Importante Antico dipinto del Novecento Italiano di

William Xerra (1937)

“ Prosa “

Tecnica mista su carta - Opera unica
Opera del 1970

Un’opera d’arte del maestro Xerra dedicata ai collezionisti.

Misura: 55 x 40 cm in cornice coeva (45x 23 cm)

Autore esposto al museo Ricci Oddi e in vari musei italiani ed internazionali, presente a varie edizioni della biennale di Venezia.

Opera ed autore ideali per collezionismo e investimento

Artista poliedrico e sperimentatore instancabile, William Xerra (Firenze, 1937) ha esplorato le infinite possibilità dell’arte attraverso lo sconfinamento tra le discipline e la contaminazione tra tecniche e linguaggi. Dopo l’esordio come pittore negli anni Cinquanta nel solco di Morandi e Sironi, egli si avvicina alle ricerche informali e new dada, ammiccando quindi alle indagini concettuali. Le prime relazioni decisive sono però con i poeti, in particolare con protagonisti della Poesia Visiva come Emilio Villa e Corrado Costa.

Fra le mostre di questi anni ricordiamo IV Internationational Open Encounter on Video, al CAYAC di Buenos Aires nel 1975; nello stesso anno partecipa a Visuele Poëzie, presso il Rijkmuseum Vincent Van Gogh di Amsterdam e ad Internationale Visuele Poëzie, Centrum T Hoogt di Utrecht.
Nel 1976, a Pavia, nell’Aula Magna del Collegio Cairoli, Xerra realizza l’azione-spettacolo Contiamo i minuti.
Nel 1977 si tengono la personale alla Galleria di Porta Ticinese a Milano e la collettiva Forme della scrittura alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna.
Nel 1978 ricordiamo la personale al Mercato del Sale a Milano e le rassegne Metafisica del quotidiano Galleria d’Arte Moderna di Bologna e Venerezia-Revenice a Palazzo Grassi a Venezia.
Contemporaneamente prosegue l’attività performativa: in particolare, nel 1979, l’artista dedica una performance al percorso rituale nei Sassi di Matera.
Sempre nel 1979 a Matera, Xerra realizza una serie di fotografie elaborate che espone nella mostra Le parole e le immagini alla Rotonda della Besana di Milano.
L’impegno nella pittura, che contrassegna tutto il decennio degli anni ottanta, con l’adozione di partizioni spaziali, di proiezioni ortogonali che paiono un’eco delle sue prime esperienze di indagine spaziale, non impedisce tuttavia a Xerra di continuare ad utilizzare la scrittura come elemento fondamentale della sua ricerca.
Nel 1981 partecipa a Linea della ricerca artistica in Italia 1960/80 al Palazzo delle Esposizioni a Roma; sempre a Roma, nel 1982, esegue una performance sonora dal titolo Il taglio del nastro – memorie acustiche trasmessa in una puntata del programma della Rai Fonosfera.
Nel 1983 partecipa al XIII Festival Sant’Arcangelo di Romagna con un’azione-spettacolo.
Con il ciclo di dipinti Malinconia, eseguito fra il 1982 e il 1984, lo sguardo dell’artista si colloca fuori da un tempo e da uno spazio predeterminati, recuperando l’immediatezza del dipingere.
Xerra si misura anche con particolari composizioni poetiche partecipando a due edizioni della rassegna Milanopoesia, quelle del 1985 e del 1990.
Nel 1985 Gillo Dorfles cura la monografia Xerra, “ellera errare strale” per la Nuova Prearo Editore di Milano.
Nel 1987 viene invitato da Filiberto Menna alla mostra itinerante Pittura-scrittura-pittura con, tra gli altri, Giuseppe Capogrossi, Cy Twombly, Gastone Novelli.
Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta Xerra lavora ad alcune importanti committenze: a Gedda, in Arabia Saudita, affresca le stanze della dimora di uno sceicco e ad Ascoli Piceno dipinge i soffiti di una villa patrizia. Nascono in questa occasione i motivi geometrici, le greche ornamentali e frammenti poetici da Cecco d’Ascoli che compariranno anche nei dipinti successivi.
Nel 1988 è invitato alla rassegna internazionale Olympiad of art presso il Museo Internazionale d’arte di Seul. Nel 1990 Filiberto Menna presenta Xerra Le parole della pittura nella personale alla Galleria Mazzocchi di Parma.
Nel 1991 partecipa alle collettive Homage to Ezra Pound al Museo d’Arte Contemporanea di Bolzano e The Artist and the Book Twentieth-century Italy presso il MoMA di New York.
Sempre nel 1991 Xerra si cimenta in un nuovo campo, il design, progettando oggetti di uso comune e per l’arredamento, esposti al Centro Domus a Milano in occasione della mostra Oggetti d’uso e d’incanto, curata da Pierre Restany, che nel catalogo scrive: “Attraverso diverse esperienze stilistiche, Xerra ha dimostrato di essere capace di usare, senza pretese inutili e senza una spettacolarità gratuita, della piena possibilità, della piena virtualità dell’azzardo, considerato come il punto chiave della comunicazione.”.
Nel l992 si trasferisce da Piacenza a Ziano, sulle colline della Val Tidone, in un’antica dimora del centro storico che diventa la sua casa-studio.
Nello stesso anno esce, a cura di Claudio Cerritelli, il libro Xerra nella collezione della Banca Commerciale Italiana di Milano.
Nel 1993 è presente alla XLV Biennale di Venezia, nella sala di Emilio Villa, con il Poema-flipper Laocoonte.
Tra il 1993 e il 1994 un’esposizione particolare di opere di piccolo formato dal titolo Morso dal suono viene presentata a Los Angeles, Pasadena, Parigi e Parma.
Nel 1994 è anche ad Ankara con una raccolta di disegni all’Istituto Italiano di Cultura.
Nel 1995 esce un’importante monografia, William Xerra. La soglia del visibile, a cura di Aldo Tagliaferri, per le edizioni Mazzotta di Milano, in vista della personale monografica dell’anno seguente alla Galleria Bianca Pilat a Milano, e Vincenzo Accame pubblica per le edizioni Spirali La pratica del falso, dove l’immagine di copertina è di Xerra: Cristo morto del Mantegna, copia eseguita nel 1988 per la mostra Museo dei musei a Palazzo Strozzi a Firenze. Accame scrive di Xerra: “Non è un falsario né un copista di professione, ma soltanto un artista che conosce il suo mestiere, come anche molti altri dovrebbero prima di presumere di saper fare arte.”
Nello stesso anno è a Parigi alla Galerie Lara Vincy in Ailleurs.
Nel 1996 è a Chicago, all’Istituto Italiano di Cultura, con la personale Fragments in time, a cura di Paul Vangelisti.
Nello stesso anno il Comune di Padova gli dedica una personale, Xerra – Frammenti nel tempo, nella Galleria dell’Ex Macello.
Sempre a Padova un’altra personale, La metà del cuore, alla Galleria Adelphi.
Nel 1997 presenta con il poeta Paul Vangelisti, alla Galleria Mazzocchi di Parma, le opere Luci e colori d’Italia ed il libro omonimo edito da Corraini – Mantova.
Sempre nel 1997 A.C. Quintavalle cura la personale Xerra. Materiali per racconti possibili. Sebastiano Ricci, i Farnese e altro – Studi per Clemente VII, alla Pinacoteca di Palazzo Farnese a Piacenza.
Nel 1998 è presente in Poesia Totale a Palazzo della Ragione, Musei Civici di Mantova.
Nel 1999 alla Galleria d’Arte Moderna di Torino partecipa alla rassegna Il libro d’artista in Italia.
Inoltre realizza un importante ciclo pittorico sulla Via Crucis: le quattordici interpretazioni sono affiancate a tavole di un pittore anonimo del ‘700 piemontese. L’opera verrà presentata l’anno successivo in chiese di Piacenza, Parma, Vicenza.
Sempre nel 1999 partecipa a Il rosso e il nero, alle Scuderie della Pilotta a Parma.
Nel 2001 ricordiamo le personali alla Galleria Vismara a Milano, a cura di Sandro Parmiggiani, e l’antologica alla GAMEC di Gallarate a cura di Marco Senaldi.
Inoltre, nello stesso anno, Padre Andrea Dall’Asta e Francesco Tedeschi sono i curatori de Il mistero della passione, personale alla Galleria San Fedele a Milano.
Nel 2002 presenta, alla Fondazione Mudima a Milano, il manifesto IO MENTO, letto da Pierre Restany. Il manifesto è stato poi discusso nel mese di settembre 2002 a Piacenza, in un convegno nazionale presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, al quale parteciparono Andrea Borsari, Andrea Bortolon, Antonio Calbi, Giorgio Celli, Giulio Ciavoliello, Gillo Dorfles, Eugenio Gazzola, Loredana Parmesani, Pier Aldo Rovatti, Aldo Tagliaferri.
Nel 2003 Xerra è a Buenos Aires con una personale al Centro Culturale Recoleta, con una rivisitazione della Via Crucis a cura di Giorgio Guglielmino.
Nello stesso anno Lucia Miodini presenta l’antologica di Xerra alle Scuderie della Pilotta a Parma, e Rachele Ferrario e Lorella Giudici organizzano alla Permanente di Milano Nella Materia, dove Xerra è presente con la lapide vive/mento del 1972-2001. Inoltre, nel mese di dicembre, organizza la complessa e suggestiva installazione senza sapere, dedicata alla Natività, nel cantiere dell’Ex Macello di Piacenza, con una testimonianza di Pierangelo Sequeri.
Un’altra personale, Salire il Golgota, nel 2004, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia a cura di Remo Bodei e Sandro Parmiggiani.
Nel 2005 personale nella Chapelle Saint Jean Baptiste a Saint Jeannet di Nizza.
Fra le più significative personali e collettive del 2006 ricordiamo:
Personale Il segno dell’imperfezione a cura di Eugenio Gazzola, al Parma Poesia Festival.
Personale dedicata ad Attilio Bertolucci Cartoline illustrate, presso la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Parma, a cura di Ivo Iori.
Collettiva Dedicata, Donata, Consegnata, ad Aosta a cura di Andrea Del Guercio
Collettiva internazionale Primo Piano al Museo Pecci a Prato.
XII Biennale d’Arte Sacra a San Gabriele di Teramo.
X Biennale di Architettura di Venezia La città nuova. Invito a Vema per il progetto di Massimo Ferrari e Tomaso Monestiroli.
Nel 2007 personale Io mento, mostra virtuale su Second Life, Galleria Babele Arte a Itland.
Nello stesso anno personale Mento a quest’ora presso la Galleria Derbylius a Milano a cura di Roberto Borghi.
Nel 2007-2008 partecipa a La parola nell’arte del Novecento al Mart di Rovereto.
Nel 2008 Xerra è a Los Angeles, UCLA per una performance Omaggio ad Adriano Spatola e a Milano per Jean Cocteau. Le jolie coeur, Centre Culturel Français.
A Reggio Emilia personale Mento sulla mia verità, Galleria Radium Artis.
Nel 2009 partecipa a:
Poverty has a face, Consiglio di Strasburgo.
Dolore di Dio, storia dell’uomo. Luttringer, Manzù, Xerra, Fondazione Lercaro, Bologna.
Les amours de William Xerra, Galerie Quadrige, Nizza.
Gli amori di William Xerra, Galleria Maria Cilena, Milano.
Sempre nel 2009, alle Scuderie della Pilotta di Parma viene esposta, a cura di Ivo Iori e Lucia Miodini, La Grande tavola realizzata da Xerra all’Ansaldo in occasione di Milano Poesia 90.
Nello stesso anno viene pubblicato il volume Peggio per loro di Luigi Ballerini e William Xerra, Edizioni Scritture.
A Milano presso Maria Cilena – Arte Contemporanea Gli amori di William Xerra nel 2009.
Nel 2010 partecipa alle collettive Amore A-meno ad Ameno, Novara, a cura di Elisabetta Longari, Paralleli, Internazionale d’Arte Contemporanea di Sabbioneta, Mantova, a cura di Stefania Provinciali, Poesia Visiva – La
collezione Bellora al Mart di Rovereto e tiene una personale al Museo Civico di Recanati nell’ambito dell’Infinito Festival.
Nell’agosto dello stesso anno coordina una performance collettiva affiggendo i Manifesti della Menzogna borgo di Sella di Lodrignano, sulle colline parmensi e interviene sul tema L’imperfezione dell’arte nella sede della Collezione Civica d’Arte.
A ottobre del 2010, in occasione della Giornata del Contemporaneo, partecipa alla performance Sessanta secondi ma tutti primi, curata dal gruppo BAU, al Mart di Rovereto.
A novembre una sua lampada viene esposta a Lampes d’artistes pou Hanouca 2010 presso il Musée d’art et d’histoire du Judaisme di Parigi.
Nel 2011 si tiene la personale allo Spazio Biffi di Piacenza a cura di Angela Madesani.
Sempre nel 2011 Affresco Live Opere nella Collezione di Pietro Casella presentata da Manuela Gandini alla Biblioteca Sormani di Milano.
Nello stesso anno personale al College Port- Lympia, Nizza.
Nel 2012 Carte Libro, Biblioteca Universitaria, Bologna.
Nel 2013 Novanta artisti per una bandiera Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia.
Nello stesso anno presso Maria Cilena – Arte Contemporanea personale di William Xerra e Marcel Alocco.
Sempre nel 2013 alla Triennale di Milano E subito riprende il viaggio … Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendio.
E’ presente nella collezione Gallerie d’Italia Cantiere del ‘900 a Milano.


Gli sono stati conferiti premi e riconoscimenti.

Le sue opere si trovano in collezioni private italiane ed estere

Collezione Magnolia Arte

Spedizione assicurata

La cornice presente in foto viene considerato un omaggio. Viene allegata a titolo gratuito e non verranno accettate contestazioni circa la stessa, anche nel caso di eventuali danni a causa del trasporto.


Ιστορία πωλητή

Η Magnolia Arte είναι μια εταιρεία που ασχολείται με την πώληση έργων τέχνης. Κάθε έργο επιλέγεται προσεκτικά για την καλλιτεχνική του ποιότητα και τη συναισθηματική του επίδραση. Στην πραγματικότητα, η Magnolia Arte πιστεύει ότι κάθε έργο τέχνης είναι ένα κομμάτι πολιτιστικής ιστορίας, χρήσιμο για την κατανόηση του παρόντος μας. Η οικονομική αξία και η επένδυση θεωρούνται δευτερεύουσες πτυχές σε σχέση με την καλλιτεχνική και ιστορικο-πολιτιστική αξία. Το Magnolia Arte αποτελεί σημείο αναφοράς για την πώληση σε δημοπρασία αρχαίας, σύγχρονης και σύγχρονης τέχνης.
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Importante Antico dipinto del Novecento Italiano di

William Xerra (1937)

“ Prosa “

Tecnica mista su carta - Opera unica
Opera del 1970

Un’opera d’arte del maestro Xerra dedicata ai collezionisti.

Misura: 55 x 40 cm in cornice coeva (45x 23 cm)

Autore esposto al museo Ricci Oddi e in vari musei italiani ed internazionali, presente a varie edizioni della biennale di Venezia.

Opera ed autore ideali per collezionismo e investimento

Artista poliedrico e sperimentatore instancabile, William Xerra (Firenze, 1937) ha esplorato le infinite possibilità dell’arte attraverso lo sconfinamento tra le discipline e la contaminazione tra tecniche e linguaggi. Dopo l’esordio come pittore negli anni Cinquanta nel solco di Morandi e Sironi, egli si avvicina alle ricerche informali e new dada, ammiccando quindi alle indagini concettuali. Le prime relazioni decisive sono però con i poeti, in particolare con protagonisti della Poesia Visiva come Emilio Villa e Corrado Costa.

Fra le mostre di questi anni ricordiamo IV Internationational Open Encounter on Video, al CAYAC di Buenos Aires nel 1975; nello stesso anno partecipa a Visuele Poëzie, presso il Rijkmuseum Vincent Van Gogh di Amsterdam e ad Internationale Visuele Poëzie, Centrum T Hoogt di Utrecht.
Nel 1976, a Pavia, nell’Aula Magna del Collegio Cairoli, Xerra realizza l’azione-spettacolo Contiamo i minuti.
Nel 1977 si tengono la personale alla Galleria di Porta Ticinese a Milano e la collettiva Forme della scrittura alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna.
Nel 1978 ricordiamo la personale al Mercato del Sale a Milano e le rassegne Metafisica del quotidiano Galleria d’Arte Moderna di Bologna e Venerezia-Revenice a Palazzo Grassi a Venezia.
Contemporaneamente prosegue l’attività performativa: in particolare, nel 1979, l’artista dedica una performance al percorso rituale nei Sassi di Matera.
Sempre nel 1979 a Matera, Xerra realizza una serie di fotografie elaborate che espone nella mostra Le parole e le immagini alla Rotonda della Besana di Milano.
L’impegno nella pittura, che contrassegna tutto il decennio degli anni ottanta, con l’adozione di partizioni spaziali, di proiezioni ortogonali che paiono un’eco delle sue prime esperienze di indagine spaziale, non impedisce tuttavia a Xerra di continuare ad utilizzare la scrittura come elemento fondamentale della sua ricerca.
Nel 1981 partecipa a Linea della ricerca artistica in Italia 1960/80 al Palazzo delle Esposizioni a Roma; sempre a Roma, nel 1982, esegue una performance sonora dal titolo Il taglio del nastro – memorie acustiche trasmessa in una puntata del programma della Rai Fonosfera.
Nel 1983 partecipa al XIII Festival Sant’Arcangelo di Romagna con un’azione-spettacolo.
Con il ciclo di dipinti Malinconia, eseguito fra il 1982 e il 1984, lo sguardo dell’artista si colloca fuori da un tempo e da uno spazio predeterminati, recuperando l’immediatezza del dipingere.
Xerra si misura anche con particolari composizioni poetiche partecipando a due edizioni della rassegna Milanopoesia, quelle del 1985 e del 1990.
Nel 1985 Gillo Dorfles cura la monografia Xerra, “ellera errare strale” per la Nuova Prearo Editore di Milano.
Nel 1987 viene invitato da Filiberto Menna alla mostra itinerante Pittura-scrittura-pittura con, tra gli altri, Giuseppe Capogrossi, Cy Twombly, Gastone Novelli.
Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta Xerra lavora ad alcune importanti committenze: a Gedda, in Arabia Saudita, affresca le stanze della dimora di uno sceicco e ad Ascoli Piceno dipinge i soffiti di una villa patrizia. Nascono in questa occasione i motivi geometrici, le greche ornamentali e frammenti poetici da Cecco d’Ascoli che compariranno anche nei dipinti successivi.
Nel 1988 è invitato alla rassegna internazionale Olympiad of art presso il Museo Internazionale d’arte di Seul. Nel 1990 Filiberto Menna presenta Xerra Le parole della pittura nella personale alla Galleria Mazzocchi di Parma.
Nel 1991 partecipa alle collettive Homage to Ezra Pound al Museo d’Arte Contemporanea di Bolzano e The Artist and the Book Twentieth-century Italy presso il MoMA di New York.
Sempre nel 1991 Xerra si cimenta in un nuovo campo, il design, progettando oggetti di uso comune e per l’arredamento, esposti al Centro Domus a Milano in occasione della mostra Oggetti d’uso e d’incanto, curata da Pierre Restany, che nel catalogo scrive: “Attraverso diverse esperienze stilistiche, Xerra ha dimostrato di essere capace di usare, senza pretese inutili e senza una spettacolarità gratuita, della piena possibilità, della piena virtualità dell’azzardo, considerato come il punto chiave della comunicazione.”.
Nel l992 si trasferisce da Piacenza a Ziano, sulle colline della Val Tidone, in un’antica dimora del centro storico che diventa la sua casa-studio.
Nello stesso anno esce, a cura di Claudio Cerritelli, il libro Xerra nella collezione della Banca Commerciale Italiana di Milano.
Nel 1993 è presente alla XLV Biennale di Venezia, nella sala di Emilio Villa, con il Poema-flipper Laocoonte.
Tra il 1993 e il 1994 un’esposizione particolare di opere di piccolo formato dal titolo Morso dal suono viene presentata a Los Angeles, Pasadena, Parigi e Parma.
Nel 1994 è anche ad Ankara con una raccolta di disegni all’Istituto Italiano di Cultura.
Nel 1995 esce un’importante monografia, William Xerra. La soglia del visibile, a cura di Aldo Tagliaferri, per le edizioni Mazzotta di Milano, in vista della personale monografica dell’anno seguente alla Galleria Bianca Pilat a Milano, e Vincenzo Accame pubblica per le edizioni Spirali La pratica del falso, dove l’immagine di copertina è di Xerra: Cristo morto del Mantegna, copia eseguita nel 1988 per la mostra Museo dei musei a Palazzo Strozzi a Firenze. Accame scrive di Xerra: “Non è un falsario né un copista di professione, ma soltanto un artista che conosce il suo mestiere, come anche molti altri dovrebbero prima di presumere di saper fare arte.”
Nello stesso anno è a Parigi alla Galerie Lara Vincy in Ailleurs.
Nel 1996 è a Chicago, all’Istituto Italiano di Cultura, con la personale Fragments in time, a cura di Paul Vangelisti.
Nello stesso anno il Comune di Padova gli dedica una personale, Xerra – Frammenti nel tempo, nella Galleria dell’Ex Macello.
Sempre a Padova un’altra personale, La metà del cuore, alla Galleria Adelphi.
Nel 1997 presenta con il poeta Paul Vangelisti, alla Galleria Mazzocchi di Parma, le opere Luci e colori d’Italia ed il libro omonimo edito da Corraini – Mantova.
Sempre nel 1997 A.C. Quintavalle cura la personale Xerra. Materiali per racconti possibili. Sebastiano Ricci, i Farnese e altro – Studi per Clemente VII, alla Pinacoteca di Palazzo Farnese a Piacenza.
Nel 1998 è presente in Poesia Totale a Palazzo della Ragione, Musei Civici di Mantova.
Nel 1999 alla Galleria d’Arte Moderna di Torino partecipa alla rassegna Il libro d’artista in Italia.
Inoltre realizza un importante ciclo pittorico sulla Via Crucis: le quattordici interpretazioni sono affiancate a tavole di un pittore anonimo del ‘700 piemontese. L’opera verrà presentata l’anno successivo in chiese di Piacenza, Parma, Vicenza.
Sempre nel 1999 partecipa a Il rosso e il nero, alle Scuderie della Pilotta a Parma.
Nel 2001 ricordiamo le personali alla Galleria Vismara a Milano, a cura di Sandro Parmiggiani, e l’antologica alla GAMEC di Gallarate a cura di Marco Senaldi.
Inoltre, nello stesso anno, Padre Andrea Dall’Asta e Francesco Tedeschi sono i curatori de Il mistero della passione, personale alla Galleria San Fedele a Milano.
Nel 2002 presenta, alla Fondazione Mudima a Milano, il manifesto IO MENTO, letto da Pierre Restany. Il manifesto è stato poi discusso nel mese di settembre 2002 a Piacenza, in un convegno nazionale presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, al quale parteciparono Andrea Borsari, Andrea Bortolon, Antonio Calbi, Giorgio Celli, Giulio Ciavoliello, Gillo Dorfles, Eugenio Gazzola, Loredana Parmesani, Pier Aldo Rovatti, Aldo Tagliaferri.
Nel 2003 Xerra è a Buenos Aires con una personale al Centro Culturale Recoleta, con una rivisitazione della Via Crucis a cura di Giorgio Guglielmino.
Nello stesso anno Lucia Miodini presenta l’antologica di Xerra alle Scuderie della Pilotta a Parma, e Rachele Ferrario e Lorella Giudici organizzano alla Permanente di Milano Nella Materia, dove Xerra è presente con la lapide vive/mento del 1972-2001. Inoltre, nel mese di dicembre, organizza la complessa e suggestiva installazione senza sapere, dedicata alla Natività, nel cantiere dell’Ex Macello di Piacenza, con una testimonianza di Pierangelo Sequeri.
Un’altra personale, Salire il Golgota, nel 2004, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia a cura di Remo Bodei e Sandro Parmiggiani.
Nel 2005 personale nella Chapelle Saint Jean Baptiste a Saint Jeannet di Nizza.
Fra le più significative personali e collettive del 2006 ricordiamo:
Personale Il segno dell’imperfezione a cura di Eugenio Gazzola, al Parma Poesia Festival.
Personale dedicata ad Attilio Bertolucci Cartoline illustrate, presso la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Parma, a cura di Ivo Iori.
Collettiva Dedicata, Donata, Consegnata, ad Aosta a cura di Andrea Del Guercio
Collettiva internazionale Primo Piano al Museo Pecci a Prato.
XII Biennale d’Arte Sacra a San Gabriele di Teramo.
X Biennale di Architettura di Venezia La città nuova. Invito a Vema per il progetto di Massimo Ferrari e Tomaso Monestiroli.
Nel 2007 personale Io mento, mostra virtuale su Second Life, Galleria Babele Arte a Itland.
Nello stesso anno personale Mento a quest’ora presso la Galleria Derbylius a Milano a cura di Roberto Borghi.
Nel 2007-2008 partecipa a La parola nell’arte del Novecento al Mart di Rovereto.
Nel 2008 Xerra è a Los Angeles, UCLA per una performance Omaggio ad Adriano Spatola e a Milano per Jean Cocteau. Le jolie coeur, Centre Culturel Français.
A Reggio Emilia personale Mento sulla mia verità, Galleria Radium Artis.
Nel 2009 partecipa a:
Poverty has a face, Consiglio di Strasburgo.
Dolore di Dio, storia dell’uomo. Luttringer, Manzù, Xerra, Fondazione Lercaro, Bologna.
Les amours de William Xerra, Galerie Quadrige, Nizza.
Gli amori di William Xerra, Galleria Maria Cilena, Milano.
Sempre nel 2009, alle Scuderie della Pilotta di Parma viene esposta, a cura di Ivo Iori e Lucia Miodini, La Grande tavola realizzata da Xerra all’Ansaldo in occasione di Milano Poesia 90.
Nello stesso anno viene pubblicato il volume Peggio per loro di Luigi Ballerini e William Xerra, Edizioni Scritture.
A Milano presso Maria Cilena – Arte Contemporanea Gli amori di William Xerra nel 2009.
Nel 2010 partecipa alle collettive Amore A-meno ad Ameno, Novara, a cura di Elisabetta Longari, Paralleli, Internazionale d’Arte Contemporanea di Sabbioneta, Mantova, a cura di Stefania Provinciali, Poesia Visiva – La
collezione Bellora al Mart di Rovereto e tiene una personale al Museo Civico di Recanati nell’ambito dell’Infinito Festival.
Nell’agosto dello stesso anno coordina una performance collettiva affiggendo i Manifesti della Menzogna borgo di Sella di Lodrignano, sulle colline parmensi e interviene sul tema L’imperfezione dell’arte nella sede della Collezione Civica d’Arte.
A ottobre del 2010, in occasione della Giornata del Contemporaneo, partecipa alla performance Sessanta secondi ma tutti primi, curata dal gruppo BAU, al Mart di Rovereto.
A novembre una sua lampada viene esposta a Lampes d’artistes pou Hanouca 2010 presso il Musée d’art et d’histoire du Judaisme di Parigi.
Nel 2011 si tiene la personale allo Spazio Biffi di Piacenza a cura di Angela Madesani.
Sempre nel 2011 Affresco Live Opere nella Collezione di Pietro Casella presentata da Manuela Gandini alla Biblioteca Sormani di Milano.
Nello stesso anno personale al College Port- Lympia, Nizza.
Nel 2012 Carte Libro, Biblioteca Universitaria, Bologna.
Nel 2013 Novanta artisti per una bandiera Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia.
Nello stesso anno presso Maria Cilena – Arte Contemporanea personale di William Xerra e Marcel Alocco.
Sempre nel 2013 alla Triennale di Milano E subito riprende il viaggio … Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendio.
E’ presente nella collezione Gallerie d’Italia Cantiere del ‘900 a Milano.


Gli sono stati conferiti premi e riconoscimenti.

Le sue opere si trovano in collezioni private italiane ed estere

Collezione Magnolia Arte

Spedizione assicurata

La cornice presente in foto viene considerato un omaggio. Viene allegata a titolo gratuito e non verranno accettate contestazioni circa la stessa, anche nel caso di eventuali danni a causa del trasporto.


Ιστορία πωλητή

Η Magnolia Arte είναι μια εταιρεία που ασχολείται με την πώληση έργων τέχνης. Κάθε έργο επιλέγεται προσεκτικά για την καλλιτεχνική του ποιότητα και τη συναισθηματική του επίδραση. Στην πραγματικότητα, η Magnolia Arte πιστεύει ότι κάθε έργο τέχνης είναι ένα κομμάτι πολιτιστικής ιστορίας, χρήσιμο για την κατανόηση του παρόντος μας. Η οικονομική αξία και η επένδυση θεωρούνται δευτερεύουσες πτυχές σε σχέση με την καλλιτεχνική και ιστορικο-πολιτιστική αξία. Το Magnolia Arte αποτελεί σημείο αναφοράς για την πώληση σε δημοπρασία αρχαίας, σύγχρονης και σύγχρονης τέχνης.
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Εποχή
1900-2000
Αριθμός αντικειμένων
1
Καλλιτέχνης
William Xerra (1937)
Τίτλος έργου τέχνης
Prosa - NO RESERVE
Τεχνική
Μεικτή τεχνική σε χαρτί
Υπογραφή
Υπογεγραμμένο χειρόγραφα
Έτος
1970
Κατάσταση
Καλή κατάσταση
Height
55 cm
Width
40 cm
Depth
2 cm
Χώρα
Ιταλία
Πωλήθηκε με κορνίζα
Ναι
Περίοδος
1960-1970

882 αξιολογήσεις (320 τους τελευταίους 12 μήνες)
  1. 316
  2. 4
  3. 0

Très bien, colis très bien emballé et très bonne communication avec le vendeur. Je suis pleinement satisfaite de mon objet.

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Quadro molto bello, più bello ancora dal vivo. Voto: 10!!! Magnolia Arte e’ sempre una garanzia, seguo le loro aste ogni settimana e devo dire che sono sempre molto soddisfatto. Grazie Luigi

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user-7f15dfc

Bellissimo dipinto e servizio molto buono. Per noi la migliore esperienza di acquisto. Potete avere fiducia, persone molto serie e preparate

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user-7f15dfc

Dipinto sorprendente per bellezza e qualità. Grazie di tutto, servizio post vendita e assistenza perfetta. Personale molto qualificato e disponibile

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user-7f15dfc

Dipinto molto bello. Tutto perfetto come d’abitudine. Serietà e professionalità superiori alla media 👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼🥰🥰🥰

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user-7f15dfc

Bellissima opera d’arte. Come sempre Magnolia Arte si conferma una piattaforma super affidabile ed eccezionale per l’acquisto di opere di un certo livello. L’opera è’ già appesa in casa! Stupenda

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Protezioni di invio impressionanti. Bellissimo dipinto da collezione. , accompagnato da una cornice l'insieme pronto a posare. Molto soddisfatto del mio secondo acquisto. Grazie!

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Drlg

Eccellente. Ottimo dipinto, grande disponibilità. Servizio come sempre impeccabile, magnolia arte e’ una garanzia di professionalità e competenza

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user-7f15dfc

Tableau bien arrivé, rapide et conforme a la description. Seule bémol, le cadre a été abîmé durant le transport.

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Dipinto davvero molto bello. Ancora più bello dal vivo. Complimenti al venditore che è sempre preciso e disponibile. Ottima esperienza, continuerò a comprare da Magnolia Arte

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user-7f15dfc

Jolie petite toile, livrée rapidement et emballage de professionnel, passe partout légèrement déformé. Cordialement. Papé BON

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