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Caterina Maffeis

Scuola emiliana, XVII secolo
David e Betsabea
Olio su tela, cm 78 x 136

Narrano le Sacre Scritture che un giorno il re Davide, passeggiando sulla terrazza del suo palazzo, vede Betsabea, figlia di Eliam, fare il bagno. Anche se è a conoscenza che ella è moglie di Uria, uno dei suoi soldati attualmente impegnato in guerra, s'invaghisce di lei e la fa portare nel suo palazzo per giacere con lei. Da tale unione Betsabea aspetta un figlio così Davide escogita un piano per non far trapelare l’adulterio. Decide quindi di richiamare Uria dalla guerra affinché egli dorma con la moglie. Ma il soldato rifiuta di tornare a casa mentre i suoi uomini combattono in guerra. Pertanto, il re comanda al suo generale Joab di sferrare un attacco e ordina di mettere Uria in prima fila, il quale perisce proprio durante il combattimento e David può prendere in sposa Betsabea. Il profeta Natan, inviato da Dio, rimprovera Davide di aver causato la morte di Uria per unirsi all’amata. Egli si pente e viene perdonato da Dio ma il figlio che Betsabea partorisce morirà poco tempo dopo per castigo divino.  Davide e Betsabea avranno un secondo genito, Salomone, che diventa il prediletto di Davide e gli succederà sul trono, e un terzo, Natan (chiamato così in onore dell'omonimo profeta). 
Il dipinto in esame raffigura il momento in cui David scruta dal suo palazzo la bella e affascinante Betsabea mentre, aiutata da due ancelle, si presta a fare un bagno. Il racconto è ben articolato e ricco di dettagli a partire dall’elaborata fontana da cui sgorga l’acqua che deterge la donna, seduta sul bordo della vasca, esattamente al centro della composizione. Betsabea effettua una torsione del busto e guarda ammiccante lo spettatore, forse conscia del suo potere seduttivo. Intanto dietro di lei un’ancella le sistema i capelli e un’altra, ripresa di spalle, ripone i suoi gioielli in uno scrigno dorato.
Chiudono parzialmente la scena le fronde di alcuni alberi, che si aprono sulla sinistra lasciando così scorgere il palazzo, ripreso in prospettiva accidentale, dalla cui terrazza il re David ammira la donna. 
Il soggetto fu particolarmente trattato in pittura a partire dal XV secolo ed era una delle rare scene religiose, insieme a Susanna e i vecchioni o Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre, che consentiva agli artisti di trattare la nudità femminile. Qui l’autore sceglie comunque di trattare la donna con un certo pudore, e infatti le membra sono parzialmente coperte da un drappo bianco che le cinge i fianchi. 
L’opera mostra caratteriste pittoriche tipiche dell’ambiente emiliano del Seicento e trova particolari riscontri con le opere di Michele Rocca - nato a Parma, (1671 – 1751 circa) e attivo a Roma con il nome Michele da Parma o Parmigianino - e del bolognese Marcantonio Franceschini (1648 – 1729). 
Si confrontino alcune opere come Betsabea e David (Staatliche Museen Kassel); Susanna e i Vecchioni (Cohen, Londra), La toeletta di Venere (Museo di San Paolo, Brasile) e Venere e la Rosa (Collezione Hausmann Berlino), di Michele Rocca, in cui si può notare una certa affinità compositiva, in cui è dato ampio respiro all’ambientazione boschiva, oltre alla tendenza di avvitare i corpi, sempre pieni e sinuosi. Tali caratteristiche si riscontrano nel presente e, sebbene meno influenzate dal barocco romano di cui Michele Rocca fu esponente negli anni romani, si ravvedono anche nelle opere di Marcantonio Franceschini, quali la Betsabea al bagno (collezione Durazzo Pallavicini, Genova); Betsabea e David (collezione Privata) o ancora, Venere e cupido (Collezione Privata, New York).


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Scuola emiliana (XVII) - David e Betsabea

Arte clásico

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Objeto

Pintura

Dibujo

Pintura en miniatura

Obra de arte

Obra de arte de técnica mixta

Retrato en miniatura

Litografía

Estatua

País de origen

Europa

Rusia

Perú

Congo

Croacia

México

Material

Cerámica

Bronce

Bronce patinado

Estado

En buen estado

En excelente estado

Estado aceptable.

Necesita restauración

Período

1850 - 1900

Posterior a 2020

1940-1950

1930-1940

1800-1850

1950-1960

1920-1930

1960-1970

1910-1920

1900-1910

1970-1980

1980-1990

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1600-1650

2010-2020

1990-2000

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2000 - 2010

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1400-1450

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1550-1600

Tema

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Carboncillo

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