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Cassina - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Dining table - LC6 - Ash - HISTORICAL FIND
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Cassina - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Dining table - LC6 - Ash - HISTORICAL FIND

L’idea di base del tavolo LC6 Table tube d’avion, presentato nel 1929 al Salon D’Automne, risiede nella distinzione tra l’elemento portante e l’elemento portato, ovvero tra il basamento e il piano. L’autonomia delle due parti è evidenziata da quattro sostegni intermedi che fungono da distanziatori tra la consistenza del supporto e le linee esili del piano. In particolare, il basamento fu disegnato nel 1928 facendo riferimento ai profili ovoidali impiegati nel settore aeronautico per separare le ali dei biplani. Espressione del lungo lavoro di ricerca compiuto da Cassina sui capolavori dei grandi maestri, il tavolo di design LC6 Table tube d’avion rappresenta uno dei primi modelli di studio introdotti da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand al Salon D’Automne di Parigi nel 1929. L'esemplare presentato in questa asta è un reperto storico della produzione Cassina. La struttura in metallo infatti riporta la punzonatura con il nome dell'architetto, la sigla LC6 e il codice numerico di produzione n°455. Significa che questo tavolo fa parte dei primi 500 tavoli prodotti presumibilmente ancora nei primi anni '70 da Cassina. Oltre ad avere un importanza storica per il numero di produzione ci troviamo inoltre davanti ad un raro esemplare con piano in legno. Normalmente questi tavoli sono molto diffusi con piano in vetro ed è davvero difficile trovarne invece in legno. Il tavolo si presenta in condizioni d'uso molto buone. La struttura è perfettamente integra con solo lievi segni d'uso. Il top in legno anch'esso perfettamente solido integro e completo presenta solamente un segno provocato da un bicchiere che ha lasciato un segno. Sono presenti i marchi di autenticità Cassina Le Corbusier punzonati sulla struttura metallica e stampati sul lato inferiore del piano. Ci si aggiudica in questo caso non un semplice tavolo di design ma un pezzo di storia del design e in particolar modo di Cassina! Dimensione tavolo in cm h70x85x224 "Orvett" offre gratuitamente l'assicurazione sul trasporto. Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione. Charles-Edouard Jeanneret, detto Le Corbusier, è nato a La Chaux-de Fonds, nel Giura Svizzero, nel 1887, ed è morto in Francia, a Roquebrune-Cap-Martin, sulla Costa Azzurra, nel 1965. La sua opera, nei primi tempi ostacolata per la sua presunta «rivoluzionalità» e per il piglio radicalista scaturito dalle esperienze «puriste», con il maturare dei tempi ha avuto e continua ad avere il giusto riconoscimento. Il suo messaggio viene sempre più assorbito da larghi strati di utenza, ed il suo atteggiamento di avanguardismo ad oltranza va interpretato nella giusta misura, riconoscendo cioè nel suo metodo progettuale, l’uso di sistemi razionali, con moduli e forme estremamente semplici, fondati sulla logica funzionale.«Funzionalismo non tanto rivolto alla rivalutazione della funzione simbolica, quanto a spodestare simboli che egli ritiene ormai inattuali e insignificanti e a restaurare come simbolica di nuovi valori, la funzione pratica»(¹). Nella sua attività di urbanista, architetto e designer, il suo metodo di ricerca, in un continuo processo di evoluzione, tocca a volte anche gli estremi opposti di un cospicuo linguaggio plastico. Ne sono testimonianze: - l’Unità di abitazione di Marsiglia (1946-52);- la Cappella di Ronchamp (1950-55);- Il Convento dei Domenicani «La Tourette» (1951-56);- il Centro di Zurigo (1964-65);- l’Ospedale di Venezia (1965). Lo stesso impegno si ritrova nei mobili dell’Equipement intérieur de l’habitation (tavoli, sedie, poltrone, divani) progettati per il Salon d’Automne, 1928, insieme con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand e nei “Casiers Standard”, sistema di mobili contenitori progettati per il Padiglione dell’Esprit Nouveau, 1925, insieme a Pierre Jeanneret. Cassina ripropone tali mobili ritenendoli sempre “attuali” nella misura in cui la “forma”, chiara ed essenziale, consente loro un massimo grado di disponibilità a caricarsi di volta in volta - conformemente all’evoluzione dei tempi e degli ambienti cui sono destinati - di “significati” sempre nuovi. Cassina, la storica azienda simbolo del design italiano Azienda segnata da alcuni dei più grandi nomi del design, Cassina da anni si distingue nel mondo per stile e professionalità. Oggi parliamo di Cassina, azienda di spicco e fra le più famose per quanto riguarda il mondo del design e arredamento italiano. Un brand che ha saputo confermarsi collezione dopo collezione, grazie anche ad alcuni dei nomi più altisonanti del settore, da Le Corbusier a Philippe Starck. La storia dell’azienda Cassina Facente parte oggi del Gruppo Poltrona Frau, Cassina nasce nel 1927 e viene fondata dai fratelli Cesare e Umberto Cassina. Il progetto viene sviluppato a Meda, piccolo comune italiano della Brianza, ma a causa della grande crisi e della guerra, bisognerà aspettare qualche anno prima che l’azienda cominci davvero il suo percorso, che la porterà nel giro di qualche anno a diventare una delle più importanti in assoluto. Sarà negli Cinquanta che l’azienda farà il salto di qualità. L’occasione è una commissione per realizzare ambienti e interni d’autore per delle navi da crociera: per la Andrea Doria, transatlantico della Italia – Società di Navigazione, Cassina realizzerà più di 500 pezzi pregiati, allestendo sale di lettura, sale da pranzo e camere con ambienti meravigliosi e di grande eleganza. E sarà in quell’occasione, che comincerà la grande fortuna del brand. Proprio durante i lavori per la Doria, i fratelli Cassina fanno la conoscenza di Gio Ponti, detto Giò, uno dei più importanti disegnatori e architetti italiani, e che contribuirà alla rinascita del design del dopoguerra. I Cassina e Giò entrano subito in buoni rapporti, tant’è che l’architetto milanese comincia subito a lavorare alla sua prima sedia, la 646, conosciuta anche come la Leggera. Subito dopo arriverà anche la Superleggera, e con i due progetti, il grande successo: le sedie, infatti, vanno via come il pane, e nel giro di poco tempo vengono realizzati più di migliaia esemplari che saranno venduti a tantissimi locali pubblici. Correva l’anno 1957, e per Cassina era solo l’inizio di quella che sarà una storia ricca di successi. Cassina: gli anni del successo Gli anni Sessanta cominceranno all’insegna del successo per il celebre brand milanese. Dopo Giò Ponti, sono tanti i nomi che incrociano la storia di Cassina: Andrea Branzi, Mario Bellini, Rodolfo Dordoni, Phillippe Starck e tantissimi altri famosi designer, architetti e artisti di grande fama mondiale. E con loro cominciano anche le grandi produzioni di mobili di design, oggetti di grande fascino per l’arredamento di interni, e ancora sedie, mobili e poltrone. Cassina è oramai una sicurezza, un’azienda riconosciuta per la sua professionalità, serietà e per i suoi grandi valori. E a dimostrazione del fatto, cominciano anche i lavori di ricerca tecnologica e filologica, con l’intento di riscoprire e riproporre opere di grandi maestri che hanno fatto la storia, come Le Corbusier, Franco Albini, Gerrit T. e Frank Lloyd Wright. Non solo mobili e divani: Cassina oggi Non c’è bellezza senza pensiero. E questo Cassina lo sa, e bene: una sfida portata avanti sin dagli anni Cinquanta, e che ogni anno si rinnova con la stessa passione degli inizi. Centro del progetto, oggi, è Gianluca Armento, brand director dell’azienda, conscio certo della difficoltà dei mercati, ma anche della potenza di ciò che caratterizza davvero Cassina: l’autenticità. Per questo ogni prodotto, dalle sedie Cassina anni 70′ ai divani, fino agli oggetti per l’arredamento interno, non sono soltanto una garanzia, ma il risultato di una filosofia ben precisa, e che dopo quasi cento anni sembra essere davvero inesauribile.

No. 91631153

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Cassina - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Dining table - LC6 - Ash - HISTORICAL FIND

Cassina - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Dining table - LC6 - Ash - HISTORICAL FIND


L’idea di base del tavolo LC6 Table tube d’avion, presentato nel 1929 al Salon D’Automne, risiede nella distinzione tra l’elemento portante e l’elemento portato, ovvero tra il basamento e il piano. L’autonomia delle due parti è evidenziata da quattro sostegni intermedi che fungono da distanziatori tra la consistenza del supporto e le linee esili del piano. In particolare, il basamento fu disegnato nel 1928 facendo riferimento ai profili ovoidali impiegati nel settore aeronautico per separare le ali dei biplani.
Espressione del lungo lavoro di ricerca compiuto da Cassina sui capolavori dei grandi maestri, il tavolo di design LC6 Table tube d’avion rappresenta uno dei primi modelli di studio introdotti da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand al Salon D’Automne di Parigi nel 1929.

L'esemplare presentato in questa asta è un reperto storico della produzione Cassina. La struttura in metallo infatti riporta la punzonatura con il nome dell'architetto, la sigla LC6 e il codice numerico di produzione n°455. Significa che questo tavolo fa parte dei primi 500 tavoli prodotti presumibilmente ancora nei primi anni '70 da Cassina.
Oltre ad avere un importanza storica per il numero di produzione ci troviamo inoltre davanti ad un raro esemplare con piano in legno. Normalmente questi tavoli sono molto diffusi con piano in vetro ed è davvero difficile trovarne invece in legno.
Il tavolo si presenta in condizioni d'uso molto buone.
La struttura è perfettamente integra con solo lievi segni d'uso.
Il top in legno anch'esso perfettamente solido integro e completo presenta solamente un segno provocato da un bicchiere che ha lasciato un segno.
Sono presenti i marchi di autenticità Cassina Le Corbusier punzonati sulla struttura metallica e stampati sul lato inferiore del piano.
Ci si aggiudica in questo caso non un semplice tavolo di design ma un pezzo di storia del design e in particolar modo di Cassina!

Dimensione tavolo in cm h70x85x224

"Orvett" offre gratuitamente l'assicurazione sul trasporto.
Per la spedizione "resto del mondo" il costo è indicativo. Formuleremo un preventivo ad asta conclusa secondo la destinazione.

Charles-Edouard Jeanneret, detto Le Corbusier, è nato a La Chaux-de Fonds, nel Giura Svizzero, nel 1887, ed è morto in Francia, a Roquebrune-Cap-Martin, sulla Costa Azzurra, nel 1965. La sua opera, nei primi tempi ostacolata per la sua presunta «rivoluzionalità» e per il piglio radicalista scaturito dalle esperienze «puriste», con il maturare dei tempi ha avuto e continua ad avere il giusto riconoscimento. Il suo messaggio viene sempre più assorbito da larghi strati di utenza, ed il suo atteggiamento di avanguardismo ad oltranza va interpretato nella giusta misura, riconoscendo cioè nel suo metodo progettuale, l’uso di sistemi razionali, con moduli e forme estremamente semplici, fondati sulla logica funzionale.«Funzionalismo non tanto rivolto alla rivalutazione della funzione simbolica, quanto a spodestare simboli che egli ritiene ormai inattuali e insignificanti e a restaurare come simbolica di nuovi valori, la funzione pratica»(¹). Nella sua attività di urbanista, architetto e designer, il suo metodo di ricerca, in un continuo processo di evoluzione, tocca a volte anche gli estremi opposti di un cospicuo linguaggio plastico. Ne sono testimonianze: - l’Unità di abitazione di Marsiglia (1946-52);- la Cappella di Ronchamp (1950-55);- Il Convento dei Domenicani «La Tourette» (1951-56);- il Centro di Zurigo (1964-65);- l’Ospedale di Venezia (1965). Lo stesso impegno si ritrova nei mobili dell’Equipement intérieur de l’habitation (tavoli, sedie, poltrone, divani) progettati per il Salon d’Automne, 1928, insieme con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand e nei “Casiers Standard”, sistema di mobili contenitori progettati per il Padiglione dell’Esprit Nouveau, 1925, insieme a Pierre Jeanneret. Cassina ripropone tali mobili ritenendoli sempre “attuali” nella misura in cui la “forma”, chiara ed essenziale, consente loro un massimo grado di disponibilità a caricarsi di volta in volta - conformemente all’evoluzione dei tempi e degli ambienti cui sono destinati - di “significati” sempre nuovi.


Cassina, la storica azienda simbolo del design italiano
Azienda segnata da alcuni dei più grandi nomi del design, Cassina da anni si distingue nel mondo per stile e professionalità.
Oggi parliamo di Cassina, azienda di spicco e fra le più famose per quanto riguarda il mondo del design e arredamento italiano. Un brand che ha saputo confermarsi collezione dopo collezione, grazie anche ad alcuni dei nomi più altisonanti del settore, da Le Corbusier a Philippe Starck.
La storia dell’azienda Cassina
Facente parte oggi del Gruppo Poltrona Frau, Cassina nasce nel 1927 e viene fondata dai fratelli Cesare e Umberto Cassina. Il progetto viene sviluppato a Meda, piccolo comune italiano della Brianza, ma a causa della grande crisi e della guerra, bisognerà aspettare qualche anno prima che l’azienda cominci davvero il suo percorso, che la porterà nel giro di qualche anno a diventare una delle più importanti in assoluto.
Sarà negli Cinquanta che l’azienda farà il salto di qualità. L’occasione è una commissione per realizzare ambienti e interni d’autore per delle navi da crociera: per la Andrea Doria, transatlantico della Italia – Società di Navigazione, Cassina realizzerà più di 500 pezzi pregiati, allestendo sale di lettura, sale da pranzo e camere con ambienti meravigliosi e di grande eleganza.
E sarà in quell’occasione, che comincerà la grande fortuna del brand. Proprio durante i lavori per la Doria, i fratelli Cassina fanno la conoscenza di Gio Ponti, detto Giò, uno dei più importanti disegnatori e architetti italiani, e che contribuirà alla rinascita del design del dopoguerra.
I Cassina e Giò entrano subito in buoni rapporti, tant’è che l’architetto milanese comincia subito a lavorare alla sua prima sedia, la 646, conosciuta anche come la Leggera. Subito dopo arriverà anche la Superleggera, e con i due progetti, il grande successo: le sedie, infatti, vanno via come il pane, e nel giro di poco tempo vengono realizzati più di migliaia esemplari che saranno venduti a tantissimi locali pubblici. Correva l’anno 1957, e per Cassina era solo l’inizio di quella che sarà una storia ricca di successi.
Cassina: gli anni del successo
Gli anni Sessanta cominceranno all’insegna del successo per il celebre brand milanese. Dopo Giò Ponti, sono tanti i nomi che incrociano la storia di Cassina: Andrea Branzi, Mario Bellini, Rodolfo Dordoni, Phillippe Starck e tantissimi altri famosi designer, architetti e artisti di grande fama mondiale.
E con loro cominciano anche le grandi produzioni di mobili di design, oggetti di grande fascino per l’arredamento di interni, e ancora sedie, mobili e poltrone. Cassina è oramai una sicurezza, un’azienda riconosciuta per la sua professionalità, serietà e per i suoi grandi valori. E a dimostrazione del fatto, cominciano anche i lavori di ricerca tecnologica e filologica, con l’intento di riscoprire e riproporre opere di grandi maestri che hanno fatto la storia, come Le Corbusier, Franco Albini, Gerrit T. e Frank Lloyd Wright.
Non solo mobili e divani: Cassina oggi
Non c’è bellezza senza pensiero. E questo Cassina lo sa, e bene: una sfida portata avanti sin dagli anni Cinquanta, e che ogni anno si rinnova con la stessa passione degli inizi. Centro del progetto, oggi, è Gianluca Armento, brand director dell’azienda, conscio certo della difficoltà dei mercati, ma anche della potenza di ciò che caratterizza davvero Cassina: l’autenticità.
Per questo ogni prodotto, dalle sedie Cassina anni 70′ ai divani, fino agli oggetti per l’arredamento interno, non sono soltanto una garanzia, ma il risultato di una filosofia ben precisa, e che dopo quasi cento anni sembra essere davvero inesauribile.


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