Ettore Sottsass - Olivetti, Lettera DL - De Luxe - Schreibmaschine - 1960-1970
Nr. 87942885
Ettore Sottsass - Perfektes Valentinsmodell Moma NY - Schreibmaschine - 1960-1970
Nr. 87942885
Ettore Sottsass - Perfektes Valentinsmodell Moma NY - Schreibmaschine - 1960-1970
Ha poco più di 50 anni la mitica Rossa Portatile progettata da Ettore Sottsass e Perry A. King per Olivetti: la macchina da scrivere Valentine di Olivetti non è solo un’icona del design italiano, ma il simbolo del momento storico in cui è nata, caratterizzato dalle forti rotture sociali, politiche e culturali.
La macchina da scrivere Olivetti diventa da subito un oggetto di culto. Messa in produzione nel 1969, l’anno dopo vince il Compasso D’Oro ADI, mentre in quello seguente entra nella prestigiosa collezione del MoMA.
La Valentine è la prima macchina interamente in plastica (ABS stampato a iniezione). La sua caratteristica principale è la portabilità e l’integrazione dell’oggetto alla sua custodia: la parte posteriore della macchina è essa stessa la “chiusura” della valigetta, che include la maniglia. Con due semplici sicure di gomma laterali si fissa al guscio che la protegge dai colpi esterni ed è pronta ad essere portata in giro come una borsetta.
Con la Valentine si voleva rinnovare il successo della Olivetti Lettera 22 ma anche l’immagine dell’intera azienda. La portatile non era destinata a tecnici ed esperti, ma concepita come un oggetto pop per tutti. Alla sua uscita la si poteva trovare tra le braccia di stelle del cinema come Richard Burton ed Elizabeth Taylor, o nella stanza del giovane Alex, il protagonista del film Arancia Meccanica, diretto da Stanley Kubrick nel 1971.
“La portatile, oggi, diventa un oggetto che uno si porta dietro come si porta dietro la giacca, le scarpe, il cappello, voglio dire queste cose alle quali si bada e non si bada, queste cose che vanno e vengono, queste cose che tendiamo a smitizzare sempre di più, perché non andiamo più a farci fare i vestiti in Bond Street e in fondo neanche dal sarto sotto casa, ma abbiamo la forte tendenza ad andarli a cercare fra i residuati di eserciti più o meno in disarmo e ad ogni modo abbiamo la forte tendenza a comperarli in posti dove si fa presto, dove i gesti diventano sempre più scorrevoli e sganciati, dove ci sentiamo sempre meno condizionati forse per lasciare che poi l’impegno o gli impegni si dirigano verso altre zone o altri problemi,” raccontava Sottsass nel 1969 alla rivista Notizie Olivetti.
Rarissima, in ottimo stato di conservazione e funzionante. Plastiche sane, leggeri segni d'uso e del tempo.
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