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Giuseppe Sciuti (1834-1911) - Scena di vita Pompeiana
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Giuseppe Sciuti (1834-1911) - Scena di vita Pompeiana

Giuseppe Sciuti (1834 Zafferana Etnea - 1911 Roma) Olio su Tela, Scena di vita Pompeiana) Periodo: fine '800. Rarissimo dipinto di Giuseppe Sciuti con un olio su tela ispirato alla storia Romana, una delle sue caratteristiche che lo ha reso famoso. Il dipinto si presenta in buone condizioni, tuttavia si intravedono piccole mancanze dovute dal tempo che non pregiudicano la bontà del dipinto. L'opera è corredata di cornice in legno con decorazioni forse coeva all'epoca del dipinto e viene data in omaggio. La cornice si presenta in buone condizioni sono presenti alcune piccole mancanze facilmente risolvibili con un piccolo restauro (vedere le foto allegate). Misure: Solo tela: 64 x 80 cm. Con cornice: 72 x 92 x 6.5 cm. Il dipinto, da sempre appartenuto alla mia famiglia, è stato precedentemente acquistato da un mio famigliare svariati anni fa tramite un antiquario della città di Roma. Collezione privata Chieti (Italy). Si realizzerà un imballo appropriato e verrà inviato solo con Corriere Internazionale con spedizione tracciabile. Giuseppe Sciuti nasce il 26 febbraio 1834 a Zafferana Etnea (CT) da Salvatore, farmacista,e Caterina dei baroni Costa di Acireale, il suo vero cognome era Sciuto. Appena quindicenne,nel 1894 inizia gli studi artistici a Catania,decidendo di non seguire la volontà paterna che lo voleva medico. Sin da ragazzo dimostra una spiccata attitudine per il disegno e i colori, e viene affidato allo scenografo Giuseppe di Stefano , passando poi alla scuola del pittore Giuseppe Rapisardi, dove studia ornato e prospettiva,e del pittore-ritrattista Giuseppe Gandolfo, il quale gli consiglia di recarsi a Roma o a Firenze per affinare la sua tecnica. Ma l’eruzione dell’Etna del 1852 distrugge i poderi paterni,notevole fonte di reddito,e ciò gli impedisce di proseguire gli studifuori dalla Sicilia e lo costringe a guadagnarsi da vivere presso un decoratore acese, Giuseppe Spina.Esegue molte decorazioni nelle case borghesi della provincia ,in particolare Giarre e Riposto,dove si segnala la casa di Giuseppe Tabuso in Via Gramsci. E’ in questI anni che comincia a dipingere le prime sue importanti opere, benché ancora stilisticamente immature; tra queste sono da ricordare “L’eruzione dell’Etna” (1852), conservato nel Palazzo del Municipio di Zafferana Etnea e “San Giuseppe col bambino” (1854),pala d’altare della Chiesa Madre di Zafferana. Nel 1857 sposa Antonietta Torrisi. Sciuti comincia a produrre lavori ben apprezzati, tanto da meritare dal Comune di Catania l’assegnazione di una borsa di studio, che gli permette di recarsi a Firenze . A Firenze (1862-1866) si accosta ai Macchiaoli e ai Veristi e dipinge alcune opere, fra le quali “La tradita” e “La vedova”,che il comune di Catania acquista a titolo di incoraggiamento al suo rientro. Nel 1867 si trasferisce a Napoli e vi rimane per 8 anni ,dove dimora in un Palazzo scuro in Via dell’ antico Pendino ed entrare in contatto con i pittori realisti Filippo Palizzi e Domenico Morelli. Nel 1875 si trasferisce a Roma,inizia a realizzare tele di vaste dimensioni di soggetto storico-archeologico,sulla liinea del verismo storico di C.Maccari. Nel 1877 inizia un periodo intenso: vince il concorso, bandito all’Accademia San Luca,per gli affreschi del Palazzo Provinciale di Sassari. In Sicilia dipinge i sipari dei due massimi teatri dell’isola,il Bellini di Catania,ultimato nel 1883 ,raffigurante” Il trionfo dei catanesi sui libici”,e il Massimo di Palermo nel 1984, raffigurante “Ruggero I che esce dal Palazzo Reale dopo l’incoronazione”. Nel 1888 rimane vedovo per la morte della moglie Antonietta. Espone a Londra presso il Palazzo di Cristallo molti quadri che attirano l’interesse degli inglesi ed invogliano il colonnello F.T.North ad acquistarli tutti per un valore di diecimila sterline. Nel 1896 torna a Catania per affrescare la volta e la cupola della Basilica Colleggiata di Catania ;nello stesso periodo produce moltiesime altre opere, tra cui un grande dipinto “Il benessere e le arti”,custodito presso il Palazzo Municipale di ZafferanA Etnea. Nel 1898 ultima la tela “La Madonna dei bambini” opera molto delicata conservata presso la Chiesa di Sant’Agata La Vetere di Catania. Nel 1900 firma “L’Adultera”ed “Il trionfo della civiltà”. Nel 1902 gli vengono commissionati diversi lavori ad Acireale,dove affresca le volte del Palazzo Calanna,della Cappella dei Baroni Pennisi di Floristella e della Cattedrale. Nel 1907 completa le impegnative decorazioni del. Duomo di Acireale, dopo ritorna a Roma. Nel 1910 firma una delle versioni de “La verità scoperta dal tempo” al Palazzo Comunale di Catania. Nel 1911 viene chiamato a Palermo per affrescare le le volte del sontuoso Palazzo Florio con”Il Trionfo di Bacco “. Muore a Roma il 13 Marzo 1911, nell’abitazione di Via de’ Villini fuori Porta Pia, a 77 anni compiuti. #ESArtMarch

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Giuseppe Sciuti (1834-1911) - Scena di vita Pompeiana

Giuseppe Sciuti (1834 Zafferana Etnea - 1911 Roma)

Olio su Tela, Scena di vita Pompeiana)

Periodo: fine '800.

Rarissimo dipinto di Giuseppe Sciuti con un olio su tela ispirato alla storia Romana, una delle sue caratteristiche che lo ha reso famoso.

Il dipinto si presenta in buone condizioni, tuttavia si intravedono piccole mancanze dovute dal tempo che non pregiudicano la bontà del dipinto.

L'opera è corredata di cornice in legno con decorazioni forse coeva all'epoca del dipinto e viene data in omaggio.
La cornice si presenta in buone condizioni sono presenti alcune piccole mancanze facilmente risolvibili con un piccolo restauro (vedere le foto allegate).

Misure:
Solo tela: 64 x 80 cm.
Con cornice: 72 x 92 x 6.5 cm.

Il dipinto, da sempre appartenuto alla mia famiglia, è stato precedentemente acquistato da un mio famigliare svariati anni fa tramite un antiquario della città di Roma.
Collezione privata Chieti (Italy).

Si realizzerà un imballo appropriato e verrà inviato solo con Corriere Internazionale con spedizione tracciabile.

Giuseppe Sciuti nasce il 26 febbraio 1834 a Zafferana Etnea (CT) da Salvatore, farmacista,e Caterina dei baroni Costa di Acireale, il suo vero cognome era Sciuto.
Appena quindicenne,nel 1894 inizia gli studi artistici a Catania,decidendo di non seguire la volontà paterna che lo voleva medico.
Sin da ragazzo dimostra una spiccata attitudine per il disegno e i colori, e viene affidato allo scenografo Giuseppe di Stefano , passando poi alla scuola del pittore Giuseppe Rapisardi, dove studia ornato e prospettiva,e del pittore-ritrattista Giuseppe Gandolfo, il quale gli consiglia di recarsi a Roma o a Firenze per affinare la sua tecnica.
Ma l’eruzione dell’Etna del 1852 distrugge i poderi paterni,notevole fonte di reddito,e ciò gli impedisce di proseguire gli studifuori dalla Sicilia e lo costringe a guadagnarsi da vivere presso un decoratore acese, Giuseppe Spina.Esegue molte decorazioni nelle case borghesi della provincia ,in particolare Giarre e Riposto,dove si segnala la casa di Giuseppe Tabuso in Via Gramsci.
E’ in questI anni che comincia a dipingere le prime sue importanti opere, benché ancora stilisticamente immature; tra queste sono da ricordare “L’eruzione dell’Etna” (1852), conservato nel Palazzo del Municipio di Zafferana Etnea e “San Giuseppe col bambino” (1854),pala d’altare della Chiesa Madre di Zafferana.
Nel 1857 sposa Antonietta Torrisi.
Sciuti comincia a produrre lavori ben apprezzati, tanto da meritare dal Comune di Catania l’assegnazione di una borsa di studio, che gli permette di recarsi a Firenze . A Firenze (1862-1866) si accosta ai Macchiaoli e ai Veristi e dipinge alcune opere, fra le quali “La tradita” e “La vedova”,che il comune di Catania acquista a titolo di incoraggiamento al suo rientro.
Nel 1867 si trasferisce a Napoli e vi rimane per 8 anni ,dove dimora in un Palazzo scuro in Via dell’ antico Pendino ed entrare in contatto con i pittori realisti Filippo Palizzi e Domenico Morelli.
Nel 1875 si trasferisce a Roma,inizia a realizzare tele di vaste dimensioni di soggetto storico-archeologico,sulla liinea del verismo storico di C.Maccari.
Nel 1877 inizia un periodo intenso: vince il concorso, bandito all’Accademia San Luca,per gli affreschi del Palazzo Provinciale di Sassari.
In Sicilia dipinge i sipari dei due massimi teatri dell’isola,il Bellini di Catania,ultimato nel 1883 ,raffigurante” Il trionfo dei catanesi sui libici”,e il Massimo di Palermo nel 1984, raffigurante “Ruggero I che esce dal Palazzo Reale dopo l’incoronazione”.
Nel 1888 rimane vedovo per la morte della moglie Antonietta.
Espone a Londra presso il Palazzo di Cristallo molti quadri che attirano l’interesse degli inglesi ed invogliano il colonnello F.T.North ad acquistarli tutti per un valore di diecimila sterline.
Nel 1896 torna a Catania per affrescare la volta e la cupola della Basilica Colleggiata di Catania ;nello stesso periodo produce moltiesime altre opere, tra cui un grande dipinto “Il benessere e le arti”,custodito presso il Palazzo Municipale di ZafferanA Etnea.
Nel 1898 ultima la tela “La Madonna dei bambini” opera molto delicata conservata presso la Chiesa di Sant’Agata La Vetere di Catania.
Nel 1900 firma “L’Adultera”ed “Il trionfo della civiltà”.
Nel 1902 gli vengono commissionati diversi lavori ad Acireale,dove affresca le volte del Palazzo Calanna,della Cappella dei Baroni Pennisi di Floristella e della Cattedrale.
Nel 1907 completa le impegnative decorazioni del. Duomo di Acireale, dopo ritorna a Roma.
Nel 1910 firma una delle versioni de “La verità scoperta dal tempo” al Palazzo Comunale di Catania.
Nel 1911 viene chiamato a Palermo per affrescare le le volte del sontuoso Palazzo Florio con”Il Trionfo di Bacco “.
Muore a Roma il 13 Marzo 1911, nell’abitazione di Via de’ Villini fuori Porta Pia, a 77 anni compiuti.
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