libro molto bello e in ottime condizioni
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No. 86968353
COSMOGONIA DI ARISTOTELE - IL LIBRO PROIBITO SUI CIELI E I MONDI, PREFERITO DA LEONARDO
INCUNABLE - IN FOLIO - INTERAMENTE RUBRICATO A MANO
Questa rara edizione del 1492 racchiude il più famoso trattato di cosmologia dell'antichità: nel Medioevo il De Caelo veniva incluso tra i cosiddetti Libri naturales, CONDANNATI nel corso del sec. XIII, a causa della dottrina dell'eternità del mondo.
L'opera venne consultata da grandi scienziati successivi, tra cui Leonardo, con grande interesse.
Nel 1255 ne fu resa obbligatoria la lettura nella facoltà delle Arti di Parigi. Divenne un punto di riferimento obbligato per tutta l'astronomia medievale, come esposizione complessiva della posizione assunta al riguardo da Aristotele.
UNA COPIA SUCCESSIVA (DEL 1495) VENDUTO A LONDRA PER $ 7,280
CONDITION REPORT
IN FOLIO ANTICO - Iniziali xilografiche rubricate da mano successiva qualche trasparenza dell'inchiostro sulla pagina successiva. 52 cc. Belle iniziali xilografiche, testo su due colonne, una glossa manoscritta, alcuni restauri (in particolare alla prima carta), qualche piccolo foro di tarlo, lieve alone marginale, legatura di epoca successiva in mezza pergamena, segni di usura. Nel complesso copia molto ben conservata e pulita.
FULL TITLES & AUTHORS
Quaestiones in libros Aristotelis De Caelo et Mundo.
Venetiis, Bonetus Locatellus per Octavianus Scotus, 24 ottobre 1492. Editore: Hieronymus Surianus.
Aristotele
Albertus de Saxonia
CONTENTS
Il più importante trattato astronomico di Aristotele: "De Caelo et Mundo", commentato da Alberto di Sassonia (1320-1390), influente filosofo e matematico tedesco di Halberstadtal.
Le Quaestiones sono una delle opere più rappresentative della filosofia naturale di Alberto: riguardano argomenti che spaziano - in termini moderni - dall'astronomia alla geologia, dalla statica alla dinamica.
La fortuna delle Quaestiones è provata dai numerosi testimoni manoscritti, dalle ripetute edizioni a stampa rinascimentali e dal fatto che l'opera venne consultata da grandi scienziati successivi, tra cui Leonardo, quasi sempre per prenderne le distanze, ma comunque con grande interesse. La lettura diretta delle Quaestiones da parte di Leonardo è provata da una citazione diretta del testo latino, nel 1508, un passo nel quale viene prefiguratala fine della terra abitabile a seguito di un totale livellamento dei monti per erosione, con loro finale sommersione: «Omne grave tendit deorsum nec perpetuo potest sic sursum sustineri, qua re iam totalis terra esset facta sperica» (Codice F c. 84r).
Un altro ambito esemplificativo del peso avuto dalle Quaestiones, è dato dallo studio leonardiano della natura della luna, sviluppato in particolare nel Codice F e nel Codice Leicester. Si trattava di dar conto delle macchie lunari e altri simili fenomeni che sembravano contraddire l’appartenenza della luna al mondo celeste: anche in questo caso Leonardo intervenne in modo originale sulla sua fonte, includendo ad esempio la considerazione sul mutamento di forma delle macchie lunari in base alle leggi della prospettiva, assente nel testo di Alberto.
Il titolo De Caelo et Mundo, deriva dalle versioni arabe, in cui esso era probabilmente confuso con l'apocrifo De Mundo.
La prima traduzione latina fu fatta appunto su una versione araba a opera di Gherardo da Cremona, a Toledo, nella seconda metà del sec. XII, e fu detta in seguito translatio vetus. Pure dall'arabo deriva la seconda versione, compiuta da Michele Scoto nella prima metà del sec. XIII sul testo incorporato nel Commento Grande di Averroè.
La prima versione dal greco in latino del De Caelo, fu fatta, nella prima metà del sec. XIII, da Roberto Grossatesta, vescovo di Lincoln, e fu detta perciò translatio Lincolnensis. Essa è limitata ai primi due libri e all'inizio del III (sino a 299a 11) ed è conservata in un manoscritto contenente la traduzione del commento di Simplicio e in margine a una trascrizione della cosiddetta translatio nova.
Questa è l'ultima versione latina medievale ed è stata condotta anch'essa sul testo greco a opera di Guglielmo di Moerbeke intorno al 1260, forse come revisione della translatio Lincolnensis, per la parte in questa contenuta. È questa la traduzione del De C. più diffusa alla fine del sec. XIII e nel XIV. Guglielmo di Moerbeke tradusse anche il commento di Simplicio. L'opera fu commentata, oltre che da Alberto di Sassonia, da Alfredo Anglico, Adamo di Bocfield, Alberto Magno e Tommaso d'Aquino, il cui commento fu però portato a termine da Pietro d'Alvernia. Essa fu coinvolta nelle varie condanne dei Libri naturales di Aristotele pronunciate nel corso del sec. XIII, a causa della dottrina dell'eternità del mondo.
Aristotele (384-322 a.C.) è stato un filosofo greco, considerato uno dei più grandi pensatori di tutti i tempi. Le sue opere hanno influenzato profondamente la filosofia occidentale, la scienza e la logica.
Teofrasto (371-287 a.C.) è stato un filosofo greco, discepolo di Aristotele e successore alla guida del Peripato. È noto per i suoi contributi alla botanica, alla filosofia della scienza e all'etica.
Aristotele sostiene che esistono tre tipi di scienze: TEORETICHE: sono la metafisica, la fisica e la matematica. Queste scienze hanno per oggetto il necessario (cioè ciò che non può essere diverso da come è) e come scopo la conoscenza disinteressata del vero. PRATICHE: sono l’etica e la politica. Queste scienze hanno per oggetto il possibile ed indagano sul modo di agire dell’individuo. POIETICHE: anche queste scienze hanno per oggetto il possibile, e sono le scienze che indagano nell’ambito della produzione di opere ed oggetti.
COSMOGONIA DI ARISTOTELE - IL LIBRO PROIBITO SUI CIELI E I MONDI, PREFERITO DA LEONARDO
INCUNABLE - IN FOLIO - INTERAMENTE RUBRICATO A MANO
Questa rara edizione del 1492 racchiude il più famoso trattato di cosmologia dell'antichità: nel Medioevo il De Caelo veniva incluso tra i cosiddetti Libri naturales, CONDANNATI nel corso del sec. XIII, a causa della dottrina dell'eternità del mondo.
L'opera venne consultata da grandi scienziati successivi, tra cui Leonardo, con grande interesse.
Nel 1255 ne fu resa obbligatoria la lettura nella facoltà delle Arti di Parigi. Divenne un punto di riferimento obbligato per tutta l'astronomia medievale, come esposizione complessiva della posizione assunta al riguardo da Aristotele.
UNA COPIA SUCCESSIVA (DEL 1495) VENDUTO A LONDRA PER $ 7,280
CONDITION REPORT
IN FOLIO ANTICO - Iniziali xilografiche rubricate da mano successiva qualche trasparenza dell'inchiostro sulla pagina successiva. 52 cc. Belle iniziali xilografiche, testo su due colonne, una glossa manoscritta, alcuni restauri (in particolare alla prima carta), qualche piccolo foro di tarlo, lieve alone marginale, legatura di epoca successiva in mezza pergamena, segni di usura. Nel complesso copia molto ben conservata e pulita.
FULL TITLES & AUTHORS
Quaestiones in libros Aristotelis De Caelo et Mundo.
Venetiis, Bonetus Locatellus per Octavianus Scotus, 24 ottobre 1492. Editore: Hieronymus Surianus.
Aristotele
Albertus de Saxonia
CONTENTS
Il più importante trattato astronomico di Aristotele: "De Caelo et Mundo", commentato da Alberto di Sassonia (1320-1390), influente filosofo e matematico tedesco di Halberstadtal.
Le Quaestiones sono una delle opere più rappresentative della filosofia naturale di Alberto: riguardano argomenti che spaziano - in termini moderni - dall'astronomia alla geologia, dalla statica alla dinamica.
La fortuna delle Quaestiones è provata dai numerosi testimoni manoscritti, dalle ripetute edizioni a stampa rinascimentali e dal fatto che l'opera venne consultata da grandi scienziati successivi, tra cui Leonardo, quasi sempre per prenderne le distanze, ma comunque con grande interesse. La lettura diretta delle Quaestiones da parte di Leonardo è provata da una citazione diretta del testo latino, nel 1508, un passo nel quale viene prefiguratala fine della terra abitabile a seguito di un totale livellamento dei monti per erosione, con loro finale sommersione: «Omne grave tendit deorsum nec perpetuo potest sic sursum sustineri, qua re iam totalis terra esset facta sperica» (Codice F c. 84r).
Un altro ambito esemplificativo del peso avuto dalle Quaestiones, è dato dallo studio leonardiano della natura della luna, sviluppato in particolare nel Codice F e nel Codice Leicester. Si trattava di dar conto delle macchie lunari e altri simili fenomeni che sembravano contraddire l’appartenenza della luna al mondo celeste: anche in questo caso Leonardo intervenne in modo originale sulla sua fonte, includendo ad esempio la considerazione sul mutamento di forma delle macchie lunari in base alle leggi della prospettiva, assente nel testo di Alberto.
Il titolo De Caelo et Mundo, deriva dalle versioni arabe, in cui esso era probabilmente confuso con l'apocrifo De Mundo.
La prima traduzione latina fu fatta appunto su una versione araba a opera di Gherardo da Cremona, a Toledo, nella seconda metà del sec. XII, e fu detta in seguito translatio vetus. Pure dall'arabo deriva la seconda versione, compiuta da Michele Scoto nella prima metà del sec. XIII sul testo incorporato nel Commento Grande di Averroè.
La prima versione dal greco in latino del De Caelo, fu fatta, nella prima metà del sec. XIII, da Roberto Grossatesta, vescovo di Lincoln, e fu detta perciò translatio Lincolnensis. Essa è limitata ai primi due libri e all'inizio del III (sino a 299a 11) ed è conservata in un manoscritto contenente la traduzione del commento di Simplicio e in margine a una trascrizione della cosiddetta translatio nova.
Questa è l'ultima versione latina medievale ed è stata condotta anch'essa sul testo greco a opera di Guglielmo di Moerbeke intorno al 1260, forse come revisione della translatio Lincolnensis, per la parte in questa contenuta. È questa la traduzione del De C. più diffusa alla fine del sec. XIII e nel XIV. Guglielmo di Moerbeke tradusse anche il commento di Simplicio. L'opera fu commentata, oltre che da Alberto di Sassonia, da Alfredo Anglico, Adamo di Bocfield, Alberto Magno e Tommaso d'Aquino, il cui commento fu però portato a termine da Pietro d'Alvernia. Essa fu coinvolta nelle varie condanne dei Libri naturales di Aristotele pronunciate nel corso del sec. XIII, a causa della dottrina dell'eternità del mondo.
Aristotele (384-322 a.C.) è stato un filosofo greco, considerato uno dei più grandi pensatori di tutti i tempi. Le sue opere hanno influenzato profondamente la filosofia occidentale, la scienza e la logica.
Teofrasto (371-287 a.C.) è stato un filosofo greco, discepolo di Aristotele e successore alla guida del Peripato. È noto per i suoi contributi alla botanica, alla filosofia della scienza e all'etica.
Aristotele sostiene che esistono tre tipi di scienze: TEORETICHE: sono la metafisica, la fisica e la matematica. Queste scienze hanno per oggetto il necessario (cioè ciò che non può essere diverso da come è) e come scopo la conoscenza disinteressata del vero. PRATICHE: sono l’etica e la politica. Queste scienze hanno per oggetto il possibile ed indagano sul modo di agire dell’individuo. POIETICHE: anche queste scienze hanno per oggetto il possibile, e sono le scienze che indagano nell’ambito della produzione di opere ed oggetti.
libro molto bello e in ottime condizioni
View translationGrazie, il tuo parere è molto importante per noi ! g.
Non il primo libro che compro: è una certezza!
View translationGrazie ! La vostra opinione conta molto per noi ! G.
Il libro è arrivato in perfette condizioni e ben imballato. Grazie
View translationGrazie mille ! La vostra opinione conta molto per noi ! G.
A very good experience with Luxury Books! The purchase was nicely and carefully packed. The book was in a good condition considering its age, exactly as described.
View translationBedankt voor de feedback: jouw mening is erg belangrijk voor ons. Giorgio
Todo perfecto 👍! Saludos cordiales
View translation¡Gracias, tu opinión cuenta mucho para nosotros!
Un libro magnífico. Envío rápido y bien protegido. Vendedor excelente.
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Alles paletti. gracie
View translationThanks, your opinion really matters ! G.
Perfectly, safely packed and delivered. Grazie Mille! Jos
View translationThanks Jos, your opinion really matters, alla prossima ! G.
Purtroppo il libro è arrivato con vistose macchie marroni sulla copertina posteriore che nelle immagini della promozione non c'erano. Non comprendo da dove provengano. Se vuole le mando una fotografia
View translationGreat book consistent with the description . Perfect transaction and great seller . Thank you and best regards.
View translationThanks, your opinion is important to us, G.
The book as described, fast delivery, everything OK. Mercy.
View translationThanks, your opinion is important for us !!! G.
Merci d'avoir mis cet ouvrage en vente. Livre dont la description serait fidèle si deux Francesco Patrizi n'avaient pas été confondus.
View translationGreat seller !!! Highly recommended !!!
View translationThanks ! Your opinion matters !
Excellent service. Thanks! Grazie!
View translationThanks, your opinion matters !!! G.
Everything as described. Thank you!
View translationThanks, your comments matters !!
Well received today. Thank you.
View translationThanks, g.
top ++++ mooi en stevig verpakt een aanrader
View translationThanks !!! g.
Thanks, g.
Todo ok. Gracias
View translationGracias a ti y hasta la próxima, g.
Todo perfecto.!!! Buena comunicación y envío muy rápido. Volveré a comprar.
View translation¡Muchas gracias y hasta la próxima! g.
Always an excellent buying experience Hope to do business again!
View translationwell packed. perfect!
View translationthanks, g.
Livre conforme rien à redire Très bon vendeur Je recommande
View translationPerfetto grazie mille
View translationgrazie a voi, g.
libro molto bello e in ottime condizioni
View translationGrazie, il tuo parere è molto importante per noi ! g.