Andrea Capecci (1977, San Benedetto- italia) “Something” Foglia oro su tela Jeans 2024 Opera firmata sul retro, Certificato di autenticità della galleria De Lauretis Art - SPEDIZIONE; Paghi un solo costo di spedizione come da impostazioni automatiche automatico se acquisti nella Stessa asta come accordato con Catawiki - SE INVECE acquisti in più aste Diverse puoi contattarci Prima del pagamento indicando i Riferimenti ai lotti ed elimineremo Manualmente i costi ulteriori cosi da pagare un solo costo spedizione inviandovi il tutto in un unico pacco Andrea Capecci è nato nel 1977 a San Benedetto del Tronto ed è sempre stato attivo nel mondo artistico con varie sfaccettature, dalla moda alla performance alla pittura. Le tele di Andrea Capecci nascono dall'esigenza di trasporre il campo patinato della moda in espressione artistica. - Molte sono state le incursioni nell'arte da parte di rinomati designer, che hanno arricchito il loro brand attingendo alla figurazione di celebri opere delle avanguardie storiche. Da Mondrian a Fontana, da Burri a Bonalumi, l'arte è stata indossata come una bandiera che poteva giustificare l'essere contemporanea e quindi glamour. Nel caso delle opere di Andrea Capecci, è la moda che si offre all'arte, dal momento che le tele su cui l'artista si esprime subiscono, una volta dipinte, i lavaggi chimici a cui i tessuti sono normalmente sottoposti prima di essere realizzati L'operazione estetica di Capecci ricorda gli interventi degli artisti che gravitano intorno al Situazionismo; infatti le sue opere, esposte senza cornice, ricordano la "Pittura industriale" del piemontese Pinot Gallizio, che alla fine degli anni '50 imbrattava lunghi rotoli di stoffa per poi venderli al metro durante la mostra. Se Gallizio plasma il passaggio dalla griffe della moda allo standard del processo industriale, l'intento di Capecci è quello di innescare un automatismo psichico e meccanico a cui affida la realizzazione delle tele: dal dripping al lavaggio chimico fino all'esposizione di alcune opere alle intemperie. È la casualità del processo che fa emergere un rimosso che è tanto psicologico quanto industriale.