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École italienne (XIX) - Scena di corte con Maria De Medici
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École italienne (XIX) - Scena di corte con Maria De Medici

Importante dipinto del XIX Secolo “ Scena di Corte “ con Maria De Medici Vita di Maria De Medici: MARIA de’ Medici, regina di Francia Nacque a Firenze il 26 apr. 1573, da Francesco I, granduca di Toscana, e da Giovanna d’Austria, figlia dell’imperatore Ferdinando I d’Asburgo. La sua nascita suscitò qualche delusione, poiché, dopo molte gravidanze non andate a buon fine e la nascita di tre figlie, di cui due morte in tenera età, si sperava in un erede maschio, in grado di garantire la prosecuzione della dinastia medicea. La mancanza di un erede non era del resto l’unico motivo di turbamento nei rapporti tra i genitori di Maria. Già da tempo, infatti, gli amori di Francesco de’ Medici e Bianca Cappello, una nobildonna veneziana, avevano creato tensioni, fino a sfociare in un incidente diplomatico con la corte viennese. Finalmente nel 1577 nacque un figlio maschio, Filippo, morto però in giovane età, ma la successiva gravidanza fu fatale a Giovanna d’Austria, che morì il 9 apr. 1578. Rimasta orfana di madre in tenera età, M. fu allevata alla corte di Firenze, con l’attenzione che si confaceva a una principessa del suo rango. Non hanno infatti fondamento le voci, diffuse già tra i contemporanei e poi riprese da molti storici, secondo cui l’ascesa di Bianca Cappello, moglie del granduca dal 1578, avrebbe isolato M. e la sorella Eleonora, le figlie superstiti di Giovanna d’Austria. Le due principesse ebbero un’educazione raffinata e di alto livello. M. fu formata allo studio dell’arte e della letteratura e, grazie alla guida di uno dei pittori prediletti dal padre, il veronese Iacopo Ligozzi, divenne una notevole conoscitrice delle correnti più importanti della pittura contemporanea. Anche nell’ambito della corte medicea, a M. fu sempre riservato un posto di rilievo, tanto che le fu assegnato uno degli appartamenti più importanti di palazzo Pitti. Oltre al granduca, che rimase una figura di sfondo, anche perché morì abbastanza presto, nel 1587, M. fu legata alla sorella Eleonora, dal 1584 duchessa di Mantova, al fratellastro don Antonio de’ Medici, al cugino Virginio Orsini, duca di Bracciano, e alla moglie di questo, Flavia Damasceni Peretti. Il rapporto più profondo e duraturo, però, fu quello con Leonora Dori Galigai, figlia della sua balia e compagna di giochi durante l’infanzia. Donna di notevole intelligenza e spiccata personalità, fu nominata nel 1588 cameriera di M. ed esercitò una forte influenza su di lei, tanto che finì per giocare un qualche ruolo nelle trattative per il matrimonio di Maria. Non va tuttavia trascurato un altro legame, che allo stato attuale delle ricerche resta ancora abbastanza oscuro: quello con Passitea Crogi, singolare figura di religiosa cappuccina e profetessa, assai ben accetta alla corte medicea, che avrebbe predetto il futuro matrimonio di M. con Enrico IV. M. rimase sempre molto legata a Passitea, la invitò due volte in Francia, nel 1602 e nel 1609 e fece pubblicare una sua vita (V. Venturi, Vie incomparable de la bienheureuse mère Passidée de Sienne, Paris 1627). Olio su cartone del 1800/1850 Dipinto da Collezione privata di famiglia nobile Milanese Opera di eccellente qualità in cornice non coeva, dorata Misure: 38 x 30 cm in cornice (30/22 cartone) Con certificato di autenticità a norma di legge Spedizione assicurata - imballaggio di sicurezza

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Importante dipinto del XIX Secolo

“ Scena di Corte “ con Maria De Medici

Vita di Maria De Medici:

MARIA de’ Medici, regina di Francia

Nacque a Firenze il 26 apr. 1573, da Francesco I, granduca di Toscana, e da Giovanna d’Austria, figlia dell’imperatore Ferdinando I d’Asburgo.
La sua nascita suscitò qualche delusione, poiché, dopo molte gravidanze non andate a buon fine e la nascita di tre figlie, di cui due morte in tenera età, si sperava in un erede maschio, in grado di garantire la prosecuzione della dinastia medicea. La mancanza di un erede non era del resto l’unico motivo di turbamento nei rapporti tra i genitori di Maria. Già da tempo, infatti, gli amori di Francesco de’ Medici e Bianca Cappello, una nobildonna veneziana, avevano creato tensioni, fino a sfociare in un incidente diplomatico con la corte viennese. Finalmente nel 1577 nacque un figlio maschio, Filippo, morto però in giovane età, ma la successiva gravidanza fu fatale a Giovanna d’Austria, che morì il 9 apr. 1578.
Rimasta orfana di madre in tenera età, M. fu allevata alla corte di Firenze, con l’attenzione che si confaceva a una principessa del suo rango.
Non hanno infatti fondamento le voci, diffuse già tra i contemporanei e poi riprese da molti storici, secondo cui l’ascesa di Bianca Cappello, moglie del granduca dal 1578, avrebbe isolato M. e la sorella Eleonora, le figlie superstiti di Giovanna d’Austria. Le due principesse ebbero un’educazione raffinata e di alto livello. M. fu formata allo studio dell’arte e della letteratura e, grazie alla guida di uno dei pittori prediletti dal padre, il veronese Iacopo Ligozzi, divenne una notevole conoscitrice delle correnti più importanti della pittura contemporanea. Anche nell’ambito della corte medicea, a M. fu sempre riservato un posto di rilievo, tanto che le fu assegnato uno degli appartamenti più importanti di palazzo Pitti.
Oltre al granduca, che rimase una figura di sfondo, anche perché morì abbastanza presto, nel 1587, M. fu legata alla sorella Eleonora, dal 1584 duchessa di Mantova, al fratellastro don Antonio de’ Medici, al cugino Virginio Orsini, duca di Bracciano, e alla moglie di questo, Flavia Damasceni Peretti. Il rapporto più profondo e duraturo, però, fu quello con Leonora Dori Galigai, figlia della sua balia e compagna di giochi durante l’infanzia. Donna di notevole intelligenza e spiccata personalità, fu nominata nel 1588 cameriera di M. ed esercitò una forte influenza su di lei, tanto che finì per giocare un qualche ruolo nelle trattative per il matrimonio di Maria. Non va tuttavia trascurato un altro legame, che allo stato attuale delle ricerche resta ancora abbastanza oscuro: quello con Passitea Crogi, singolare figura di religiosa cappuccina e profetessa, assai ben accetta alla corte medicea, che avrebbe predetto il futuro matrimonio di M. con Enrico IV. M. rimase sempre molto legata a Passitea, la invitò due volte in Francia, nel 1602 e nel 1609 e fece pubblicare una sua vita (V. Venturi, Vie incomparable de la bienheureuse mère Passidée de Sienne, Paris 1627).

Olio su cartone del 1800/1850

Dipinto da Collezione privata di famiglia nobile Milanese

Opera di eccellente qualità in cornice non coeva, dorata

Misure: 38 x 30 cm in cornice (30/22 cartone)


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