La stampa antica illustra le costellazioni celesti dividendole in Emisfero celeste settentrionale "L'Hemisphere Celeste Septentrional" . Essa è formata dall'unione di due fogli che complessivamente offrono una visione di grande effetto e buona dimensione della volta celeste. Originariamente le due parti erano raccolte nel tomo del 1742 de Le Spectacle de la Nature, opera di Noël-Antoine Pluche in più volumi che tanto successo raccolse in tutta Europa. I disegni delle costellazioni si basano sulla tradizione classica, integrata per l'estremo emisfero australe sconosciuto agli Antichi con le dodici costellazioni che il geniale Johann Bayer aveva per primo delineato nel 1603. Le stelle sono raffigurate in diversa maniera a seconda della luminosità relativa ed identificate basandosi sul “Catalogus Stellarum Australium” di Edmond Halley, riconosciuto astronomo, divenuto direttore dell'Osservatorio Reale di Greenwich e noto oggi per dare il nome alla più famosa delle comete. I fogli sono stati uniti, quindi colorati in tempi successivi; la conservazione è buona malgrado le pieghe editoriali. L'angolo alto di sinistra è stato abbellito con le stelle dei due Carri come supporto alla spiegazione di come trovare la stella Polare allineando le prime due del Carro maggiore. L’incisore dell’opera è Jacques-Philippe Le Bas, (Parigi, 1707 – 1783),