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Ludolf Verworner (1864-1927) - Nudo femminile
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Ludolf Verworner (1864-1927) - Nudo femminile

Ludolf Verworner (Lipsia 1864 - Fiesole 1927) Nudo femminile, Olio su cartone, cm. 50x35 Le opere di questo artista vantano diverse mostre e pubblicazioni, come allegato in foto. Anche alcuni dei dipinti da noi offerti su Catawiki sono stati menzionati in due pubblicazioni e sono stati esposti in una mostra antologica dell'artista. Cenni sull'autore, che nacque a Lipsia nel 1864. Grazie all'aiuto del pittore Nieper, Ludolf riuscì a iscriversi all'Accademia di belle arti della città. Nel 1882 Ludolf si recò a Dresda dove Leon Pohle lo ammise alla classe di pittura da lui tenuta nell'Accademia di belle arti. Tra il 1884 e il 1890 Verworner visse fra Dresda, dove con il suo amico Julius Wengel, aveva aperto una bottega d'arte, e Lipsia. Nell'inverno del 1889 tenne una delle sue rarissime mostre personali a Dresdaper poi decidere, nell'autunno del 1890 di trasferirsi a Parigi, dove frequentò per nove mesi l'Academie Julian. Nel 1891 Verworner venne premiato con una "Mention honorable" al Salon. Fresco di fama tornò in Germania a Berlino, dove l'amico Ludwig von Hofmann lo introdusse nella cerchia di Max Liebermann. Nel 1894 Heinrich Ludolf e la consorte Charlotte (spesso soggetto dei suoi dipinti ) vennero per la prima volta in Italia, visitarono Venezia, Verona e Firenze, e decisero di stabilirsi a Settignano, in una bella villa settecentesca. Tra il 1895 e il 1898, la coppia visse a Settignano, con frequenti viaggi in Germania. Tra il 1898 e il 1990 la coppia trascorse lunghi soggiorni in Svizzera, dove il pittore dipinse una grande quantità di bagnanti con lo sfondo di laghi alpini. Dal gennaio 1901 i Verworner si stabilirono a Fiesole, e strinsero amicizia con il pittore Carl Muller-Coburg, la famiglia von Dechend, Carlo Bocklin, figlio di Arnold, e la sua famiglia. Nel 1908 i Verworner acquistarono la villa di Fontelucente, che venne restaurata seguendo le indicazioni dello stesso Heinrich Ludolf che voleva farne un "vero rifugio d'artista", e vi si stabilirono nel 1909. Nel 1914 lo scoppio della Prima guerra mondiale costituì per Verworner un doppio dramma: in quanto socialista pacifista era la sconfitta di un ideale e come cittadino tedesco in territorio nemico, mutò per sempre il suo rapporto con l'Italia. Durante la guerra i Verworner vissero in Svizzera, lottando tra l'insorgere di problemi economici e le frequenti crisi di disperazione che portarono Heinrich Ludolf a tentare il suicidio. Nel 1920 di ritorno a Fiesole i Verworner scoprirono che la loro villa era occupata da una famiglia di profughi, dovettero spendere quel poco che rimaneva loro per tornarne in possesso. In questo periodo Verworner vendette molte opere al consigliere Heyn, che le portò con sé a Dresda. Nel 1922 dopo l'avvento del fascismo la villa venne dichiarata proprietà dello Stato italiano. Per i Verworner iniziò un periodo difficile, per mantenersi subaffittarono parte della villa in loro possesso, ed Heinrich Ludolf eseguì ritratti di alcuni inquilini di Fontelucente. Nel 1925 quando proprietario della villa di Fontelucente divenne il vescovo di Fiesole, Ludolf e Charlotte organizzarono un'asta con la quale vendettero tutto ciò che apparteneva loro, con il ricavato ottennero dal vescovo la possibilità di pagare una pigione con diritto di rimanere nella parte superiore della villa fino alla morte. Il 14 gennaio 1927 Verworner convinto di essere affetto da una malattia incurabile, si tolse la vita all'interno del giardino della sua villa tanto amata. Il 22 gennaio venne sepolto nel Cimitero degli Allori. NB: Eventuali paesi extra UE valutino autonomamente la possibilità di dazi doganali. Sono un privato e non un venditore.

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Ludolf Verworner (Lipsia 1864 - Fiesole 1927)

Nudo femminile, Olio su cartone, cm. 50x35

Le opere di questo artista vantano diverse mostre e pubblicazioni, come allegato in foto. Anche alcuni dei dipinti da noi offerti su Catawiki sono stati menzionati in due pubblicazioni e sono stati esposti in una mostra antologica dell'artista.

Cenni sull'autore, che nacque a Lipsia nel 1864. Grazie all'aiuto del pittore Nieper, Ludolf riuscì a iscriversi all'Accademia di belle arti della città. Nel 1882 Ludolf si recò a Dresda dove Leon Pohle lo ammise alla classe di pittura da lui tenuta nell'Accademia di belle arti. Tra il 1884 e il 1890 Verworner visse fra Dresda, dove con il suo amico Julius Wengel, aveva aperto una bottega d'arte, e Lipsia. Nell'inverno del 1889 tenne una delle sue rarissime mostre personali a Dresdaper poi decidere, nell'autunno del 1890 di trasferirsi a Parigi, dove frequentò per nove mesi l'Academie Julian. Nel 1891 Verworner venne premiato con una "Mention honorable" al Salon. Fresco di fama tornò in Germania a Berlino, dove l'amico Ludwig von Hofmann lo introdusse nella cerchia di Max Liebermann. Nel 1894 Heinrich Ludolf e la consorte Charlotte (spesso soggetto dei suoi dipinti ) vennero per la prima volta in Italia, visitarono Venezia, Verona e Firenze, e decisero di stabilirsi a Settignano, in una bella villa settecentesca. Tra il 1895 e il 1898, la coppia visse a Settignano, con frequenti viaggi in Germania. Tra il 1898 e il 1990 la coppia trascorse lunghi soggiorni in Svizzera, dove il pittore dipinse una grande quantità di bagnanti con lo sfondo di laghi alpini. Dal gennaio 1901 i Verworner si stabilirono a Fiesole, e strinsero amicizia con il pittore Carl Muller-Coburg, la famiglia von Dechend, Carlo Bocklin, figlio di Arnold, e la sua famiglia. Nel 1908 i Verworner acquistarono la villa di Fontelucente, che venne restaurata seguendo le indicazioni dello stesso Heinrich Ludolf che voleva farne un "vero rifugio d'artista", e vi si stabilirono nel 1909. Nel 1914 lo scoppio della Prima guerra mondiale costituì per Verworner un doppio dramma: in quanto socialista pacifista era la sconfitta di un ideale e come cittadino tedesco in territorio nemico, mutò per sempre il suo rapporto con l'Italia. Durante la guerra i Verworner vissero in Svizzera, lottando tra l'insorgere di problemi economici e le frequenti crisi di disperazione che portarono Heinrich Ludolf a tentare il suicidio. Nel 1920 di ritorno a Fiesole i Verworner scoprirono che la loro villa era occupata da una famiglia di profughi, dovettero spendere quel poco che rimaneva loro per tornarne in possesso. In questo periodo Verworner vendette molte opere al consigliere Heyn, che le portò con sé a Dresda. Nel 1922 dopo l'avvento del fascismo la villa venne dichiarata proprietà dello Stato italiano. Per i Verworner iniziò un periodo difficile, per mantenersi subaffittarono parte della villa in loro possesso, ed Heinrich Ludolf eseguì ritratti di alcuni inquilini di Fontelucente. Nel 1925 quando proprietario della villa di Fontelucente divenne il vescovo di Fiesole, Ludolf e Charlotte organizzarono un'asta con la quale vendettero tutto ciò che apparteneva loro, con il ricavato ottennero dal vescovo la possibilità di pagare una pigione con diritto di rimanere nella parte superiore della villa fino alla morte. Il 14 gennaio 1927 Verworner convinto di essere affetto da una malattia incurabile, si tolse la vita all'interno del giardino della sua villa tanto amata. Il 22 gennaio venne sepolto nel Cimitero degli Allori.

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