultato è una rappresentazione del paesaggio che va al di là della semplice descrizione naturalistica, per diventare espressione di emozioni e stati d'animo.

Peculiarità della pittura ad olio

Vinciguerra era un abile pittore, con una solida formazione accademica. La pittura ad olio gli permetteva di creare opere estremamente dettagliate e realistiche, con una resa dei volumi e delle texture molto accurata.

Luminosità e profondità: La pittura ad olio consente di creare effetti di luce e ombra molto intensi, grazie alla possibilità di sovrapporre strati di colore trasparente o semi-trasparente. Questa tecnica, nota come "velatura", è stata ampiamente utilizzata da Vinciguerra per dare profondità e tridimensionalità alle sue opere.
Durata nel tempo: I dipinti a olio hanno una durata nel tempo superiore rispetto ad altre tecniche pittoriche, come l'affresco o la tempera. Questo aspetto ha contribuito a preservare le opere di Vinciguerra fino ai giorni nostri, permettendoci di apprezzarne la bellezza e il valore artistico.
Versatilità: La pittura ad olio si adatta a una vasta gamma di soggetti e stili, dal realismo al simbolismo, dalla pittura di paesaggio alla ritrattistica. Vinciguerra ha saputo sfruttare questa versatilità per esplorare diversi generi pittorici e sviluppare uno stile personale e riconoscibile.
Valore storico-culturale: Le opere di Vinciguerra, realizzate con la tecnica della pittura ad olio, rappresentano un importante testimonianza del contesto artistico e culturale dell'Italia ottocentesca. Attraverso i suoi dipinti, è possibile ricostruire aspetti della vita quotidiana, dei costumi e delle tradizioni dell'epoca.
Testi critici
Hanno affrontato l'arte di Vincenzo Vinciguerra: Dino Bonardi, Renzo Rye, Raphael Biordi, Paolo Rizzi, Laura Facchinelli, G. Mugnoni, G. Gasparotti, James Etna, Valerio Mariani, Ugo Moretti, Italo Carlo Sesto, Y. Arramele, Eduardo Win, Caton, Roberto Sgrilli, Y. Fareau, M. Gualmin, G. Vial Mazel, Joseph Servello, Bianca Cordaro, Francesco Carbone, Raffaele Biondi, Nino Martinez, Carlo Battaglia, C. Castronovo, Albano Rossi, M. Brakes, F. Grasso, G. Cappuzzo e Renato Giani. Quest' ultimo autore, gli ha dedicato un'interessante monografia in un volume dedicato al pittore e pubblicato da “Editrice”.

Példány
Egyedülálló
Korszak
1900-2000
Eladta
Tulajdonos vagy viszonteladó
Elemek száma
1
Művész
Vincenzo Vinciguerra (1922-2021)
Műalkotás címe
Sea Coastal Landscape
Technika
Olaj, tábla
Aláírás
Kézzel aláírt
Ország
Olaszország
Állapot
Jó állapotú
Height
50 cm
Width
60 cm
Depth
0,3 mm
Kerettel együtt eladó
Igen
Korszak
1940-1950, 1950-1960

4 visszajelzés (4 az elmúlt 12 hónap során)
  1. 4
  2. 0
  3. 0

muy bonita pintura, todo perfecto, muy buen embalaje y lo recibí pronto..., muchísimas gracias al vendedor 👏👏👏👌

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user-b085841ea628
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☺️✅😃

Perfetto, come da descrizione, accurato imballaggio e ottima comunicazione con il venditore.

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123roccoalberto

The best packaging so that even the most clumsy courier couldn't damage the item, good communication, fast shipping, very good seller, I highly recommend him. Thank you very much.

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user-ad1edb1
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