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Italia - Puola; Santini, Paolo / Bonne, Rigobert / Janvier, Jean / Rizzi - Le Royaume de Pologne [...] - 1761-1780
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Italia - Puola; Santini, Paolo / Bonne, Rigobert / Janvier, Jean / Rizzi - Le Royaume de Pologne [...] - 1761-1780

https://phaidra.cab.unipd.it/detail/o:328276?mycoll=o:328275 https://phaidra.cab.unipd.it/detail/o:328356?mycoll=o:328433 Rara prima edizione del grande atlante del Santini prima della vendita dei rami al Remondini. Le tavole, firmate da Paolo Santini e dal fratello Francesco sono basate sui lavori dei migliori geografi dell'epoca: d'Anville, Bellin, Bonne, Boscovich, Clarici, De L'Isle, Homan, Jaillot, Janvier, de Vaugondy, Rizzi Zannoni ed altri. Tutte le carte dell'Atlante hanno i confini finemente acquerellati all'epoca evidenziano le principali realtà territoriali, titolo entro ricco cartiglio, toponimi e descrizioni geografiche. In alto a sinistra ricco cartiglio decorativo col titolo, luogo di stampa e il nome dell'autore, in basso a sinistra cartiglio con tabella metrica e su tutto il lato destro cartiglio con iscrizioni "la Couronne de Pologne comprend". Sul retro iscrizione numero tavola inchiostro coevo. Ottima inchiostratura e stampa calcografica su carta vergellata con filigrana. Buono stato di conservazione, lievi tracce di fioriture e bruniture. Segni visibili di legatura e braghetta al centro, lieve gora d'acqua con insignificante fori di tarlo fuori dall'inciso come da foto. Spedizione ASSICURATA corriere. Provenienza collezione privata. Editore: Santini Paolo, Venezia [ca 1766] Misure: 525 x 745 mm ca (Foglio) Giovanni Antonio Bartolomeo Rizzi Zannoni (Padova, 2 settembre 1736 – Napoli, 20 maggio 1814) è stato un cartografo e geografo italiano. È noto l'atto di battesimo di Giovanni Antonio Bartolomeo, nato da Girolamo Rizzi Zannoni ed Elena Marchiori e battezzato il giorno 9 settembre 1736 a Padova nella parrocchia di San Martino. Fra il 1749 e il 1751 fu allievo di Giovanni Poleni, professore di Astronomia all'Università di Padova. Dopo aver viaggiato in Italia e all'estero (visitò fra l'altro la Turchia e la Russia) cominciò la sua carriera di cartografo nel 1753 in Polonia, dove era stato chiamato dal re Augusto III: preparò in quell'occasione una carta dell'intera Polonia considerata di gran lunga migliore delle precedenti. Nel 1756 si trasferì in Svezia e in Danimarca dove, nello stesso anno, ricevette l'incarico di misurare geo-deticamente i possedimenti danesi della contea di Oldenburg e di Delmenhorst (attualmente in Germania). Nel 1757 andò in Germania, al servizio della Prussia coinvolta allora nella Guerra dei sette anni. Nel corso della battaglia di Roßbach (5 dicembre 1757), nella quale i Prussiani, guidati da Federico il Grande prevalsero sui Francesi, venne preso prigioniero da questi ultimi e inviato a Parigi. A Parigi, dove rimarrà più di venti anni, Rizzi Zannoni conobbe Ferdinando Galiani, segretario dell'ambasciata napoletana. Questi lo indusse a elaborare, sulle migliori fonti esistenti, una carta del reame di Napoli. Cresciuto in autorità, tenne dal 1772 al 1774 l'ufficio di ingegnere idrografo a Parigi. Tornato a Padova nel 1776, concepì il grandioso disegno di eseguire una carta generale d'Italia su basi astronomico-geodetiche in 15 fogli; non poté essere ultimata che la eccellente "Carta del Padovano co ' suoi fondamenti" (1780), perché nel frattempo Rizzi Zannoni fu chiamato a Napoli per rivedere la carta del 1769. A Napoli, dove giunse nel 1781, Rizzi Zannoni convinse il Ministro degli Affari Esteri e di Casa Reale Marchese Beccadelli della Sambuca, e il Segretario di Guerra, Commercio e Marina, l'ammiraglio John Acton, sulla necessità di metter mano a una carta del tutto nuova, anziché aggiornare la vecchia carta parigina; saranno i due ministri ad assicuragli i finanziamenti iniziali. Fin dall'inizio si ritenne opportuno progettare due distinte opere, una terrestre e l'altra marittima. Il grandioso lavoro durò un trentennio: ne uscì il famoso "Atlante Geografico del Regno di Napoli" in 32 grandi fogli che fu completato nel 1812, due anni prima della morte di Rizzi Zannoni. Rigobert Bonne (Parigi, 6 ottobre 1727 – Parigi, 2 settembre 1794) è stato un cartografo francese, considerato uno dei più importanti cartografi della fine del XVIII secolo. Nel 1773 Bonne succedette a Jacques Nicolas Bellin come cartografo reale in Francia nell'ufficio dell'idrografo al Depôt de la Marine. Lavorando nella sua veste ufficiale, Bonne compilò alcune delle mappe più dettagliate e accurate del periodo. L'opera di Bonne rappresenta un passo importante nell'evoluzione dell'ideologia cartografica che si allontana dal lavoro decorativo del XVII e dell'inizio del XVIII secolo verso un'estetica più orientata ai dettagli e pratica. Per quanto riguarda la resa del terreno, le mappe di Bonne presentano molte somiglianze stilistiche con quelle del suo predecessore, Bellin. Tuttavia, le mappe di Bonne generalmente abbandonano tali caratteristiche decorative comuni del XVIII secolo come la colorazione a mano, elaborati cartigli decorativi e rose dei venti. Jean-Baptiste Bourguignon d'Anville (Parigi, 11 luglio 1697 – Parigi, 28 gennaio 1782) è stato un geografo e cartografo francese. Venne nominato geografo del re nel 1718, e durante la sua attività realizzò 211 carte geografiche considerate le migliori dell'epoca. La loro precisione, basata sulle scoperte più recenti del tempo, rivoluzionò la cartografia. Fra le sue carte più importanti figura una carta della Cina (1735) rimasta come riferimento fino al XIX secolo, oltre che dell'Italia (1743), dell'Africa (1749), dell'Asia (1751) e dell'India (1752). Grazie ai suoi metodi critici «conosceva la terra senza averla vista», e senza essersi mai allontanato da Parigi per più di quaranta leghe. Pubblicò un Atlas général nel 1737, diversi atlanti storici e numerosi scritti sulla geografia e la meteorologia antiche. Collaborò alla stesura dell'Encyclopédie. Venne eletto all'Académie des inscriptions et belles-lettres nel 1754 e all'Académie des sciences nel 1773. D'Anville contestò la teoria di Newton, argomentando che la terra non è rotonda ma che ha un diametro maggiore ai poli rispetto a quello dell'equatore. Jean-Denis Barbié du Bocage fu uno dei suoi allievi. La città canadese di Danville porta il suo nome. wikipedia

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Italia - Puola; Santini, Paolo / Bonne, Rigobert / Janvier, Jean / Rizzi - Le Royaume de Pologne [...] - 1761-1780

https://phaidra.cab.unipd.it/detail/o:328276?mycoll=o:328275
https://phaidra.cab.unipd.it/detail/o:328356?mycoll=o:328433

Rara prima edizione del grande atlante del Santini prima della vendita dei rami al Remondini. Le tavole, firmate da Paolo Santini e dal fratello Francesco sono basate sui lavori dei migliori geografi dell'epoca: d'Anville, Bellin, Bonne, Boscovich, Clarici, De L'Isle, Homan, Jaillot, Janvier, de Vaugondy, Rizzi Zannoni ed altri. Tutte le carte dell'Atlante hanno i confini finemente acquerellati all'epoca evidenziano le principali realtà territoriali, titolo entro ricco cartiglio, toponimi e descrizioni geografiche.

In alto a sinistra ricco cartiglio decorativo col titolo, luogo di stampa e il nome dell'autore, in basso a sinistra cartiglio con tabella metrica e su tutto il lato destro cartiglio con iscrizioni "la Couronne de Pologne comprend". Sul retro iscrizione numero tavola inchiostro coevo.

Ottima inchiostratura e stampa calcografica su carta vergellata con filigrana. Buono stato di conservazione, lievi tracce di fioriture e bruniture. Segni visibili di legatura e braghetta al centro, lieve gora d'acqua con insignificante fori di tarlo fuori dall'inciso come da foto. Spedizione ASSICURATA corriere. Provenienza collezione privata.

Editore: Santini Paolo, Venezia [ca 1766]

Misure: 525 x 745 mm ca (Foglio)

Giovanni Antonio Bartolomeo Rizzi Zannoni (Padova, 2 settembre 1736 – Napoli, 20 maggio 1814) è stato un cartografo e geografo italiano.
È noto l'atto di battesimo di Giovanni Antonio Bartolomeo, nato da Girolamo Rizzi Zannoni ed Elena Marchiori e battezzato il giorno 9 settembre 1736 a Padova nella parrocchia di San Martino. Fra il 1749 e il 1751 fu allievo di Giovanni Poleni, professore di Astronomia all'Università di Padova.

Dopo aver viaggiato in Italia e all'estero (visitò fra l'altro la Turchia e la Russia) cominciò la sua carriera di cartografo nel 1753 in Polonia, dove era stato chiamato dal re Augusto III: preparò in quell'occasione una carta dell'intera Polonia considerata di gran lunga migliore delle precedenti. Nel 1756 si trasferì in Svezia e in Danimarca dove, nello stesso anno, ricevette l'incarico di misurare geo-deticamente i possedimenti danesi della contea di Oldenburg e di Delmenhorst (attualmente in Germania). Nel 1757 andò in Germania, al servizio della Prussia coinvolta allora nella Guerra dei sette anni. Nel corso della battaglia di Roßbach (5 dicembre 1757), nella quale i Prussiani, guidati da Federico il Grande prevalsero sui Francesi, venne preso prigioniero da questi ultimi e inviato a Parigi.

A Parigi, dove rimarrà più di venti anni, Rizzi Zannoni conobbe Ferdinando Galiani, segretario dell'ambasciata napoletana. Questi lo indusse a elaborare, sulle migliori fonti esistenti, una carta del reame di Napoli. Cresciuto in autorità, tenne dal 1772 al 1774 l'ufficio di ingegnere idrografo a Parigi. Tornato a Padova nel 1776, concepì il grandioso disegno di eseguire una carta generale d'Italia su basi astronomico-geodetiche in 15 fogli; non poté essere ultimata che la eccellente "Carta del Padovano co ' suoi fondamenti" (1780), perché nel frattempo Rizzi Zannoni fu chiamato a Napoli per rivedere la carta del 1769. A Napoli, dove giunse nel 1781, Rizzi Zannoni convinse il Ministro degli Affari Esteri e di Casa Reale Marchese Beccadelli della Sambuca, e il Segretario di Guerra, Commercio e Marina, l'ammiraglio John Acton, sulla necessità di metter mano a una carta del tutto nuova, anziché aggiornare la vecchia carta parigina; saranno i due ministri ad assicuragli i finanziamenti iniziali. Fin dall'inizio si ritenne opportuno progettare due distinte opere, una terrestre e l'altra marittima. Il grandioso lavoro durò un trentennio: ne uscì il famoso "Atlante Geografico del Regno di Napoli" in 32 grandi fogli che fu completato nel 1812, due anni prima della morte di Rizzi Zannoni.

Rigobert Bonne (Parigi, 6 ottobre 1727 – Parigi, 2 settembre 1794) è stato un cartografo francese, considerato uno dei più importanti cartografi della fine del XVIII secolo.
Nel 1773 Bonne succedette a Jacques Nicolas Bellin come cartografo reale in Francia nell'ufficio dell'idrografo al Depôt de la Marine. Lavorando nella sua veste ufficiale, Bonne compilò alcune delle mappe più dettagliate e accurate del periodo. L'opera di Bonne rappresenta un passo importante nell'evoluzione dell'ideologia cartografica che si allontana dal lavoro decorativo del XVII e dell'inizio del XVIII secolo verso un'estetica più orientata ai dettagli e pratica. Per quanto riguarda la resa del terreno, le mappe di Bonne presentano molte somiglianze stilistiche con quelle del suo predecessore, Bellin. Tuttavia, le mappe di Bonne generalmente abbandonano tali caratteristiche decorative comuni del XVIII secolo come la colorazione a mano, elaborati cartigli decorativi e rose dei venti.

Jean-Baptiste Bourguignon d'Anville (Parigi, 11 luglio 1697 – Parigi, 28 gennaio 1782) è stato un geografo e cartografo francese.
Venne nominato geografo del re nel 1718, e durante la sua attività realizzò 211 carte geografiche considerate le migliori dell'epoca. La loro precisione, basata sulle scoperte più recenti del tempo, rivoluzionò la cartografia. Fra le sue carte più importanti figura una carta della Cina (1735) rimasta come riferimento fino al XIX secolo, oltre che dell'Italia (1743), dell'Africa (1749), dell'Asia (1751) e dell'India (1752). Grazie ai suoi metodi critici «conosceva la terra senza averla vista», e senza essersi mai allontanato da Parigi per più di quaranta leghe. Pubblicò un Atlas général nel 1737, diversi atlanti storici e numerosi scritti sulla geografia e la meteorologia antiche. Collaborò alla stesura dell'Encyclopédie.
Venne eletto all'Académie des inscriptions et belles-lettres nel 1754 e all'Académie des sciences nel 1773.
D'Anville contestò la teoria di Newton, argomentando che la terra non è rotonda ma che ha un diametro maggiore ai poli rispetto a quello dell'equatore.
Jean-Denis Barbié du Bocage fu uno dei suoi allievi. La città canadese di Danville porta il suo nome. wikipedia

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