Scultura in legno duro a trasudazione continua . Secondo la tradizione Dogon, questa scultura raffigura una figura mitologica, probabilmente un Nommo: uno dei cinque esseri primordiali che possiedono caratteristiche sia maschili che femminili e che, secondo la tradizione storica, sono considerati gli antenati dell'umanità. Lo stile arcaico di questa scultura la classifica tra le opere classiche degli scultori Dogon. La figura è scolpita in uno stile che combina le diverse parti del corpo in volumi geometrici sovrapposti. La testa allungata, attraversata da un lungo naso in rilievo, è tipica di questo stile "cubista". Le lunghe braccia piegate sulle mani contrastano con la ridotta lunghezza delle gambe. Sulla testa è fissato un ferro ricurvo che termina con un piccolo sonaglio che analogamente al famoso bastone Jodomolò, svolgeva la funzione di “acchiappanuvole” ad invocazione della pioggia. La base cilindrica che sostiene la scultura rappresenta, secondo la mitologia Dogon, la divinità Terra, il luogo in cui vivono gli esseri umani. Il supporto rettangolare in legno è stato intagliato per ospitare la scultura ad incastro, una tecnica di montaggio diffusa nelle gallerie francesi fin dagli inizi del '900. Provenienze: Ex collezione Pierre Langlois, Parigi Ex collezione Albert Bitran (Francia) Collezione privata Italia PUBBLICAZIONI: TAJAN ETUDE Arts Primitifs, Arts Précolombien: Collections Bitran & Paul Chadourne, Paris Hotel 8 Novembre 1996, lotto 60 (337) Arte Africana - 13 ottobre 2021 Milano. lotto 42 Per questo tipo di opere antiche, le pratiche per ottenere i permessi di esportazione verso i paesi extra Europei, potrebbero richiedere una tempistica fino a 15 giorni lavorativi.