Decorativo dipinto riferibile alla cerchia di Rosa da Tivoli: Olio su tela. Philipp Peter Roos nasce a Francoforte sul Meno nel 1657, figlio del paesaggista Johann Heinrich Roos. Si forma ad Amsterdam seguendo la tradizione olandese di ispirazione italiana dei pittori Berchem e Dujardin e, nel 1677, si trasferisce a Roma. Nella città pontificia, dove viene soprannominato “Mercurius” per la sua velocità esecutiva, sposa la figlia del pittore Giacinto Brandi e si specializza nella pittura di genere e di paesaggio, sulla scia di Gaspard Dughet, Pieter Mulier e di Pieter Van Bloemen. La sua prolifica e popolosa bottega sostiene il ritmo di crescenti commissioni patrizie e borghesi legate alla ragguardevole fortuna critica, commerciale e collezionistica in tutta Europa, delle sue opere. Nella composizione qui proposta l'artista rappresenta una veduta campestre, nella campagna tiburtina, con pecore, capre ed un montone: dipinti con stesura pastosa, dalle tonalità ferrigne. Con artificio teatrale tutti gli animali, come richiamati dall' osservatore, si girano per intercettarne lo sguardo. Peculiare è la capacità dell'autore di evocare il vello e i movimenti degli armenti: l’ambiente circostante con l’albero, il rudere, le trasecolate colline sullo sfondo, passano in secondo piano. La cifra stilistica di Roos qui si allinea con il naturalismo postcaravaggesco, distaccandosi da influenze arcadiche, letterarie o archeologiche del tempo. L’interesse costante per gli ovini è documentato del gregge che lo stesso pittore teneva in un serraglio, a Tivoli. In omaggio, a corredo dell' opera, viene proposta un' importante cornice di epoca successiva, di grande patina. Il dipinto è stato rintelato e rintelaiato nel secolo scorso. Dimensioni complessive: 110 cm x 89 cm.