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Nizzoli - Thesaurus Ciceronianus - 1617
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Nizzoli - Thesaurus Ciceronianus - 1617

IL PRIMO LESSICO LATINO NEL LINGUAGGIO E CON LO STILE DI CICERONE Pubblicata per la prima volta nel 1535 con il titolo "Observationes in Ciceronem" e apparsa nella sua forma attuale nel 1548, questa imponente opera di erudizione non funziona come un moderno thesaurus per trovare alternative a parole banali o per evitare ripetizioni, ma piuttosto come un dizionario delle parole usate da Cicerone nelle sue opere. Per esempio, "Iuba" potrebbe lasciare perplessi alcuni studiosi, ma Nizzoli è pronto a dirci (in latino, ovviamente) che "iuba" è il pelo che pende dal collo dei cavalli. Poi, dopo la definizione (come per tutte le altre parole), Nizzoli cita frasi tratte da diverse opere di Cicerone in cui compare "iuba". Creare un'opera del genere ha richiesto uno sforzo straordinario. Curato con maestria da Mario Nizzoli e stampato a Venezia presso Beretium Baretium. «Cet ouvrage, d'une grande utilité pour l'intelligence de Cicéron, a paru d'abord sous le titre d'Observationes in Ciceronem, ex Prato Albuini (Brixiae), 1535». (Brunet IV-84). CONTENTS Nacque nel 1488 a Boretto, borgo nei pressi di Brescello (Reggio Emilia), da famiglia di condizione modesta. Scarse le notizie sulla formazione, svoltasi probabilmente tra Reggio Emilia, Modena e Parma, rinomati centri di cultura umanistica. Egli stesso ricorda le assidue letture, dies noctesque,delle opere di Cicerone (Pagani, 1893, p. 558), ma non è da escludere che già negli anni giovanili si sia dedicato allo studio della filosofia. L’acquisita competenza grammaticale e retorica gli consentì di entrare nel 1522 al servizio come precettore del nobile bresciano Gianfrancesco Gambara. In questo periodo avviò un più approfondito studio dei testi ciceroniani, indagandone nei dettagli le strutture lessicali, grammaticali e retoriche. Si tratta del primo lessico latino, con oltre 20.000 lemmi, costruito unicamente sulla base delle opere di Cicerone, «magister Latinae eloquentiae». La fortuna delle Observationes fu vastissima: più volte riproposte come Thesaurus Ciceronianus, ne sono note oltre 70 edizioni tra il 1535 e il 1630, tra cui quelle ampliate da Basilio Zanchi e da Celio Secondo Curione. La circolazione è attestata fino al XIX secolo, grazie all’edizione ampiamente rivista da Iacopo Facciolati, data alle stampe a Padova nel 1734 con il titolo di Apparatus Latinae eruditionis (la rassegna delle edizioni in Pagani, 1893, pp. 914-916). Con le Observationes Nizzoli si inserì indirettamente nel dibattito a cui aveva dato avvio, nel 1520, la pubblicazione del Ciceronianus di Erasmo da Rotterdam, mordace critica di un ciceronianismo giudicato ossessivo, nella quale i motivi letterari e retorici si intrecciano con quelli filosofici e religiosi. Pur non aderendo in modo esplicito alla discussione e mostrandosi estraneo alle ragioni confessionali e politiche della polemica antierasmiana, nella lettera prefatoria allude a coloro che tendono a porre in ridicolo i cultori di Cicerone, esemplare modello non solo di chiarezza ed eleganza stilistica, ma anche di autentica sapienza ed eloquenza, grazie al possesso sia della scienza delle cose sia della scienza delle parole. CONDITION REPORT Legatura coeva in piena pergamena segni di usura e mancanze al dorso e ai piatti. Titolo manoscritto al dorso. Pagine con qualche segno di usura, ma nel complesso bella copia. Buono stato di mantenimento dell’opera. Pp. (2); 12nn. 1294; 8nn. FULL TITLES & AUTHORS Novissimus Marii Nizolii Brixellensis Thesaurus Ciceronianus Quatuor Linguis Latina, Italica, Gallica, & Hispanica illustratus, Omnia verba Ciceronis, omnemq. Loquendi, atque eloquendi varietatem uberrime nunc demum complectens. Venetiis, apud Beretium Baretium 1617 Mario Nizzoli

Nr. 82866975

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Nizzoli - Thesaurus Ciceronianus - 1617

Nizzoli - Thesaurus Ciceronianus - 1617

IL PRIMO LESSICO LATINO NEL LINGUAGGIO E CON LO STILE DI CICERONE
Pubblicata per la prima volta nel 1535 con il titolo "Observationes in Ciceronem" e apparsa nella sua forma attuale nel 1548, questa imponente opera di erudizione non funziona come un moderno thesaurus per trovare alternative a parole banali o per evitare ripetizioni, ma piuttosto come un dizionario delle parole usate da Cicerone nelle sue opere.
Per esempio, "Iuba" potrebbe lasciare perplessi alcuni studiosi, ma Nizzoli è pronto a dirci (in latino, ovviamente) che "iuba" è il pelo che pende dal collo dei cavalli. Poi, dopo la definizione (come per tutte le altre parole), Nizzoli cita frasi tratte da diverse opere di Cicerone in cui compare "iuba".
Creare un'opera del genere ha richiesto uno sforzo straordinario.
Curato con maestria da Mario Nizzoli e stampato a Venezia presso Beretium Baretium.
«Cet ouvrage, d'une grande utilité pour l'intelligence de Cicéron, a paru d'abord sous le titre d'Observationes in Ciceronem, ex Prato Albuini (Brixiae), 1535». (Brunet IV-84).

CONTENTS
Nacque nel 1488 a Boretto, borgo nei pressi di Brescello (Reggio Emilia), da famiglia di condizione modesta. Scarse le notizie sulla formazione, svoltasi probabilmente tra Reggio Emilia, Modena e Parma, rinomati centri di cultura umanistica. Egli stesso ricorda le assidue letture, dies noctesque,delle opere di Cicerone (Pagani, 1893, p. 558), ma non è da escludere che già negli anni giovanili si sia dedicato allo studio della filosofia. L’acquisita competenza grammaticale e retorica gli consentì di entrare nel 1522 al servizio come precettore del nobile bresciano Gianfrancesco Gambara. In questo periodo avviò un più approfondito studio dei testi ciceroniani, indagandone nei dettagli le strutture lessicali, grammaticali e retoriche.

Si tratta del primo lessico latino, con oltre 20.000 lemmi, costruito unicamente sulla base delle opere di Cicerone, «magister Latinae eloquentiae». La fortuna delle Observationes fu vastissima: più volte riproposte come Thesaurus Ciceronianus, ne sono note oltre 70 edizioni tra il 1535 e il 1630, tra cui quelle ampliate da Basilio Zanchi e da Celio Secondo Curione. La circolazione è attestata fino al XIX secolo, grazie all’edizione ampiamente rivista da Iacopo Facciolati, data alle stampe a Padova nel 1734 con il titolo di Apparatus Latinae eruditionis (la rassegna delle edizioni in Pagani, 1893, pp. 914-916).

Con le Observationes Nizzoli si inserì indirettamente nel dibattito a cui aveva dato avvio, nel 1520, la pubblicazione del Ciceronianus di Erasmo da Rotterdam, mordace critica di un ciceronianismo giudicato ossessivo, nella quale i motivi letterari e retorici si intrecciano con quelli filosofici e religiosi. Pur non aderendo in modo esplicito alla discussione e mostrandosi estraneo alle ragioni confessionali e politiche della polemica antierasmiana, nella lettera prefatoria allude a coloro che tendono a porre in ridicolo i cultori di Cicerone, esemplare modello non solo di chiarezza ed eleganza stilistica, ma anche di autentica sapienza ed eloquenza, grazie al possesso sia della scienza delle cose sia della scienza delle parole.

CONDITION REPORT
Legatura coeva in piena pergamena segni di usura e mancanze al dorso e ai piatti. Titolo manoscritto al dorso. Pagine con qualche segno di usura, ma nel complesso bella copia. Buono stato di mantenimento dell’opera. Pp. (2); 12nn. 1294; 8nn.

FULL TITLES & AUTHORS
Novissimus Marii Nizolii Brixellensis Thesaurus Ciceronianus Quatuor Linguis Latina, Italica, Gallica, & Hispanica illustratus, Omnia verba Ciceronis, omnemq. Loquendi, atque eloquendi varietatem uberrime nunc demum complectens.
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